Oggi a Che tempo che fa rivedremo Stefano D’Orazio insieme ai suoi ex compagni dei Pooh. La “reunion” era già andata in scena settimana scorsa, quando la band era stata ospite di W L’Italia, il programma in onda sulle frequenze di Radio 105. In quell’occasione il batterista aveva spiegato: “Mi sono mancati i #Pooh dietro le quinte decisioni faticose e riunioni interminabili. E ho ritrovato tutto questo. Sono certo che gli altri non si ritireranno perché è tanta la voglia di emozionare. Ma ora puntiamo ai due live. A pressarmi per la reunion è stato Roby Facchinetti e aveva perfettamente ragione di farlo, anche se sei anni dopo la mia scelta di andare via non è stato facile tornare sul palco”. Clicca qui per vedere la foto dei Pooh al gran completo.
Stasera, domenica 4 ottobre, va in onda su Rai 3 alle ore 20.10 la seconda puntata di Che tempo che fa, il programma condotto da Fabio Fazio. Tra gli ospiti della serata Stefano D’orazio. Il batterista dei Pooh Stefano d’Orazio iniziò davvero molto presto la sua lunga e brillante carriera. Fin da adolescente egli amava suonare la batteria e passò da un gruppo musicale all’altro prima di approdare ai Pooh. Suonò tra gli altri per i The Planets, per I Naufraghi e per Il punto. In quegli anni non era facile lavorare come musicista e la sua famiglia non approvava del tutto la sua scelta, come egli stesso ha raccontato in diverse interviste. Suo padre, infatti, avrebbe voluto che trovasse un lavoro diverso e continuò a pensarla così anche dopo il grande successo. Il suo però era un destino segnato e ben presto sarebbe arrivata la svolta tanto attesa. In realtà non tutti sanno che quando d’Orazio si presentò per la prima volta come batterista per andare a sostituire Valerio Negrini, che aveva lasciato i Pooh, il produttore del gruppo non voleva prenderlo perché non completamente convinto dal suo modo di suonare la batteria. Il tempo poi lo avrebbe fatto ricredere. Insomma, si può dire che dal punto di vista lavorativo per Stefano d’Orazio il 1971 fu l’anno più importante della sua carriera.
Con l’ingresso nei Pooh infatti il batterista ebbe modo di farsi conoscere dal grande pubblico non solo come musicista, ma anche come paroliere insieme a Valerio Negrini. E’ lui tra l’altro l’autore del musical Pinocchio. Tra i più grandi successi dei Pooh, ad esempio, il brano Cercando di te porta proprio la sua firma. Stefano D’Orazio ha passato nel gruppo 40 anni della sua vita, poi ha deciso di lasciare definitivamente i Pooh, appendendo al chiodo le bacchette della sua batteria. Così dal 2009 egli è tornato ad anteporre la sua vita personale alla musica, convinto che quella fosse la scelta più giusta e appoggiato dagli altri membri del gruppo, che lo hanno assecondato in questo passo. In un’intervista rilasciata non molto tempo fa egli ha espresso il suo rimpianto per non essere diventato, a suo dire, un grande batterista. L’essersi fermato alla melodia italiana, infatti, è come se lo avesse bloccato, impededogli di sviluppare quelle capacità rock che invece lo caratterizzavano nella fase iniziale della sua carriera di musicista. Eppure il numero di premi vinti lascia dedurre senza alcun dubbio che la sua è solo semplice modestia.
Soltanto per citare alcuni numeri, quando era nei Pooh D’Orazio ha portato a casa 14 telegatti, 15 dischi d’oro e 46 dischi di platino. Sempre insieme al gruppo egli ha avuto persino l’onore di suonare per il Papa nel 1994 e nel 2002. Un riconoscimento che gli è arrivato più di recente è il prestigioso Premio Battisti Città di Nardò, come musicista, scrittore, autore di musical e persino formatore di giovani talenti. Dal suo addio ai Pooh sono passati ormai sei anni e D’Orazio sostiene di non avere più l’elasticità di un tempo con la batteria. In questi giorni però è stato annunciato un evento che lo riporterà sul palco insieme ai suoi compagni di sempre. Nel 2016, infatti, i Pooh si scioglieranno come gruppo. L’annuncio ufficiale è già stato dato da tempo e l’indiscrezione che ha fatto impazzire i fan è che per questo addio ci sarà una grande reunion, nel mese di giugno, con due appuntamenti a Roma e Milano. A suonare di nuovo con Red Canzian, Dodi Battaglia e Roby Facchinetti saranno infatti sia Riccardo Fogli che Stefano d’Orazio.