Una storia commovente ispirata ad un’africana di buon cuore che si converte alla religione cattolica. E’ questa la storia di Bakhita la mini serie tv che stasera Rai Uno ripropone in forma di tv movie, in prima serata alle 21.20. Il film del 2008 vede dietro la macchina da presa Giacomo Campiotti, regista di molte pellicole italiane e fiction di successo. Bakhita ha fin da piccola avuto una vita difficile, la morte prematura della madre, i soprusi subiti e le violenze. Eppure si ritiene fortunata e con un sorriso riesce a far felice molte persone. Supera ogni difficoltà grazie al suo buon senso. Infine si converte, diventando così suora cattolica sino alla beatificazione di pochi anni fa. Nel cast della fiction molti volti noti del cinema di casa nostra: Stefania Rocca, Sonia Bergamsco, Ettore Bassi, Francesco Salvi e Ludovico Fremont. Ad interpretare la santa, Fatou Kine Boye, commessa in un negozio di Roma che ha recitato per la prima volta davanti ad una macchina da presa. La storia è ambientata a Schio, una cittadina in provincia di Vicenza, nel 1948. Aurora Marin, interpretata da Setafnia Rocca, arriva nel convento delle Canosssiane al capezzale di suor Bakhita: la donna, infatti, è legatissima alla religiosa che da piccola l’ha cresciuta, essendo stata la domestica del padre. Aurora inizia, quindi, a raccontare l’incredibile storia della vita della donna. Nata in un villaggio del Sudan, e poi rapita dai negrieri mentre si trovava in un villaggio del Darfur e venduta al Marin, un mercante di Zianigo, Bakhita, il cui nome significa “fortunata”, perché è scampata al leone. La donna al seguito di Marin e della famiglia giunge in Italia e diventa la balia della piccola Aurora, che ha perso sua madre al momento della nascita. Violentemente osteggiata dai contadini e dagli altri servi del padrone, Bakhita si avvicina alla fede cattolica, grazie al prete del paese. Bakhita rientrerà in contatto con la fede cristiana e deciderà di affrancarsi attraverso un percorso spirituale lungo e doloroso, fino alla decisione di entrare in convento delle Canossiane e di dedicare il resto della sua vita a Dio.
Ma Marin non rinuncia a lei e la perseguita per riaverla convinto di poter disporre della vita della donna a suo piacimento e citerà persino in giudizio l’ordine religioso. Ne sortirà un processo di grande eco e la decisione di Bakhita di farsi suora. Giovanni Paolo II, nel 2000, ne farà una santa.