Volti di uomini e donne comuni e infine il faccione sorridente del conduttore, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini. Con uno slogan, l’Italia aspetta. Questo è il promo diffuso qualche ora fa da Rai.tv per annunciare la prossima edizione di Ballarò, in partenza il 16 settembre su Rai3, la prima senza Giovanni Floris che è emigrato verso i lidi di La7 con un talk show dal titolo ancora sconosciuto si parlà di Abracadabra, Dimartedì, Radar, oppure del suo tormentone Alè ma portandosi dietro anche Maurizio Crozza, in realtà già a La7 da anni con le sue prime serate ma contemporaneamente prestato a viale Mazzini ogni settimana per la sua copertina satirica. Chissà che Ballarò non subisca una trasformazione anche nella scelta degli argomenti: il programma dovrebbe approfittare della crisi mediorientale e delle vicende legate al califfato di Al Isis per cominciare a trattare per una volta di esteri, continuamente snobbati dall’informazione Rai in prima serata nell’era della globalizzazione.