Anticipazioni, intervista a Francesco Arca – Sesta puntata, stasera, di Le tre rose di Eva, l’avvincente fiction in onda su Canale 5 che sta appassionando regolarmente un pubblico di oltre cinque milioni di affezionati telespettatori. Il mistero della morte di Luca Taviani è sempre più complicato e reso oscuro da segrete passioni. E tra questi amori travolgenti, sembra ci sia quello tra il giovane e generoso Bruno Attali e l’ambiziosa e avvenente Tessa Taviani (Giorgia Wurth). A regalarci un curioso e intrigante “tassello” della trama di Le tre rose di Eva è l’attore Francesco Arca, che nella fiction interpreta Bruno. Conosciuto dal pubblico televisivo per la sua partecipazione a Uomini e donne, programma “cult” di Maria De Filippi, Arca ha intrapreso con successo la strada della recitazione, mostrando talento e determinazione: l’attore, oltre a rivelarci indiscrezioni sulla fiction, ha parlato con grande sincerità e senza polemiche del “pregiudizio” che spesso incontra chi emerge attraverso un percorso televisivo differente da quello della recitazione, per rivelarci che per “arrivare”, oltre al talento occorre non arrendersi mai…
Nella fiction interpreta Bruno Attali, uno dei pochi personaggi “positivi” in questa storia intrisa di vendette e inganni…
Bruno racchiude l’essenza di un uomo buono che è possibile incontrare incontrare nella vita quotidiana. Un ragazzo integerrimo che non cede a compromessi, un gran lavoratore, un padre di famiglia che si prende cura con grande responsabilità della figlia Clelia, un personaggio che racchiude le sicurezze e le incertezze dell’uomo di oggi. Ha un futuro economico precario, ma è ricco di sentimenti sia nei confronti della sua bambina, sia verso le donne che ha intorno. Bruno è certamente un personaggio positivo, un moderno “cavaliere senza macchia”.
Il futuro sentimentale di Bruno sarà con Tessa Taviani o Elena Monforte? Ci può dare qualche anticipazione sulle prossime puntate?
Non posso rivelare molto, ma emergerà nel corso delle puntate, come già si è visto, la debolezza di Bruno nei confronti di Tessa, che cerca di proteggere da Ruggero, della quale è innamorato. Attali lotterà fino alla fine per averla accanto a sé. Posso anticiparvi che succederà qualcosa di drammatico per fare in modo che Tessa si allontani e accadrà anche molto di più. Tra Bruno ed Elena invece è tutto finito, si è trattato solo di una sbandata iniziale di Bruno, che rivolgerà le sue attenzioni esclusivamente alla Taviani, che si dimostrerà una donna irraggiungibile e quindi per Attali ancora più attraente, gli farà “tremare” il cuore. Ma non trascurate il mistero della morte di Luca Taviani, perchè il filone giallo della trama regalerà colpi di scena mozzafiato. Vi preannuncio inoltre, che nella seconda stagione de Le tre rose di Eva, qualora effettivamente vada in produzione, ci saranno nuovi sviluppi.
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Cosa potrebbe accadere nella seconda stagione di Le tre rose di Eva?
Tanti rapporti tra i personaggi nel finale di questa prima serie della fiction resteranno sospesi, proprio per creare curiosità per un sequel, la cui produzione però non è ancora stata decisa ufficialmente. Visto il grande successo in termini di ascolti tv in questa prima stagione, ci sarebbero buone premesse per la seconda…
Com’è stato condividere il set con attori molto noti nel mondo della fiction televisiva?
È stata una splendida esperienza professionale e mi sono trovato molto bene con tutti; ho girato pochissime scene con Roberto Farnesi, Kaspar Capparoni e altri interpreti, ho lavorato di più al fianco di Luca Ward, ma la maggior parte delle scene che ho interpretato sono state con le sorelle Tavani: Giorgia Wurth, Anna Safroncik e Karin Proia. Sono stato orgoglioso di aver girato alcune scene con Paola Pitagora, che ne Le tre rose di Eva interpreta nonna Ottavia, un’attrice di grande esperienza dalla quale ho imparato moltissimo. Il gruppo di attori è vincente, apprezzato da un pubblico molto vasto; questo potrebbe essere un buon motivo per realizzare una seconda stagione.
Lei ha un “passato” televisivo differente rispetto ad altri attori di fiction o del cinema. Esiste ancora un “pregiudizio” nei confronti di chi approda alla recitazione da altre esperienze televisive, non attoriali? Lei l’ha vissuto o subìto?
Una sorta di pregiudizio esiste ancora e forse è anche giusto che ci sia: esiste anche nel mondo del cinema rispetto a chi proviene dalla televisione e credo che anche in altri ambiti professionali esistano simili situazioni. L’importante è essere tenaci e perseguire con convinzione e impegno i propriobiettivi, senza fermarsi ai primi “no” o alle sconfitte, perchè anche dalle situazioni negative si impara e si esce umanamente e professionalmente fortificati. Quando ho intrapreso la carriera da attore ho ricevuto tantissimi rifiuti, se mi fossi arreso non avrei i risultati di oggi. È ancora pochissimo, ma per me è motivo di grande soddisfazione. Le tre rose di Eva, per esempio, per me sono un traguardo, un riconoscimento e un nuovo punto di partenza contemporaneamente.
Quali saranno i nuovi traguardi professionali di Francesco Arca?
Sarò presto in teatro, a settembre 2012, ma siccome non è ancora ufficiale preferisco non dire di più. E poi attendo di sapere quando ci sarà la seconda stagione de Le tre rose di Eva…
(Camilla Schiantarelli)