Renato Zero è sul palco de ”I migliori anni” raccontando anche il suo passato e quello che era il suo quartire cioè la Montagnola a Roma. Carlo Conti allora presenta varie clip che passano dagli anni settanta arrivando a oggi e passando per i mitici anni ottanta e i tecnologici novanta. Chiede poi al cantautore cosa porterebbe di quegli anni al giorno attuale. Mentre guarda i video del passato Renato Zero sorride vistosamente, sicuramente felice di assistere a quei momenti di grandissimo successo. Zero parla di un’Italia acerba e molto poco disponibile al cambio e alla trasformazione.
Uno degli ospiti più attesi di questa sera a I migliori anni, il programma condotto da Carlo Conti e Anna Tatangerlo, è sicuramente Renato Zero. I “sorcini” sono davvero tantissimi e per solleticare la loro immaginazione il presentatore ha pubblicato già ieri una foto scattata durante le prove dell’artista romano. Sul maxi schermo aperto c’è infatti il volto di Zero, che fa il suo ingresso camminando sulla passerella luminosa in direzione del microfono con il quase si esibirà. Lo scatto, condiviso quest’oggi anche sulla pagina Facebook ufficiale di Renato Zero, ha ottenuto oltre 6000 like: clicca qui per vedere la foto.
Sarà uno degli ospiti dello show televisivo I migliori anni, condotto da Carlo Conti in compagnia di Ubaldo Pantani e Anna Tatangelo. Il 2 dicembre del 2011 Zero prese già parte al programma I Migliori anni, nel corso del quale raccontò molti aneddoti legati alla sua lunga e brillante carriera. Renato Zaro, nome d’arte di Renato Fiacchini, nasce a Roma nel 1950. I primi anni della sua vita non si rivelano molto semplici, a causa di una brutta forma di anemia che viene curata attraverso una totale trasfusione di sangue. Si iscrive all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione ma a un certo punto interrompe gli studi per dedicarsi alla sua passione più grande: la musica. Inizia sin dall’età dell’adolescenza a esibirsi in alcuni locali romani. Il suo look stravagante sarà spesso motivo di critiche da parte del pubblico. Nel corso degli anni Cinquanta conosce le sorelle Bertè, Loredana e Mia Martini, con le quali comincia a girare in tutta l’Italia per proporsi e farsi notare da qualche discografico. Compare in alcuni film di Fellini e in alcuni spot televisivi di Carosello. Negli anni Settanta cominciano a emergere i tratti caratterizzanti del personaggio di Renato Zero. La sua lunga carriera, infatti, sarà caratterizzata da look e canzoni provocatorie, con un richiamo al contesto sociale molto evidente. È proprio nei primi anni settanta che escono brani come “Triangolo” e “Mi Vendo”, i quali sono considerati ancora oggi tra i suoi capolavori. Il suo primo album esce nel 1973, con il titolo “No mamma no”. Negli anni Settanta vengono realizzati nuovi lavori discografici che ottengono un buon successo. Renato è protagonista anche al cinema, con il film “Ciao ni!” del 1979. Nel 1980 esce “Tregua”, album che viene dedicato a suo padre che era scomparso alcuni mesi prima. Positivo anche l’anno 1981 in cui esce uno dei suoi migliori album, ovvero “Artide Antartide”. Sarà il disco più venduto di quell’anno, all’interno del quale trovano spazio diversi importanti brani di Renato Zero, come “Stranieri”, “Non passerà” e molti altri ancora.
Dopo aver raggiunto l’apice del successo, nella seconda parte degli anni Ottanta la carriera di Renato Zero subisce un’improvvisa ed inaspettata frenata. Bisogna aspettare i primi anni Novanta per il rilancio dell’artista che nel 1991 si presenta, per la prima volta, al Festival di Sanremo con il brano “Spalle al muro”. La canzone piace al pubblico sanremese e ai telespettatori. Zero si classifica al secondo posto ma questa canzone gli darà l’opportunità di dare nuova linfa alla sua carriera. Nel 1995 esce un cd che omaggia i suoi primi trent’anni di carriera. L’album si intitola “Sulle tracce dell’imperfetto” e contiene uno dei suoi brani più noti: “I migliori anni della nostra vita”. La canzone è stata la sigla proprio del programma di Carlo Conti andato in onda nel 2011. Nel 2001 conduce su Rai Uno il programma “Tutti gli zeri del mondo”. Negli anni Duemila, comunque, la sua produzione discografica non è intensa come nel passato anche se non mancano interessanti lavori discografici. È da poco uscito il suo ultimo album, dal titolo “Alt!”