La prossima puntata di NCIS – Unità anticrimine, in onda domenica 19 aprile 2015 su Rai Due, è l’ottavo episodio della dodicesima stagione della serie tv americana della CBS. In questa puntata vedremo un’ex ufficiale medico della Marina Americana aiuytare le vittime di un naufragio. L’ufficiale locale l’arresta per aver praticato la professione di medico senza licenza. Gibbs e la sua squadra troveranno un avvocato capace di trovare un accordo per il caso.
Stasera, domenica 12 aprile 2015, su Rai 2 va in onda un nuovo appuntamento con la dodicesima stagione di NCIS Unità Anticrimine. Si tratta del settimo episodio, intitolato I cercatori. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco cosa è successo nellultimo episodio trasmesso: si inizia con due bambini, di nome Benjamin (Brady Allen) e Rachel (Millie Bobby Brown), che discutono, mentre il padre del bambino, Nathan Curtis (Kenneth Mitchell), sta accompagnando Rachel a casa. Salutata Rachel, il signor Curtis si sta incamminando verso la propria abitazione con Benjamin, quando la sente urlare. Si precipita in casa e la trova in ginocchio, davanti al corpo senza vita della madre. La scena si sposta su DiNozzo (Michael Weatherly) che arriva al lavoro e deve intervenire per placare una discussione tra McGee (Sean Murray) e Bishop (Emily Wickersham): McGee gli svela che la collega non vuole travestirsi per la consueta festa di Halloween organizzata da Abby (Pauley Perrette), e ne nasce un siparietto che viene interrotto da Gibbs (Mark Harmon), il quale informa la squadra che c’è un caso di omicidio: tutti si avviano verso la scena del crimine. Ducky (David McCallum) informa Gibbs sulle circostanze in cui la donna, di nome Valerie Barnes, dottoressa e moglie del Navy Seals Ryan Barnes (Josh Randall), è stata uccisa.
McGee parla con il signor Curtis il quale gli dice che l’ultima volta che ha visto la donna è stata la sera prima, quando Rachel, che ha 10 anni, è andata a dormire a casa sua con Benjamin. Intanto Gibbs ha un primo approccio con la bambina. La scena si sposta negli uffici dell’NCIS: McGee scopre che Ryan Barnes è finito sulla “lista nera” di un gruppo jihadista dopo che la sua identità e quella di altri compagni che hanno partecipato alla cattura di Benham Parsa è stata rivelata per errore. McGee, Bishop e Abby trovano il modo di entrare in contatto con l’autore delle minacce e scoprono che si tratta di Dorian Hobart (R.C. Ormond), ex militare congedato con disonore. Nel frattempo Ducky scopre che la donna aveva i segni di una vecchia frattura facciale di anni prima. La squadra si reca quindi nel luogo dell’incontro con Dorian Hobart, ma quando sta per arrestarlo accade l’imprevisto, una donna, che poi si identifica come agente dell’ATF interviene e quindi riconosce la voce di DiNozzo, il quale poi spiega agli altri di aver lavorato con la donna, che si chiama Zoe Keates (Marisol Nichols), quando era nella polizia di Philadelphia. Tornata la calma, Zoe Keates spiega che Dorian Hobart non può essere il killer che l’NCIS sta cercando, in quanto è stato da lei arrestato mesi prima e la notizia è stata fatta rimanere segreta: l’uomo arrivato all’appuntamento è un collega con cui sta lavorando per attirare aspiranti terroristi ed arrestarli.
Quindi in un duro confronto con Gibbs, afferma che la morte di Valerie Barnes non è da ricondurre alle minacce presenti sul sito, visto che a postarle è stata proprio lei, nel quadro dell’attività di caccia agli aspiranti martiri della jhiad. Dal suo atteggiamento con DiNozzo si capisce che tra i due il rapporto all’epoca di Philadelphia era stretto, ma che le cose non sono finite benissimo. Negli uffici dell’NCIS arriva Ryan Barnes, a cui viene data in custodia la figlia.
Quindi DiNozzo informa Gibbs di aver scoperto che la frattura al volto della donna fu causata da George Burton (Bronson Pinchot), un serial killer condannato all’ergastolo. DiNozzo ha anche scoperto che la donna due settimane prima di morire gli ha fatto visita. DiNozzo e Gibbs si recano quindi nella struttura in cui è rinchiuso e in un dialogo teso e a tratti inquietante, l’uomo rivela che la donna era andata da lui per avere consigli su un paziente, sociopatico come lui, senza però rivelargli chi fosse. Abby sta facendo un discorso a DiNozzo, tornato dall’incontro con il serial killer, e gli dice che “a tutti manca Ziva”, ma che lui “deve andare avanti”, quando all’improvviso il computer del laboratorio da un risultato sul proiettile che ha ucciso Valerie Barnes: la pallottola è partita da un Colt intestata al vicino di casa, che interrogato spiega come un anno prima aveva tentato il suicidio e aveva dato la pistola a Valerie per evitare gesti estremi.
Quindi svela che il motivo di una lite avvenuta recentemente e di cui l’NCIS è venuta a conoscenza, era il proprio sospetto che il marito di lei picchiasse la figlia. I sospetti sul marito si fanno pesanti quando Bishop scopre che il luogo dove era in addestramento al momento della morte di Valerie era vicino alla loro casa e che la notte dell’omicidio i compagni dell’uomo non sanno dire dove sia stato. Bishop e Tony si recano nell’albergo dove alloggia Ryan Barnes, ma l’uomo è scomparso. Trovatolo insieme alla figlia, l’NCIS lo arresta in seguito alla sua confessione di essere l’autore dell’omicidio della moglie. Gibbs però non è convinto e anche grazie ad alcune prove capisce che è Rachel l’affetta da sociopatia di cui Valerie aveva parlato a Burton. La bambina ammette con glaciale tranquillità di aver ucciso la madre. La puntata si chiude con Tony che dopo aver osservato per alcuni secondi un ciondolo di Ziva che tiene nel cassetto della scrivania ha uno scambio con Keates, la quale quando lui le dice che “in 5 anni che sei a Washington non ti sei mai fatta viva”, gli ricorda che lui sparì da Philadelphia “senza dire una parola”. I due decidono alla fine di andare a cena insieme per fare due chiacchiere.
– Gibbs e i suoi uomini dovranno invece indagare sull’omicidio di un Sergente Maggiore in pensione, mentre Bishop vivrà momenti d’ansia in attesa dell’esito del suo periodo di prova nella squadra.