Avere vent’anni, è il film che andrà in onda su Cielo oggi, giovedì 9 marzo 2017. Una pellicola di genere drammatica, erotica e commedia che è stata scritta, diretta e sceneggiata da Fernando di Leo con la produzione di Vittorio Squillante mentre la casa di produzione che ha fatto parte di questo progetto è la International Daunia Film. Il monaggio è stato realizzato da Amedeo Giomini con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Franco Campanino e con la scenografia ideata da Francesco Cuppini che si è occupato anche della produzione dei costumi di scena. La pellicola è stata realizzata in Italia nel 1978 con la durata nella versione censurata di 81 minuti. Curiosità – La pellicola ha avuto un riscontro discreto nel pubblico e nei critici. Questi ultimi giudicarono in maniera negativa le scene del lungometraggio, in cui Lia e Tina venivano picchiate e violentate. Dal film furono eliminate alcune scene d’amore tra le attrici Lilli Carati e Gloria Guida. Il regista di Avere vent’anni si chiama Fernando Di Leo. Costui dichiarò di avere scelto la Guida e Lilli Carati per le parti di Lia e Tina, in quanto le due interpreti erano delle vere star nel campo dei lungometraggi sexy. Fernando Di Leo non è stato premiato per il film. Il titolo della pellicola è stato tratto da una frase di un’opera di Paul Nizan. Il libro si chiama Aden Arabia.
, il film in onda su Cielo oggi, giovedì 9 marzo 2017 alle ore 23.30. Una pellicola dal genere erotica che è stata realizzata in Italia nel 1978 per la regia di Fernando di Leo. Ad interpretatre i personaggi del lungometraggio troviamo gli attori Lilli Carati, Gloria Guida, Vincenzo Crocitti e Ray Lovelock. Il film non è da considerarsi una prima visione.
Siamo negli anni Settanta. Lia è una bellissima ragazza molto affascinante e mentre sta camminando per la spiaggia, incontra Tina, le due ragazze si mettono a parlare e poichè vanno subito d’accordo, diventano amiche. Le ragazze vogliono andare nella città di Roma e quindi si mettono in viaggio, dopo aver chiesto numerosi passaggi, le ragazze arrivano nella Capitale. Le amiche rimangono presto colpite dalla bellezza della città e scelgono di visitarla un pò. Ad un certo punto, Lia e Tina si dirigono presso una comune, il posto è una comunità hippy, che è diretta da Michele Palumbo che per la sua somiglianza fisica con Gesù Cristo, si fa chiamare il Nazariota. Le due amiche decidono di andare a vivere in questa comune. Per guadagnare, le giovani cercano subito un lavoro, dopo varie difficoltà trovano un impiego, che consiste nel vendere delle enciclopedie. Lia e Tina si trovano molto bene presso la comunità Hippy di Michele e sono felici di essere restate a vivere in quel posto. Ad un tratto alcuni poliziotti fanno irruzione nella comune, gli agenti si mettono a frugare nella stanza di Lia e Tina dove trovano della droga. La sostanza illegale è stata messa nella camera delle giovani da un ragazzo di nome Riccetto. Le amiche si dichiarano subito innocenti, infatti comunicano ai poliziotti che la droga non appartiene a loro. Gli agenti non credono alle donne e intimano alle giovani di fare ritorno al loro paese. Tina e Lia lasciano Roma e si rimettono in viaggio, chiedendo sempre dei passaggi agli sconosciuti. Le amiche decidono poi di andare a mangiare presso una locanda, dove purtroppo vengono sequestrate da alcuni malviventi che circondano Lia e Tina e iniziano a toccarle. Le amiche sono terrorizzate e dopo vari tentativi riescono scappare, e si dirigono verso una foresta. Gli uomini, che le stavano palpando, si mettono sulle tracce delle giovani e, dopo averle trovate, le violentano senza pietà.