MAURIZIO CROZZA video copertina Ballarò Maurizio Crozza con la sua copertina satirica come di consueto ha aperto la puntata di Ballarò in onda ieri sera, 24 gennaio 2012. Come annuncia nell’ “incipit” il egli si rivolge al ministro Corrado Passera, ospite del talk di Giovanni Floris: “è tutto bloccato ministro, come è arrivato a Ballarò? dubito con un taxi”. Già da subito Crozza gioca a carte scoperte, toccando il tema scottante e contemporaneamente di maggior attualità: le liberalizzazioni. E infatti, in apertura, prosegue proprio su questa linea: “vanno bene le liberalizzazioni, ma ci state liberalizzando troppo. Farmacie, taxi, Tir, frutta e verdura, siamo liberi da tutto. Non si trova più una m.ia. I Tir si sono fermati, i supermercati si stanno svuotando. In quello sotto casa mia, per aggiudicarsi una banana, hanno fatto un’asta”. Riguardo al traffico paralizzato, spiegherà come però, a Napoli e Roma, “non si sia notata più di tanto la differenza”. E poi aggiunge:”io però non sapevo che per incazzarsi la gente, la benzina dovesse arrivare a 1 euro e 70 centesimi. Io ero già furibondo ad Agosto, con 1 e 50 centesimi al litro”.
Inevitabile è poi il paragone col governo precedente: “quando c’era quello di prima si rideva. Voi invece non fate ridere. Prima quando eri incazzato, accendevi la radio, ti ascoltavi alcune intercettazioni, cominciavi a ridere e non ci pensavi più. Berlusconi ti anestetizzava. E’ stato il più grande ‘Anestatista’ degli ultimi anni”.
Ma la satira del comico non si limita al precedente governo, andando a pescare, con frasi mirate, ben oltre: “la verità, ministro Passera, è che tutti hanno un elettorato da non scontentare, a differenza del vostro governo. Anche Rutelli ne ha uno”. Le telecamere inquadrano il politico, anch’egli presente in studio. Ma proprio mentre questi annuisce, Crozza è pronto a rettificare: ” è vero che ne ha uno, ma non si sa dove sia… pensate che Newton, guardando l’elettorato di Rutelli, è riuscito a esclamare ‘eppur non si muove’ “.Poi scherza su quanto detto da Michel Martone, viceministro del lavoro. Il politico è balzato alle cronache per aver definito, alla sua prima uscita ufficiale per la stampa, chi si laurea a 28 anni uno “sfigato”. E Crozza non perde l’occasione per fargli sapere, con una risatina volutamente malcelata che “ha ragione”.
“Ha ragione Martone: a 28 anni, se non sei almeno disoccupato da 3 anni sei uno sfigato”.
Parla anche a Maroni, altro ospite della puntata: “e lei Maroni, non ha parlato al suo elettorato? ah no, non l’hanno fatta parlare, ha parlato Bossi”. Poi, definisce poi quest’ultimo “fuorisincrono”, nel senso che “parla adesso, ma dice le cose di vent’anni fa”.
Come tutti, anche Crozza fa uso della parola “tecnico”, e in un sottile gioco volto a sottolineare l’abuso di questo termine, definisce Maroni un politico “sobrio, per niente volgare, quasi un leghista tecnico”.
Tornando al discorso dell’elettorato, il comico attribuisce un suo seguito anche a Bersani. Una foto però lo mostra solo, nell’atto di scrivere qualcosa, con una birra d’avanti. Crozza induce a riflettere il pubblico: “pensate a Bersani da solo con quella birra, ma pensate anche a quella birra da sola con Bersani… probabilmente egli stava scrivendo il discorso per gli elettori, e cercava una chiusa efficace del tipo non siam mica qui a farci la barba con la schiuma della birra”. Ma, come dirà il comico nella parte finale del suo discorso, “meno male che in tutto questo c’è la chiesa che ammonisce. Ieri Bagnasco ha detto: evadere è peccato. E lo dici adesso? Non potevi dirlo due anni fa?”. Ma la spiegazione, secondo Crozza, è presto detta: “due anni fa c’era la simpatia”. Poi, imitando Benedetto XVI, Crozza chiude il suo discorso: “due anni fa evadere era sempre peccato, ma un po’ meno. Con tutto quello che girava a palazzo Grazioli, infatti, era l’ultimo dei mali. Nel 2011 ci sono stati infatti 7500 peccatori che non hanno dichiarato neanche un euro. Sono cosi tanti gli evasori che, nei gironi dell’inferno, stanno pensando di soppalcare”. Continua alla pagina seguente.