Il programma riparte con un brano musicale, diciamo uno dei pezzi forti della casa. Come se non bastasse la forma nota al pubblico, anche il personaggio interpretato è una cara conoscenza, ovvero Bersani che, circondati da membri del PD, intona un’opera lirica dal titolo Il Bersani si ripiglia. Il gruppo che lo accompagna rappresenta la minoranza PD schierata contro Renzi. L’attuale premieri viene aspramente criticato, sempre in rima, sostenendo che governi senza essere eletto, sfruttando il 25% dei voti di Bersani. Svestiti gli abiti di Bersani, Crozza si rivolge direttamente al proprio pubblico, aprendo ufficialmente il programma con il suo monologo. Spiega il perchè di questa particolare performance, che ritira in ballo, con i tanti argomenti che la cronaca mondiale proporrebbe, proprio la minoranza del PD, che il conduttore credeva non interessare davvero a nessuno. La televisione però lo smentisce, e così nei mesi passati si è reso conto che l’ebola, l’Isis o la guerra in Siria non possono nulla mediaticamente contro la questione della minoranza del Partito Democratico. Tutti ne parlano e ne sono interessati, al punto che se si dovesse smettere di parlarne, probabilmente ogni programma d’approfondimento di Cairo, e dunque di La7, andrebbe fallito. Un grafico sullo schermo alle spalle di Crozza mostra chiaramente la situazione all’interno del partito, con tantissimi micro schieramenti. Abbiamo dunque i renziani, i non alleati e i dissidenti. Crozza non resiste e torna a canticchiare. Intona la filastrocca, ci son due coccodrilli. Un vago ricordo a Letta, che forse non era tanto male. Lo hanno però abbattuto, come settimane fa accaduto con Daniza, l’orsa che ha fatto discutere tutt’Italia, sul web e non. Nonostante Renzi sia divenuto premier senza alcuna votazione, i consensi continuano ad aumentare, in maniera inversamente proporzionata rispetto all’andamento, negativo, delle condizioni italiane. Quasi stupito da tutto ciò, Crozza sottolinea come Renzi abbia avuto successo in ogni luogo in cui si sia recato, compresa l’America. Scatta così il confronto con la Pausini. In pratica Renzi è un nuovo marchio italiano e, a proposito di marchi, il conduttore si stupisce del fatto che un politico dichiaratamente di sinistra, stando almeno al suao partito d’appartenenza, stringa serenamente la mano a Marchionne, complimentandosi con lui. Un normale giorno al Parlamento di Renzi viene ipotizzato, con tanto di tavolo istituzionale e due ministre, Boschi e Madia, con le quali lui ci prova palesemente. Passa a prender ein giro Cuperlo, definendolo culo del PD, mentre lui sarebbe il cuore del partito. Arrivano dei numeri ripetuti a memoria dalle due ministre, che ricevono come premio una zolletta di zucchero. Infine si tocca l’argomento più spinoso, quello del lavoro. La soluzione di Renzi è semplice, abolire del tutto l’articolo 1, evitando di dover provvedere a trovare un’occupazione per ogni singolo cittadino. Si continua a fare battute, come in fondo Renzi fa davvero, dicendo che il Tfr che i lavoratori italiani troveranno nella propria busta paga starà per Troppo Forte Renzi. Alla fine però anche lui sa che l’italiano medio odia i numeri, e vuole soltanto qualcuno che lo governi, magari nel miglior modo possibile, ma senza tante pretese. Non vuole essere annoiato, ed ecco dunque la vera notizia di Renzi: la cucina inglese è pessima. Altro personaggio, Casaleggio, realizzato in breve con un cappello, una parrucca e degli occhiali. Fa ancora le sue profezie, dicendo ch nel 2036 saranno i cellulari a fare la fila per altri cellulari. Una carezza ai sindacati, che ci provano, e uno schiaffo a Landini e Camusso, troppo indietro e poco aggiornati con l’attuale mondo del lavoro. Crozza li imita entrambi, con effetti esilaranti. Tavecchio è stato uno dei personaggi sfruttati nel trailer del programma, ed ecco che viene proposto per la prima volta. In pratica il suo discorso, dal pulpito della Figc, non è altro che una serie quasi infintia di gaffe, razziste, sessiste e di altro genere. Si continua a giocare col calcio, grazie al personaggio di Ferrero, nuovo presidente della Sampdoria, succeduto a Garrone. Ha già fatto sfoggio della sua esuberanza, con Crozza che lo vede come una persona piena di idee, con l’unico difetto che escano tutte insieme all’unisono. Finta intervista a Ferrero, che risponde in maniera confusa, accozzando alcune delle perle dette davanti alle telecamere. L’attimo fuggente consente svariati agganci. Ovvio il ricordo a Williams, passato poi a De Falco, che prima salva la faccia alla marina e poi viene spedito in un ufficio, lontano dal campo, mentre Schettino tiene una lezione alla Sapienza. Ci si ferma proprio su Schettino, imitandolo nel corso della sua lezione. L’uomo definisce De Falco triste, dicendo che si naviga solo per rimorchiare, chiedendo poi a tutti i giovani di restare codardi. Questa prima puntata è stata di presentazione, con svariati nuovi personaggi. L’ultimo in ordine di tempo è Banderas, nella sua strana versione di rappresentante pubblicitario della Mulino Bianco. I prodotti da lui presentati hanno sempre più nomi assurdi, e così infine l’attore viene portato via di forza, anche se lui vorrebbe ancora cucinare e preparare la figassa e la brioche pelosa. Si chiude così la puntata, con un appello alla Gruber, che Crozza spera possa tornare.
Esordio quindi più che positivo per Crozza, che ha preferito lanciare nuovi personaggi, piuttosto che indugiare su cavalli di battaglia, anche se l’assenza di Razzi, tra i suoi migliori personaggi delle scorse edizioni, si è fatta sentire secondo molti fan del comico genovese. Il ritmo è stato piuttosto vivace, soprattutto pensando al rientro dopo una lunga pausa e alla possibilità di ruggine da inattività, le trovate comiche riuscite, Tavecchio e il duetto Landini – Camusso su tutti, mentre altre cose devono essere ancora rodate: per esempio, l’apertura musicale che oggi è stata più fiacca delle altre puntate, soprattutto perché il personaggio di Bersani sembra aver detto tutto quello che aveva da dire, almeno in senso comico e televisivo, o alcuni nuovi personaggi, come Ferrero, azzeccati per una puntata, ma che difficilmente possono essere ampliati a costanti del programma. La struttura è piuttosto varia e questo dà un respiro: monologhi lunghi e sketch brevi si alternano a piccole introduzioni per pezzi più lunghi e vari. E’ sul breve che Crozza sgiora i colpi di genio, come lo spot di Banderas o Tavecchio, e qui la vecchia esperienza con i Broncoviz e lo sketch in stile britannico si fa sentire positivamente, mentre sulla lunga distanza funziona un po’ meno. Però, tutto sommato, un buon esordio con più di uno spunto interessante e belle prospettive per la prossima puntata. Clicca qui per vedere il video di Crozza in versione Renzi che fa la conferenza stamap
Si chiude la puntata con la parodia delle pubblicità del Mulino bianco con Banderas: qui, Crozza in accento spagnoleggiante, ironizza sui doppi sensi di quelle pubblicità per famiglie, sul tono troppo sensuale dell’attore, proponendoo prodotto che fanno pensare più a giocattoli sessuali che a prodotti da forno. Ma poi, chiude con due infermieri che lo riportano all’ospedale psichiatrico. Nel salutare il pubblico, lancia un pensiero a Lilli Gruber perché torni presto dalla malattia che la tiene lontana dalla scrivania di Otto e mezzo. Il pubblico, stando alla resa sui social network, ha molto apprezzato la puntata: alla fine della trasmissione Crozza nel paese delle meraviglie è primo nelle tendenze, i commenti sono quasi tutti molto felici, tranne qualche contrarietà sullo sketch di Schettino, non solo per la tipologia del personaggio, ma anche perché Schettino non ha mai condotto una lezione all’università.
Si torna con un omaggio a Robin Williams usando L’attimo fuggente per raccontare la storia di Schettino, che dopo il processo per il naufragio della nave della crociera è stato invitato a un seminario universitario, e il capitano De Falco, fautore delle regole in quel disastro e ora allontanato e relegato ai lavori d’ufficio. Nell’imitazione di Crozza, Schettino è un professore sbruffone che disprezza le regole e De Falco il suo cameriere personale, facendo diventare una parodia in una parodia del film (con le pagine del codice navale strappate) per lanciare un atto d’accusa contro lo sprezzo delle regole e l’amoralità di certi italiani: “L’uomo che scappa la mattina riassapora il caffè”. Si va in pausa lanciando come finale il nuovo spot di Banderas
La regina serve per fare un paragone su lui stesso come regina e l’inadeguatezza passando a Tavecchio nuovo presidente del calcio italiano nonostante dichiarazioni folli su extracomunitari e donne: Crozza lo imita anche qui in conferenza mentre sciorina tutti i luoghi comuni che gli italiani dicono sugli stranieri e non solo. “Il gatto forse è più facile da mangiare perché è più stronzo”. Breve ma molto riuscita. Resta in ambito calcistico Crozza introducendo Er viperetta, ossia Massimo Ferrero, nuovo presidente della Sampdoria nonostante con il calcio c’entri poco. I video in cui il modo di parlare confuso e incerto del presidente è messo in mostra valgono più di ogni imitazione, ma Crozza entra comunque in scena, con aria da vecchio sessantottino narcotizzato. Meno riuscita come imitazione, soprattutto perché ripete ciò che si è già visto nei video. E parte il secondo break. Lo show resta sempre apprezzatissimo sui social network, anche se la concorrenza di Rai1 si fa sentire alla lunga, soprattutto con l’hashtag #ScanuAlbano. Il pubblico di La7 però, stando è Twitter è molto soddisfatto della prima puntata di Crozza nel paese delle meraviglie, soprattutto delle due ultime imitazioni a sfondo calcistico, ovvero Tavecchio e Ferrero
Poi la satira di Crozza si concentra sui sindacati e la situazione del lavoro in Italia, arrivano le imitazioni di Susanna Camusso, in registrata, e Maurizio Landini dal vivo, già annunciata dagli spot. Crozza li ritrae come due vecchi dinosauri incapaci di capire la modernità nonostante tentino di rincorrerla, come quando al precario dicono “Se hai la partita Iva sei un padrone” e poi cantano sui precari, mentre un coro senza volta li accusa di non sapere di cosa parlino. Prima della pausa Crozza lancia Tavecchio, il nuovo presidente della Federcalcio, tacciato di razzismo per alcune infelici dichiarazioni sui calciatori di colore. Intanto sul web l’hashtag #Crozza e #Crozzanelpaesedellemeraviglie vola, primo nelle tendenze italiane su Twitter e i commenti sono tutti soddisfatti, soprattutto del pezzo su Landini e Camusso, finora il migliore della puntata. Il rientro è con la regina d’Inghilterra
Lo show della scorsa edizione condotto da Renzi è diventato la conferenza stampa con i ministri Madie e Boschi che rispondono solo con “80 euro e 41% alle europee”. Renzi ripete frasi e atteggiamenti gigioni. Il pubblico scalda Crozza, molto più in forma di fronte a una platea rispetto ai monologhi nel programma di Floris. Cita poi la Camusso, che potrebbe essere una delle prossime imitazioni. Chiusa la conferenza si lancia in un monologo sull’opposizione, in cui tra Brunetta e Grillo, si concentra su Casaleggio, che “sembra Robert Plant nei Led Zeppelin”. E infatti l’imitazione è condotta sulle note di Stairway to Heaven.
Il “sipario” si apre sulle note di Rossini e la presentazione di un’opera di Rossini il Bersani si ripiglia, con cui ironizza sul rapporto tra Renzi e la minoranza del PD. Crozza è Bersani che cerca, con Bindi e Cuperlo, di riprendersi il PD assieme a un ottimo coro e dei bravi musicisti, che sembra anche una frecciata alla questione Teatro dell’Opera a Roma, licenziati in pratica dal sindaco Marino.Crozza ringrazia Urbano Cairo, l’editore di La7, per il supporto alla trasmissione e poi si sorprende di aver cominciato con la minoranza del PD quando nel mondo ci sono ebola e ISIS. Nel monologo d’apertura, Crozza punta su Renzi e sui suoi primi mesi al governo deludenti, nonostante i quali ha un successo “come Laura Pausini”. Ricorda Letta scomparso dai radar della politica e poi si concentra sul rapporto tra Renzi e Marchionne, che lascia presagire forse una doppia imitazione. E poi si traveste in diretta da Renzi
Sta per partire la 3^ stagione di Crozza nel paese delle meraviglie, il programma satirico di La7 in cui Maurizio Crozza, in diretta da Milano, racconta la politica e l’attualità attraverso imitazioni e monologhi. Il programma è alla terza edizione con questo titolo, ma in realtà è la 4^ incarnazione di uno spettacolo che dal 2006 illumina le prime serata della rete, prima con il titolo di Crozza Italia, poi come Crozza Alive e infine come Italialand, di cui Crozza nel paese delle meraviglie è figlio legittimo. Il programma si troverà contro una concorrenza piuttosto agguerrita, soprattutto su Rai 1, con Tale e quale show con Carlo Conti e su Rete 4 con Quarto grado, condotto da Gianluigi Nuzzi, mentre Rai3 diretta rivale di La7 reagisce con Come il peso dell’acqua, condotto dagli attori Giuseppe Battiston e Marco Paolini. Come se la caverà Crozza e quali saranno le sorprese di questa prima puntata? E come reagiranno i suoi fan sul web? Scorpiamolo
Debutta questa sera su La7 la nuova stagione di Crozza nel paese delle meraviglie, il one man show del comico genovese Maurizio Crozza. Al suo fianco. ancora una volt.a il collaboratore Andrea Zalone. Clicca qui per vedere la prima puntata di Crozza nel paese delle meraviglie in stremiang su La7.it
Manca davvero pochissimo all’inizio della nuova stagione di “Crozza nel Paese delle meraviglie” che prende il via questa sera alle 21.10 su La7. Come già accaduto in passato non ci sono anticipazioni certe sui personaggi che andremo a vedere, ma qualche indizio ci viene fornito dai promo che circolano in televisione e dai vari social network: abbiamo infatti visto l’arrivo di qualche nuova imitazione, come quella di Carlo Tavecchio (presidente Figc), Maurizio Landini (leader della Fiom) e Susanna Camusso (segretario Cgil), mentre sembra che questa sera verrà riproposta una nuova interpretazione di Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia. A suggerirlo è Antonio Gargiulo, uno dei ragazzi che accompagna Crozza sul palco nei vari sketch, che sulla pagina Facebook ufficiale del programma è apparso vestito da marinaio: “La nave delle meraviglie riprende il largo! Vicino al timone si aggirano strani aspiranti comandanti…”, si legge sul social network.
La stagione televisiva è al completo, o meglio lo sarà tra poco con l’arrivo di Crozza nel Paese delle Meraviglie. Anche quest’anno Maurizio Crozza ci terrà compagnia con le sue imitazioni e la sua satira pungente e i fan non stanno più nella pelle e basta l’annuncio dell’arrivo della puntata a scatenare i commenti. A poche ore dalla messa in onda leggiamo “Crozza ha troppo materiale. Troppo. Già rido pensando a Renzi”, “Sono già in trepida attesa di Razzi!!!!” o messaggi del tipo ” Mi viene già da ridere” o “Finalmente Mauri! La copertina di ballaro’ non mi basta!!!”.
Anche quest’anno nella nuova edizione di Crozza nel paese delle meraviglie, il comico genvese sarà affiancato da Andrea Zalone. In passato l’autore ha collaborato con Giorgio Gori, Gregorio Paolini, Enrico Bertolino, Caterina Guzzanti, la Gialappa’s Band, Victoria Cabello e Geppi Cucciari, anche in veste di attore. Poco fa Zalone ha pubblicato un Twitter per annunciare la prima puntata in diretta di Crozza nel paese delle meraviglie!
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Finalmente sta per ripartire il mitico one man show di Maurizio Crozza, “Crozza nel paese della meraviglia”, con le fantastiche imitazioni di politici e personaggi famosi che lui è in grado di regalarci, strappandoci il più delle volte sonore risate e riuscendo comunque a mantenersi saldo sul tema dell’informazione e della critica. Certamente gli appassionati sono prontissimi ad accoglierlo di nuovo sul piccolo schermo e anche Maurizio è alle prese con le prove generali per il primo appuntamento, che andrà in onda stasera, 3 ottobre 2014, su La7 a partire dalle 21.10.
Maurzio Crozza torna questa sera, venerdì 3 ottobre, alle 21.10 su La7 con il suo “Crozza nel paese delle meraviglie”. Non mancheranno vecchie imitazioni (Matteo Renzi, Joe Bastianich, Flavio Briatore, Beppe Grillo, Silvio Berlusconi, Antonio Razzi, Luca Cordero di Montezemolo, Sergio Marchionne, per citarne solo alcuni) oltre a due personaggi nuovi di zecca, come il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che si è distinto nelle trasmissioni sportive per il suo comportamento pirotecnico – chiedere a Tiki Taka su Italia1 e ai programmi di Sky Sport – e il presidente della Figc Carlo Tavecchio, ormai famosissimo per la gaffe su Opti Poba e i giocatori stranieri definiti mangia-banane, affermazione che aveva messo in discussione la sua nomina ai vertici del calcio italiano, ma sulla quale sta indagando tuttora la Uefa. Per anni titolare della copertina satirica di Ballarò il martedì sera, Maurizio Crozza ha seguito ancora l’amico Giovanni Floris a diMartedì, semore su La7. Al suo fianco ritroveremo stasera la spalla e l’autore Andrea Zalone.