La puntata di Chi l’ha visto? di ieri, mercoledì 3 aprile, propone un’intervista speciale alla mamma di Chiara Poggi, uccisa quasi dieci anni fa e per il cui omicidio si avvicina il verdetto della Cassazione. Si insiste ancora sul caso di Roberta Ragusa e alla luce delle ultime testimonianze dei giorni scorsi vengono di nuovo analizzate le parole del marito, ma ancor più clamorosa risulta essere la notizia del ritrovamento di un flauto, che potrebbe essere di Emanuela Orlandi, in seguito alla confessione di un uomo che dice di averlo nascosto. La puntata inizia con delle vecchie interviste ad Antonio Logli effettuate nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Roberta Ragusa. Considerando gli ultimi accadimenti alcune parole e alcuni suoi racconti risultano quanto mai sinistri. Logli infatti raccontava di essersi alzato e di essere andato a svegliare il figlio per portarlo a scuola, omettendo di aver telefonato a Sara e aver provveduto a cancellare tutte le loro email, come poi si evincerà dai tabulati e dai riscontri sul computer. Perché avrebbe dovuto farlo se non sapeva ancora che la moglie fosse scomparsa? E soprattutto perché è andato subito dopo a fare domande in via Gigli e solo a casa dell’uomo che in realtà ha testimoniato di averlo visto litigare la notte precedente? Queste e altre contraddizioni concentrano sempre di più i sospetti sul marito di Roberta, che confessò ai carabinieri di avere una storia con la baby sitter solo dopo che quest’ultima lo avvisò che avrebbe raccontato tutto.?Clamorosa svolta nel caso di Emanuela Orlandi. Un uomo, rimasto anonimo, si è recato in redazione dicendo di sapere dove si trovasse il flauto della ragazza, scomparso con lei trent’anni fa. Fiore De Rienzo, con i dovuti accorgimenti e tanto di guanti, ha accompagnato l’uomo nel luogo indicatogli. Ed effettivamente ha trovato avvolto in un foglio di giornale del 1983, un astuccio nero contenente un flauto. Immediatamente è stato fatto vedere alla sorella di Emanuela, Natalina Orlandi, ospite in studio insieme al giornalista. La donna ricorda che un flauto simile appartenesse alla sorella, ma dei particolari non può esser certa e rivolge un appello a tutti gli amici e i maestri di musica che possano ricordare qualcosa in merito. L’evento è abbastanza singolare e parecchi particolari non vengono svelati in trasmissione, anche perché bisognerebbe prima capire da eventuali analisi di DNA e impronte digitali se si tratti davvero del flauto della piccola Emanuela oppure è solo uno scherzo di cattivo gusto. Siamo finalmente ad una svolta? Si è smossa finalmente qualche coscienza??Piccolo spazio viene dedicato a una giovane donna trentenne, Vanessa Villani, madre di un bambino di tre anni a cui è capitata una vicenda inspiegabile e inquietante. stata colpita alla testa con un oggetto non ritrovato, mentre dormiva nel lettone con il figlioletto. La donna non si è accorta di nulla, perché è stata ritrovata nel letto, imbrattato di sangue, la mattina successiva dai genitori che le avevano telefonato e sentita strana. Ora è in coma farmacologico da diciassette giorni e lotta tra la vita e la morte. Vanessa conviveva con Davide Bianchi, ma in seguito a una situazione difficile aveva deciso di lasciarlo e proprio quella mattina avrebbe dovuto fare il trasloco. Il compagno, interrogato, dice di non essersi accorto di nulla perché la notte ha dormito a casa dei genitori, nel lettone, in mezzo a loro. La versione alquanto bizzarra sembra essere stata confermata effettivamente dai genitori.?Il cuore della trasmissione viene dedicato a un’intervista a Rita Preda, la madre di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2003 e per il cui assassinio ancora non è stato trovato un colpevole. Il 5 aprile ci sarà la decisione della Cassazione sull’imputato Alberto Stasi, fidanzato di Chiara e già assolto nei primi due gradi di giudizio. Viene riproposta una ricostruzione fedele dell’intera vicenda e l’accorata richiesta della mamma della giovane ragazza. Ci sono alcuni esami che non sono stati fatti senza una motivazione plausibile, e che la signora Rita giustamente reclama, con grande commozione e delicatezza. giusto che venga fugato ogni dubbio prima che Alberto Stasi venga assolto definitivamente e quindi non potrà essere più processato per questo delitto. Si insiste sulla famosa perizia sulla camminata di Alberto che contiene delle imprecisioni, sulla bicicletta nera da donna vista da più persone davanti casa di Chiara e mai sequestrata alla famiglia Stasi e infine sull’importantissimo capello biondo trovato nella mano della ragazza uccisa e mai analizzato. Venerdì si avrà il responso. Rimarrà un’altro eterno caso irrisolto?
Una piccola novità invece sul caso di Marianna Cendron, la ragazzina di 18 anni scomparsa da un paio di mesi. La notte in cui è sparita è stato localizzato il suo cellulare nel parcheggio di un centro commerciale nella zona intorno al ristorante dove lavorava. Si attendono ulteriori indagini. Il finale della trasmissione è dedicato all’omicidio di Don Amos Barigazzi avvenuto a Montericcio nel 1990 e che si intreccia con una intricata storia d’amore tra una sua catechista già fidanzata, e un suo protetto a cui aveva dato lavoro, proveniente dall’ospedale psichiatrico criminale. Nel 2011 è stata riaperta l’indagine perché si spera con le nuove tecniche scientifiche di scoprire qualcosa di nuovo.