Duro scontro tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il ministro dellIstruzione, Maria Stella Gelmini. Ieri sera, i due, ospiti di Ballarò, non se le son mandate a dire. Il nervosismo del numero uno di Montecitorio è culminato nel momento in cui, nellaccesa discussione, ha deciso di attaccare, apparentemente senza motivo, la moglie del Senatur, dicendo: «oggi voglio essere cattivello: non tutti sanno che ci sono dei casi da manuale. Cè uninsegnante, che è andata in pensione a 39 anni, nel 92; quella signora è la moglie dellonorevole Bossi. Tra gli ospiti in studio vi è una sollevazione. Rotondi, ministro per lAttuazione del programma, gli fa presente che questo rappresenta uno spicchio di quella macchina del fango di cui Fini ha sempre denunciato laccanimento nei suoi confronti ai tempi della storia della casa di Montecarlo. Fini replica che si tratta semplicemente della verità, ma Rotondi gli fa notare che, sebbene possa trattarsi di una verità, si tratta pur sempre di un modo per infangare una signora che, in quel momento e non si può difendere. La Gelmini reagisce ribadendo il concetto che ha ribadito per tutto il corso della puntata. Più o meno ogni volta che Fini apriva bocca. Ovvero, che chi siede sullo scranno più alto di Montecitorio, deve svolgere il proprio ruolo senza permettersi di andare a trasmissione come Ballarò per fare politica attiva. Dal canto suo, Fini, fa spallucce. La questione, sebbene la Gelmini più volte vi abbia insistito, non lo tange minimamente. In precedenza la Gelmini gli aveva rinfacciato il voltafaccia, di aver, in particolare, oltre che abbandonato la maggioranza, abbandonato quegli ideali, valori e contenuti programmatici con i quali si erano presentati insieme alle elezioni del 2008. Fini, dopo la sortita sulle pensioni la sui chiosa finale di Rotondi è stata: «si diceva al mio Paese: le mogli, lasciamole fuori – torno allattacco del governo, facendo presente che non può pensare di andare avanti con una misera maggioranza di pochi voti. Ci riuscirà, ma non il Paese non uscirà mai dalle sacche delle crisi. La soluzione? Berlusconi, dice Fini, per mille ragioni deve dimettersi.