L’indifferenza è stato il tema centrale della puntata di ieri sera di Linea Gialla. Si è parlato dunque della violenza che imperversa nelle nostre città e dei privilegi di cui continua a godere la casta. La legge della giungla infatti non vale per tutti in Italia. Solo alla Camera dei Deputati sono stati spesi, ad esempio, 1 miliardo e 54 milioni di euro. E poi c’è la corruzione, dalla quale si devono difendere gli imprenditori. Uno di loro è in studio per raccontare della sua denuncia a Equitalia per usura. Trasferitosi ormai in Bulgaria si occupa adesso del commercio import/export e ammette che non avrebbe mai immaginato che ci fossero tanti imprenditori nelle sue stesse condizioni. Molti di loro tentano la via del suicidio di fronte a questi problemi, raccontando come sia estremamente difficile fare fronte a tali disagianti situazioni. Lo scrittore Giordano Bruno Guerri, ospite di serata, ha commentato il fenomeno dell’indifferenza definendolo come tipico delle società ricche, dove tutto è pervaso dalla cura del proprio benessere e quindi dall’indifferenza verso l’altro. Il giornalista de Il Corriere della Sera Sergio Rizzo, anchegli in studio, ha sottolineato il fatto che da parte del Governo arrivano delle promesse che poi non vengono mantenute. Si inizia dunque ad esaminare la situazione attuale dell’Italia partendo dal nord est, una zona che un tempo era ricca e dove oggi si vedono invece delle realtà terribili: capannoni industriali abbandonati, persone senza lavoro che addirittura sono costrette a vivere in macchina perché il Comune non dà loro dei sussidi sufficienti con i quali non riescono ad ottenere degli alloggi. Di fronte a tutto questo, lo Stato dice che le spese non si possono tagliare ma non è così. Proprio a questo proposito Linea Gialla ha portato avanti anche un’inchiesta sulle auto blu. Un esempio fra tanti è stato il derby Lazio-Roma, quando queste sono state ampiamente utilizzate, mentre la gente comune andava a parcheggiare a chilometri dallo stadio. Si tratta di una situazione che fa pensare che esistano quasi due Italie, quella dei privilegiati e quella delle persone comuni, che ogni giorno viaggiano da pendolari su treni come quelli della Circumvesuviana che ormai non hanno più orari. Da qui la provocazione di Giordano Bruno Guerri che ha affermato che le auto blu andrebbero bruciate perché comportano una spesa enorme per la loro gestione. Per di più non si tratta neanche di auto italiane ma tedesche. Si passa dunque allo scandalo della sanità, raccontando la storia di Flavio, un ragazzo di 12 anni morto in ambulanza tra le braccia dei genitori mentre cercava un ospedale dopo un incidente ai giardini pubblici. Secondo Stefano Zurlo, altro ospite di Salvo Sottile, non si tratterebbe di un problema di mancanza di fondi ma di come gli stessi vengono impiegati. Da una problematica all’altra, ecco un altro caso davvero scandaloso, quello Francesco Finessi, un alpino morto all’età di appena 22 anni dopo essersi sottoposto a delle vaccinazioni. Come lui anche tanti altri militari hanno avuto la stessa sorte, come Francesco Rinaldelli, il cui padre accusa il Ministero della Difesa di aver fatto fare i vaccini in modo sbagliato e di avere così alterato il sistema immunitario del ragazzo che morì in seguito a una dispersione di diossina. Un vero e proprio giallo è invece quello dei detenuti che verrebbero pestati in carcere. A Poggio Reale ad esempio c’è una cella che viene definita Cella Zero e che sarebbe al centro di questa piaga. Si parla in tutto di più di 2000 morti nelle carceri e ci sono le testimonianze di alcuni detenuti che la Cella Zero l’hanno vissuta in prima persona, come Pietro Ioia. Tuttavia, il carcere di Poggio Reale non è certamente l’unico il cui funzionamento interno andrebbe totalmente rivisto. Con Ioia ha discusso in studio con Donato Capece, il quale ha affermato di non credere all’esistenza nelle carceri di gruppi di poliziotti violenti, perché se anche così fosse, gli altri colleghi li denuncerebbero e non lascerebbero di certo che le cose vadano avanti in questo modo. Ioia ovviamente non è dello stesso parere e accusa Capece di vivere fuori dal mondo reale. Paola Concia, onorevole del Pd, è poi intervenuta per sottolineare come le carceri di per sé non siano affatto una buona soluzione per riabilitare chi ha commesso un reato. Per questo motivo sarebbe bene seguire quello che è ad esempio il modello della Germania. Lì infatti le carceri stanno chiudendo perché si mettono in atto altri sistemi riabilitativi, sicuramente molto più efficaci. Ma la violenza è un fenomeno che sta dilagando sempre di più anche tra i giovanissimi. Tutti ricorderanno infatti quel video caricato in rete in cui si vedeva una ragazza di quindici anni picchiare una sua coetanea. Proprio dalla rete, poi, sono arrivati insulti e minacce contro quella ragazza. Stiamo attraversando un momento in cui tutto viene filtrato dalla rete e quest’ultima tende ad amplificare molte cose, compreso l’odio tra persone. Si parla a questo proposito di cyber bullismo, quel tipo di fenomeno che in troppi casi spinge le vittime addirittura fino al suicidio. Camila Raznovich, conduttrice, chiamata a dare una sua opinione sull’argomento ha fatto notare che la violenza tra gli adolescenti è sempre esistita, che c’era anche ai suoi tempi, ma la differenza tra oggi e il passato è che ora esiste il web che permette di condividerla, con effetti molto dannosi. Il problema in ogni caso è l’educazione che viene data ai giovani, l’attenzione nei loro confronti da parte dei genitori e il fatto che nella società contemporanea l’unico interesse sembra essere quello di apparire, di lavorare in televisione o comunque nel mondo dello spettacolo, complici anche i reality show. Forse una soluzione utile potrebbe essere l’introduzione dell’educazione digitale come materia di studio nelle scuole.
Certamente la puntata di Linea gialla in onda oggi affronta dei temi spinosi, come quello delle vaccinazioni ai militari che sembrano essere responsabili di gravi patologie. E si parlerà anche dei cittadini in gravissima crisi o che devono affrontare delle situazioni di disservizio che sembrano paradossali e assurdi. Ricordiamo che cliccando qui è possibile seguire la trasmissione di Salvo Sottile in diretta streaming.
Questa sera, a partire dalle ore 21:10 su La7, andrà in onda una nuova puntata di Linea Gialla, il programma di cronaca e di attualità condotto da Salvo Sottile. Lappuntamento odierno – dal titolo Lindifferenza – si aprirà analizzando la non curanza che troppo spesso le istituzioni hanno nei confronti dei problemi dei cittadini in grave difficoltà. questo, infatti, il caso di Maurizio, disoccupato e malato di sclerosi multipla che, per continuare a pagarsi le cure necessarie per continuare a vivere, si dice costretto a rubare. E ancora, una famiglia di Chioggia (in provincia di Venezia) vive in auto ormai da mesi e mangia tutti i giorni alla mensa della Caritas. Si cambia poi argomento e si passa a parlare delle morti sospette tra i militari. Il ministero della Salute è accusato di aver vaccinato troppo e male i soldati, nelle cui fila si registrano morti più che sospette, come il caso di Francesco Finessi, un giovane alpino deceduto a 22 anni per un linfoma di Hodgkin. Troveremo dunque unintervista di Salvo Sottile a Francesco Rinaldelli che sostiene fermamente come il figlio, anchegli nelle forze armate, sia morto a causa dei vaccini.
In seguito Linea Gialla tornerà ad occuparsi della cosiddetta Cella Zero del carcere di Poggioreale, a Napoli, indagando sulle violenze subite dai detenuti. Nel corso della serata troveremo anche altri argomenti quali le difficoltà quotidiane dei pendolari, casi di malasanità e truffe. Gli ospiti odierni saranno Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista e storico, Flavia Perina, giornalista ed esponente di Futuro e Libertà per lItalia, e Paola Concia, esponente del Partito Democratico.