Questa sera, martedì 18 febbraio 2014, su Rete 4 va in onda Apocalypse Now Redux (questo è anche il titolo originale) uscito negli USA nel 2001. Si tratta della versione restaurata del noto Apocalypse Now del 1979, film di guerra diretto da Francis Ford Coppola e interpretato da grandi nomi del cinema come Marlon Brando, Robert Duvall, Martin Sheen, Laurence Fishburne, Dennis Hopper e Harrison Ford. Allungato di ben 53 minuti rispetto alla versione precedente, per una durata complessiva di 193 minuti e con un finale leggermente diverso, il film recupera materiale scartato che, grazie a un nuovo montaggio, riesce nella difficile impresa di migliorare un capolavoro del cinema, definendo meglio il contesto storico dellepoca. il 1969 quando la guerra del Vietnam raggiunge lapice. Il capitano e paracadutista dellesercito americano Benjamin L. Willard (Martin Sheen), di ritorno da Saigon, è tormentato dagli atti compiuti durante la guerra, per questo ha difficoltà ad adattarsi nuovamente alla vita nella società civile e divorzia dalla moglie. Data la sua esperienza, Willard viene richiamato in servizio per una missione speciale: recarsi in Cambogia per ritrovare e uccidere senza pietà il colonnello disertore Walter E. Kurtz (Marlon Brando), ex alto ufficiale dei Berretti Verdi, che si ritiene sia impazzito e si sia rifugiato in una foresta sulle sponde del fiume Nung dove, col ruolo di signore della guerra, si era messo al comando di una legione di soldati/sudditi che lo adoravano come un dio. Willard accetta lincarico e comincia a pattugliare il fiume a bordo di unimbarcazione della marina americana comandata da George Phillips (Albert Hall), in compagnia del suo equipaggio composto dal surfer Lance B. Johnson (Sam Bottons), da Tyrone Miller (Laurence Fishburne) soprannominato Clean e dallaspirante chef Jay Hicks (Frederic Forrest). Giunto in una zona di atterraggio, il gruppo incontra il tenente colonnello William Kilgore (Robert Duvall), comandante della cavalleria dellaria che si fa notare per un violento attacco aereo contro un villaggio controllato dai vietcong sulle note della Cavalcata delle Valchirie di Wagner. Dopo questintermezzo militare, il viaggio lungo il fiume Nung prosegue e Willard studia attentamente il fascicolo di Kurtz per approfondirne meglio la personalità, chiedendosi perché lIntelligence abbia decretato la sua condanna a morte. In più di unoccasione però il capitano si dimostra ostinato e spietato, tanto da attirarsi lantipatia del suo stesso equipaggio e in particolare di Phillips che, incolpandolo della morte inutile di Clean durante un conflitto a fuoco, tenta di ucciderlo poco prima di spirare trafitto da una lancia. Arrivato finalmente al villaggio, Willard si scontra con il fantomatico Kurtz che gli spiega le sue teorie sulla guerra, sullumanità e sulla mancanza di scrupoli dei vietcong, cui il suo regno si ispira, poi elimina i membri restanti dellequipaggio lasciano in vita solo Willard: a lui, infatti, Kurtz affida il compito di raccontare la verità alla sua famiglia e di decidere del suo destino. Durante un festeggiamento pagano, Willard sintroduce nella camera di Kurtz e lo uccide con un machete, quindi recupera Lance e si allontana dal villaggio sotto una pioggia scrosciante.
Nella versione originale, i titoli di coda scorrono sulle scene di un bombardamento notturno (si tratta delle riprese della distruzione del set ordinata dal governo filippino). Poiché la scena fu erroneamente interpretata come la distruzione del villaggio di Kurtz, mentre invece si voleva alludere a un bombardamento qualunque, Coppola decise di sostituirla con un semplice fondo nero. Il soggetto del film è ispirato al romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra, adattato alla guerra in Vietnam, che Coppola lesse maniacalmente anche sul set durante le riprese per potersi meglio calare nei panni di Kurtz. Questo lo condusse a riscrivere più volte la sceneggiatura durante la notte al termine delle riprese quotidiane. Esiste un documentario del backstage, Heart of Darkness: A Filmmakerss Apocalypse, girato dalla moglie di Coppola per testimoniare le difficoltà tecniche, economiche ma soprattutto umane che si sono celate dietro la realizzazione del film. Il film è stato premiato con due Oscar (fotografia, sonoro) e tre Golden Globe (regia, attore non protagonista a Duvall, colonna sonora).