Un cult, nulla da dire: è 2001 Odissea nello spazio, il capolavoro di Stanley Kubrick che a breve andrò in onda su Iris, canale tematico di Mediaset, in versione restaurata e in HD per godersi ancora meglio il futurismo di un film prodotto e uscito nel 1968 e che davvero ha fatto la rivoluzione. Nel film possiamo ammirare una delle colonne sonore più famose di tutta la storia del cinema, con vari brani di musica classica che segnalano i momenti più importanti della trame, complessa e davvero particolare. Dal Danubio Blu di Johann Strauss jr fino al Così parlo Zarathustra di Richard Strauss, ma anche Ligeti e Kachaturian: in questi grandi pezzi di colonna sonora si rintraccia l’intento esplicito di Kubrick, che va di pari passo con il significato del film, di far comprendere come ci fosse stato un tempo in cui la fiducia estrema nella scienza era una vera e propria religione. La tecnologia, la scienza, una fede in sostanza che viene messa in crisi per la prima volta a livello cinematografico sotto forma di domanda: troppo lento secondo noi, ma interessante come punto di giudizio sulla pellicola. Eccovi qui, per avere un’idea di cosa vi aspetta tra qualche minuto in prima serata su Iris, il video trailer con qualche spunto di colonna sonora, quella sì davvero eterna.
Stasera su Iris sarà possibile vedere una pellicola cult della storia del cinema, 2001: Odissea nello spazio. Il film ha rappresentato una vera e propria icona, sia a livello scenografico che tecnico: infatti, gli effetti speciali e colonna sonora sono stati particolarmente curati grazie a delle sofisticazioni. Una scena diventata famosa, quella dei lampi di luce, per esempio, è stata girata con una tecnica chiamata “slit-scan”, che utilizza una fessura di scorrimento tra piano e cinepresa. Grazie all’aspetto filosofico dell’ignoto che attende l’uomo, del suo rapporto con la scienza e con le forme di vita extraterrestri, il film ha rappresentato una vera e propria svolta nel genere cinematografico visionario e introspettivo.
Questa sera Iris propone il film 2001: Odissea nello spazio, del maestro Stanley Kubrick, considerato, ancora oggi, un vero e proprio capolavoro nonostante risalga al 1968. Keir Dullea è il protagonista, Comandante David Bowman; Gary Lockwood è il suo vice Frank Poole; William Sylvester è il dott. Heywood R. Floyd; Daniel Richter è Guarda-la-Luna. La trama del film è divisa in tre parti. La prima, si apre in Africa, nella preistoria, quando la Terra era popolata da ominidi che non riescono a sopravvivere nell’ambiente che li circonda. Un giorno, con il loro capo trovano un misterioso monolite nero e, una volta toccato l’oggetto, riescono immediatamente a sviluppare le capacità per costruire oggetti e armi per cacciare e difendersi, salvandosi così dall’estinzione.
La scena si sposta, in seguito, nel 1999. Un futuro che Kubrick immaginava tecnologicamente avanzato. Infatti, vengono organizzate delle missioni lunari di studio. Il protagonista, il dott. Heywood R. Floyd, viene chiamato da una commissione di scienziati per analizzare un misterioso monolite nero, scoperto sulla Luna. Una volta atterrati, nel momento in cui il gruppo di scienziati si avvicina per delle fotografie, si libera un fortissimo segnale radio, che si disperde nel cosmo.
Il terzo atto, si svolge nel 2001, sull’astronave Discovery One, che reca a bordo cinque astronauti, di cui tre in stato di ibernazione, mentre solo due sono ai comandi e si tratta del comandante David Bowman e del suo vice Frank Poole. L’iniziale obbiettivo della missione è raggiungere Giove. La particolarità dell’astronave è che sotto la guida di un super computer, chiamato HAL 9000, ideato per interagire con l’equipaggio grazie a un sofisticato software di intelligenza artificiale che gli consente di non commettere alcun tipo di errore.
Il viaggio comincia a presentare dei problemi in quanto, in realtà, la missione dei due astronauti è diversa da quella prospettatagli sulla Terra. HAL 9000 è a conoscenza del reale obbiettivo, ma, essendo programmato per una totale e trasparente collaborazione con gli umani, la presenza di un tale segreto, gli causa degli intoppi nel funzionamento.
Infatti, dà un inesistente allarme di guasto all’antenna per le trasmissioni radio con la Terra. Il comandante si rende conto dell’errore e cerca di parlarne con il suo vice, al riparo dal computer, ma esso riesce a captare l’oggetto della discussione e capisce che rischia di essere disattivato. A questo punto, per salvarsi, HAL 9000 elimina l’intero equipaggio. Riesce a salvarsi solo David Bowman, il quale, dopo affannose manovre, comincia a disattivare il computer impazzito. Quest’ultimo, mentre sta per spegnersi, mostra la vera missione che attendeva gli astronauti su Giove: la presenza del monolite e lo studio dei fenomeni extraterrestri.
Quando il comandante giunge su Giove e trova il monolite, viene risucchiato in un vortice spazio temporale in cui i valori umani si annullano. Si ritrova in una stanza isolata, in cui può rifocillarsi e rimanere a guardare se stesso che invecchia, in una specie di spazio parallelo. Quando sta per morire, tramite il monolite, David rinasce in una nuova forma vitale, chiamata “Bambino-delle-Stelle”, che osserva la Terra dallo spazio.