Mentre gli italiani stanno procedendo al pagamento del Canone Rai (più in basso trovate tutte le informazioni in merito), i vertici di viale Mazzini stanno pensando di depositare un ricorso al Tar del Lazio contro il decreto del 17 dicembre 2013 con cui il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha deciso di bloccare il canone Rai per il 2014 a 113,50 euro. Niente aumento dellimposta, quindi, in coerenza con lattuale quadro economico e normativo, ha spiegato il ministro. La Rai, infatti, deve garantire un’offerta televisiva di alta qualità al più basso costo possibile per il contribuente. Questa decisione non è però evidentemente piaciuta al consiglio di amministrazione di viale Mazzini, dove si è ben consapevoli che il mancato aumento del canone si tradurrà in circa 21 milioni di euro in meno nelle casse della Rai. Il decreto, come si legge su La Repubblica, al momento non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e nel frattempo la Rai sta decidendo come opporsi a quanto stabilito dal governo. In attesa di ulteriori sviluppi, pochi giorni fa ha parlato del canone Rai anche il direttore dellAgenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervenuto in Commissione di vigilanza sullanagrafe tributaria: levasione dellimposta si aggira intorno al 25%, quindi un cittadino su quattro di fatto non lo paga. Befera ha quindi ricordato che il canone Rai non è un abbonamento ma un tributo erariale, quindi non si può scegliere se pagarlo o meno. Come tale è gestito dallAgenzia, ma è dato in concessione alla Rai per quanto riguarda le persone fisiche.
Puntuale anche questanno giunge la scadenza del famigerato canone Rai, tributo da sempre tra i più invisi in assoluto agli italiani; tocca pagarlo, costa parecchio e i più sono convinti che il concetto di servizio pubblico si sia perduto nei meandri del tempo. Di seguito segnaliamo tutto quello che cè da sapere sullimposta televisiva.
Che cosè Il Canone Rai è una tassa introdotta dal decreto regio del febbraio 1938, n. 246 art. 1, in materia di “Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni” e prevede che «Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto.
Quanto costa Il canone comporta una spesa di 113,50 euro.
Quando bisogna pagare Il canone si può pagare in ununica rata entro il 31/1, in due rate semestrali da 57,9 euro ciascuna (entro il 31/1 ed entro il il 31/7) o in quattro rate da 30,16 euro (entro il 31/1, entro il 30/4, entro il 31/7, entro il 31/10).
Come si paga possibile versare limporto dovuto attraverso Poste Italiane, le Tabaccherie che dispongano dei servizi Lottomatica o Sisal, telefonicamente con carte di credito, internet con carte di credito e bancomat presso gli sportelli automatici.
Cosa succede in caso di morosità Se il ritardo è inferiore ai trenta giorni, è prevista una sanzione pari a un dodicesimo del canone per ogni semestre, ovvero 4,47 euro; se il ritardo supera i 30 giorni, la sanzione è pari a un sedicesimo del canone per ogni semestre, pari a 8,94 euro. se il ritardo supera i sei mesi, si aggiungono gli interessi di mora, pari allun per cento di ogni semestre compiuto passato.
Chi può non pagarlo Sono esonerati dal pagamento i militari delle Forze Armate, gli ospedali militari, le case del soldato, i militari Nato, gli agenti diplomatici e consolari, i rivenditori e i riparatori di tv.
Bisogna pagare anche se non si usa la tv? Sì. Lunico requisito per il pagamento è il possesso di unapparecchio in grado di ricevere trasmissione televisive, dotato quindi di un sintonizzatore.