Continua la serie di ospiti di prestigio attesi negli studi di Amici, il talent show ideato e condotto da Maria De Filippi per Canale 5. Stavolta l’attesa è per il ritorno (è stato già ospite di Amici quest’anno) Massimo Ranieri, uno dei pezzi da novanta della musica italiana, ormai attivo sulla scena sin dalla fine degli anni ’60 e ancora popolarissimo, dall’alto dei quasi 15 milioni di dischi venduti. Nato a Napoli, con il nome di Giovanni Calone, all’interno di una famiglia povera e numerosa, Massimo Ranieri ha cominciato a lavorare sin da giovanissimo per cercare di alleviare una situazione finanziaria molto precaria. Dotato di mezzi vocali di grande rilievo, ha iniziato a cantare per i turisti, costretto dai compagni che lo portavano su uno scoglio, approfittando della sua incapacità di nuotare. Un episodio raccontato molti anni più tardi e che riesce comunque a dare una misura delle sue doti canore.
Nel 1964, mentre cantava all’interno di un bar, è stato quindi notato da un discografico, pronto a intuire le sue potenzialità e a proporgli un contratto. La vera e propria svolta è però arrivata nel 1966, quando ha firmato con CGD e ha iniziato a farsi notare in alcune trasmissioni di carattere nazionale come Scala Reale e il Cantagiro. Il primo grande successo è arrivato nel 1969, quando ha presentato Rose rosse al Festival di Sanremo. Il brano, inciso un anno prima, passando abbastanza inosservato, è stato salutato da una straordinaria accoglienza di pubblico, facendo dell’artista partenopeo uno dei big della canzone melodica italiana. Una popolarità non confinata solo alla musica, ma ben presto estesa anche al cinema, con la partecipazione a Metello, film di Mauro Bolognini, cui negli anni successivi hanno fatto seguito altre prove di rilievo, tra cui La patata bollente con Edwige Fenech e Renato Pozzetto e Casta e pura, pellicola diretta da Salvatore Samperi con Laura Antonelli.
Alla carriera su grande schermo si è poi affiancata quella per la televisione, dove ha avuto modo di partecipare ad una lunga serie di fiction, tra le quali vanno menzionate L’ombra nera del Vesuvio (1987), Il ricatto (1989), Ama il tuo nemico (1999) e Senza via d’uscita – Un amore spezzato (2007). Alle fiction si sono peraltro affiancati alcuni varietà di rilievo, ultimo dei quali Sogno e son desto 2, condotto per Rai Uno nel 2014.
Anche il teatro lo ha visto protagonista, a partire dal 1976, quando per la regia di Giuseppe Patroni Griffi ha preso parte a “Napoli chi resta e chi parte”. Una carriera, quella teatrale, che lo ha visto lavorare con alcuni dei migliori registi italiani degli ultimi decenni, come Maurizio Scaparro e Giorgio Strehler.
Per quanto concerne la vita privata, ha una figlia, Cristiana, riconosciuta soltanto nel 2007, dopo una lunga vicenda legale. Il riconoscimento della sua paternità è stato poi suggellato da un abbraccio pubblico nel corso di una trasmissione televisiva, che ha destato grande scalpore. Grande tifoso del Napoli, segue appena può le vicende della squadra partenopea.