Anche oggi, mercoledì 27 maggio 2015, Marco Liorni e Cristina Parodi condurranno dagli studi di via Telauda di Roma una nuova puntata de La vita in diretta, il contenitore pomeridiano in onda su Rai 1. Come sempre, non mancherà lo sguardo attento nei riguardi dei più recenti casi di cronaca ed eventi di attualità e ci sarà spazio per la rubrica di Gianfranco Vissani, completamente incentrata sul nostro Paese. L’ospite d’eccezione, intervistato dalla conduttrice, sarà Alberto Angela, che si prepara ad occupare la prima serata di domani sempre sull’ammiraglia Rai con “Stanotte al museo egizio”, un vero e proprio viaggio alla scoperta del Museo Egizio di Torino.
Il primo ospite è stato Riccardo Fogli, un cantante che ha avuto il coraggio di lanciarsi nel mondo della musica lasciando il suo lavoro e dedicandosi a tempo pieno alla sua passione. Prima con i Pooh e poi da solo sulla scena Fogli ha raccolto successi anno dopo anno. Insieme a sua moglie Karin il cantante ha raccontato oggi non solo la sua carriera ma anche la sua vita personale, con un matrimonio che va avanti da cinque anni e una figlia di nome Michelle. Karin ha spiegato di essersi interessata inizialmente a Riccardo quando aveva appena 16 anni e i suoi genitori la portarono per la prima volta a un concerto. Dopo l’intervista a Riccardo Fogli si è tornati ad affrontare l’argomento della tragedia del diciannovenne morto a Milano mentre era in gita scolastica.
Domenico è precipitato giù dal quinto piano dell’hotel e ora dietro la sua morte si celano troppi misteri e silenzi. Sono stati sequestrati i telefoni dei ragazzi, suoi compagni di scuola, perché si spera di ricavarne informazioni utili. L’inviato è tornato di nuovo davanti all’Hotel Da Vinci dove è avvenuta la tragedia. Abbiamo così potuto osservare dal basso la finestra dalla quale Domenico è caduto e abbiamo visto il punto esatto in cui è stato ritrovato il corpo. Pare che Domenico fosse tornato dentro l’hotel con un altro ragazzo che però si sarebbe fermato al terzo piano, mentre lui sarebbe salito fino al quinto, dove era la sua stanza. Gli altri ragazzi erano sparsi in giardino. Il magistrato Ines Pisano è stata ospite in studio per commentare insieme a Liorni gli ultimi sviluppi di questa vicenda. Ora gli inquirenti stanno raccogliendo tutti gli elementi possibili per far luce sull’accaduto.
Ma è possibile che ci sia un ragazzo che sa qualcosa e che non parla perché si sente in colpa? Per il momento stanno tutti seguendo la strada dell’omertà, sicuri che così nessuno sarà ritenuto responsabile. E anche vero che finora i ragazzi non si sono mai contraddetti, quindi è difficile che possano emergere cose importanti. La mamma di Domenico ha parlato anche al tg1 e si è detta colpita da una certa freddezza e mancanza di umanità da parte dei ragazzi. La psicoterapeuta presente in studio ha fatto notare come le nuove generazioni si nascondano dietro il gruppo quasi andando a sdoppiare la propria coscienza e sostituendo quella personale con quella collettiva. La cosa è preoccupante anche al di là del fatto in questione. In ogni caso chi ha visto non può non parlare perché si tratterebbe di favoreggiamento personale e dunque vi sarebbe un reato. Melania Rea fu uccisa nel 2001 e suo marito Salvatore Parolisi è stato condannato a 30 anni ma sono state tolte le aggravanti per la crudeltà.
Ieri abbiamo ascoltato le parole della mamma di Melania, che chiede giustizia per la piccola Vittoria che adesso è serena ma che sente sempre la mancanza di sua mamma. La piccola è consapevole di chi siano i nonni ma comunque li vuole chiamare mamma e papà. Alla fine è lei a rassicurarli e a permettere loro di andare avanti. Il magistrato Ines Pisano, ospite in studio, ha spiegato che è difficile capire quali considerazioni possano essere alla base della decisione dei giudici di non attribuire le aggravanti.