E rissa alla fine c’è stata. Si è dovuto aspettare circa due ore prima che scoppiasse, ma come vogliono le regole dell’audience lo spettacolo che tutti volevano vedere si è visto. A un certo punto infatti Berlusconi si è alzato in piedi e ha quasi messo le mani addosso a Santoro, sfiorandolo vistosamente mentre sembrava che i due si prendessero per il bavero della giacca. Servizio pubblico ieri sera ha visto il tanto atteso momento in cui l’odiato Cavaliere ha avuto il coraggio di entrare in una vera arena, come il clima della serata faceva supporre. Per le prime due ore però il clima si è tenuto su toni amichevoli, tanta cortesia reciproca, nessuna interruzione, sorrisi e anche risate tra il presidente del Pdl e il conduttore del programma. A scatenare il nervosismo c’è voluto come tutti pensavano Marco Travaglio. Il quale ha letto i suoi tipici editoriali infarciti di accuse a Berlusconi. Ma Berlusconi aveva in serbo una sorpresa: ha chiesto di sedersi al posto di Travaglio e ha letto la sua letterina che, come ha detto lui stesso, era stata preparata dai suoi collaboratori e non scritta da lui. Nella lettera, un elenco preciso di tutte le cause e le condanne per diffamazione subite dal vice direttore de Il fatto quotidiano. E’ stato a questo punto che Santoro è esploso cercando più volte di interrompere il Cavaliere sostenendo che le cause per diffamazione fanno parte del bagaglio professionale di un giornalista. Berlusconi è schizzato in piedi e i due si sono calmati per un pelo. Poi, visto che mentre leggeva la sua lettera Travaglio si era seduto sulla poltrona di Berlusconi, con un gesto plateale l’ex premier ha tirato fuori un fazzoletto di tasca e si è messo a pulire vistosamente la sedia su cui si era seduto il giornalista. Una scena che ha trasformato l’arena di Servizio pubblico in una sorta di teatro dell’operetta. Poi il clima si è rasserenato, Berlusconi ha cercato di metterla sullo scherzo, dicendo che non sanno ridere e la trasmissione si è avviata verso la conclusione senza più colpi di scena.