Nella prima serata di oggi, domenica 22 gennaio 2017, Premium Action trasmetterà due nuovi episodi di The Last Ship 3, in prima Tv assoluta. Saranno il nono ed il decimo, dal titolo “L’isola perfetta” e “Il muro“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: la Nathan James è sconvolta dal dolore e soprattutto Wolf (Bren Foster) cercano di superare il lutto per la morte di Cruz (Ness Bautista). Il comando della nave viene riaffidato a Slattery (Adam Baldwin), mentre Takehaya (Hiroyuki Sanada) si trova prigioniero in una delle celle. Tom (Eric Dane) ha intenzione di carpirgli delle informazioni sui prossimi attacchi dei pirati e visto che non ha intenzione di parlare, gli ricorda che hanno in ostaggio anche la moglie. Il medico scopre inoltre che i due coniugi hanno nel sangue sia la cura che il virus e che non esiste alcuna alternativa per salvarli. Poco dopo, il radar individua diversi mezzi cacciatorpedinieri che si dirigono verso la Nathan James. Per capire come siano stati infettati, Tom impone a Takehaya di raccontargli che cos’è successo fin dal principio, scoprendo che la sua gente è stata attirata con l’inganno grazie ad una finta cura. Intanto, Kyoko (Ayako Fujitani) entra in travaglio ed il medico è costretto ad intervenire con un cesareo, ma Tom sottolinea a Takehaya che il bambino sarà sottoposto al virus. Una volta salvo il figlio, il criminale chiede che gli venga somministrata la cura per salvarlo. Di contro, il coreano offre il proprio aiuto per guidare la Nathan James lontano dalle flotte nemiche. Li porta tuttavia all’interno di un’area minata e rivela di averla progettata personalmente, affermando che non ci sono altre possibilità che attraversarla. Più tardi, la Foster (Marissa Neitling) entra allarmata nella stanza del Presidente Michener (Mark Moses) e scopre che si è impiccato con una cravatta. In seguito al suicidio del Presidente, viene fatta una nuova elezione e Tom riceve il permesso di proseguire la missione dal nuovo eletto. Il Presidente richiede solo che gli ex detenuto facciano un video per tranquillizzare la popolazione, mentre la truppa scopre che Shanzai è stata bombardata per uccidere Wu Ming, l’unico collegamento che avrebbe potuto mettere a rischio la sua sopravvivenza. Le tensioni tuttavia continuano ad aumentare man mano che la Nathan James non riesce ad individuare delle prove valide per sgominare il criminale. Dopo aver scoperto che Wu Ming è in realtà ancora vivo, Wolf, Sasha (Bridget Regan) e Burk (Jocko Sims) riescono ad individuare un trafficante di droga coreano, che afferma di averla ricevuta dai servizi segreti cinesi. Sasha tuttavia intuisce che Peng non sia interessato alla droga e trova un missile dietro le assi in legno di una delle pareti. A causa di alcune modifiche, l’ordigno è diventata un’importante arma chimica. Slattery capisce invece che il missile serve perché Peng possa assicurarsi di annientare la popolazione cinese prima che la cura faccia il suo effetto, vanificando così ogni tentativo di sopravvivenza.
L’equipaggio della Nathan James approda sull’Isola Paraiso grazie alla guida di Takehaya. Qui, scoprono che i missili ritrovati in precedenza e sottratti a Peng erano previsti per la Corea. La situazione in acqua risulta ancora problematica, dato l’armamento in possesso del cacciatorpediniere. Ancora una volta l’ostaggio si rivelerà cruciale per portare a termine la missione, grazie al supporto di due navi sotto il suo comando. Intanto, Kara scopre che Shaw è in realtà una spia al soldo di Peng e che le sue intenzioni sono arrivare a sovvertire il governo, uccidere il neo Presidente e cedere il controllo al Presidente coreano.
Una volta scopert, Kara cerca una via di fuga e scopre che i piani di Shaw e degli altri leader delle regioni attigue sono molto più cruenti di quanto si aspettasse. Intanto, i piani alti della Marina danno l’ordine all’equipaggio della Nathan James di mettere agli arresti sia Tom che il resto degli ufficiali di alto grado presente a bordo. Meylan si piegherà al comando, ma le conseguenze saranno terrificanti quanto imprevedibili.