E’ un periodo molto produttivo per Guido Carpino che stasera sarà nel cast di nel ruolo del giovane leghista Pietro Bosco. Di recente l’abbiamo visto a teatro dove ne Le Fenicie di Euripide ha interpretato Eteocle. Una tragedia che sicuramente è stata una delle grandi novità della sua carriera, come possiamo leggere in una bella intervista a Leggo.it: “Era tanto che volevo fare una tragedia e inoltre volevo lavorare da tempo con Valerio Binasco, regista che stimo davvero molto”. Nella stessa Guido Caprino ha svelato alcune situazioni legate a Pietro Bosco: “Sarà più estremo, più solo e stavolta agirà da sé. Avrà meno principi etico morali. Diciamo che il nuovo Pietro Bosco si adatta meglio all’ambiente politico. E’ meno a disagio. Mi è piaciuto molto immergermi in questo personagio, distante da me anche geograficamente visto che io sono siciliano e lui lombardo“. (agg. di Matteo Fantozzi)
Nella prima serata di Sky Atlantic vengono proposte i primi due episodi della seconda stagione della serie televisiva di successo 1992. Una serie il cui titolo cambia in per enfatizzare che a fare da sfondo alle avventure dei personaggi principali, ci sia l’Italia del 1993 alle prese con il processo di Mani Pulite e con il traumatico passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica con relativa fine della Democrazia Cristiana che lascerà spazio a Forza Italia di Silvio Berlusconi. Il format è stato realizzato dalla Wildside su idea di Stefano Accorsi e con la regia di Giuseppe Gagliardi. Tra i personaggi protagonisti c’è il giovane leghista Pietro Bosco interpretato da uno straordinario Guido Caprino.
La seconda stagione si apre con la caduta della prima Repubblica rappresentata dal lancio di monetine di cui suo malgrado è stato vittima l’allora segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi, all’arrivo di un albergo romano. Per la Lega Nord e quindi per Pietro Bosco è il momento ideale per far crescere il consenso elettorale verso il partito facendo leva su una visione di opposizione alla cosiddetta “Roma ladrona”. Se da un lato Bosco è attratto dal mondo della politica e da tutti i privilegi che esso permettere di ottenere, dall’altro sta lottando con i propri sentimenti allo scopo di dimenticare una volta per tutte la bellissima Veronica Castello, sua ossessione. Il leghista inoltre non sembra aver messo da parte la sua indole combattiva ma il turbino di sentimenti di cui è stato vittima nell’ultimo periodo rischia di far crollare nel nulla tutto quello che ha saputo costruire con tanto lavoro e sacrifici.