Tra gli ospiti della puntata di stasera di Servizio pubblico, la trasmissione di attualità politica condotta da Michele Santoro su La7, ci sarà anche Teresa De Sio, una delle voci più belle della scena musicale tricolore contemporanea. Nata a Napoli nel novembre del 1955, sorella dell’attrice Giuliana, Teresa De Sio ha trascorso la sua infanzia a Cava de’ Tirreni. Dopo aver affinato le rilevanti doti vocali messe in mostra sin da piccola, ha quindi fatto il suo esordio sulla scena artistica alla metà degli anni ’70, quando ha iniziato a collaborare con Eugenio Bennato e i Musicanova. Staccatasi dal gruppo, ha quindi iniziato l’attività in qualità di solista, pubblicando nel 1980 l’album “Sulla terra sulla luna”. Un esordio salutato da buone recensioni da parte della critica specializzata e che ha fatto da preludio alla definitiva esplosione, avvenuta due anni dopo con l’album che porta il suo stesso nome. Stavolta alle recensioni positive è seguito anche un ottimo riscontro di pubblico, con oltre mezzo milione di copie vendute, tale da farne una delle maggiori realtà della nostra musica. Alle sonorità moderne, sin da questo primo momento ha affiancato l’uso del dialetto napoletano, dando vita ad una miscela estremamente suggestiva e molto gradita al grande pubblico. Dopo “Tre”, uscito nel 1983, ha poi dato vita ad un progetto estremamente ambizioso, “L’africana”, un lavoro in cui è stata affiancata da Brian Eno, con una svolta verso sonorità rock che le hanno però alienato una parte del suo pubblico tradizionale. Da questo momento ha dato vita ad un percorso artistico più sperimentale, in cui ha alternato i generi, abbracciando in particolare la taranta. In totale, la sua discografia si compone di ben ventuno lavori, l’ultimo dei quali è stato “Mediterranea”, una raccolta uscita per la Universal nel corso del 2012. All’attività musicale, in studio e concertistica, Teresa De Sio ha però affiancato con il tempo anche quelle cinematografica e di scrittrice. Il suo esordio nel cinema è avvenuto nel 2005, quando con “Craj” ha partecipato all’edizione annuale della Mostra di Venezia, ottenendo il Premio Lino Miccichè, messo in palio dal Centro Sperimentale di Cinematografia, nella categoria riservata alle migliori opere prime. Un lavoro seguito a distanza di due anni da “Sacco e fuoco”. Nel 2009 ha invece dato alle stampe per Einaudi il suo primo romanzo, intitolato “Metti il diavolo a ballare”: un romanzo noir ambientato in Puglia nell’immediato dopoguerra, con il quale ha trionfato vincendo uil Premio Rapallo in qualità di opera d’esordio. Il romanzo è poi diventato anche uno spettacolo teatrale, da lei stessa portato in scena, che mescola elementi narrativi e musica, in particolare la taranta che si agita sullo sfondo degli eventi raccontati. Alla fine dello scorso marzo è poi uscito il suo secondo romanzo, “L’attentissima”, sempre edito da Einaudi. Si tratta di una storia ancora una volta dalle tinte nere, ma con un finale pieno di speranza, con la musica a fare da filo rosso per la narrazione. Anche “L’attentissima” diventerà uno spettacolo teatrale, le cui musiche saranno affidate al musicista Valerio Corzani, mentre alcune case cinematografiche hanno già mostrato il loro interesse per una trasposizione su grande schermo.