Dopo il successo di pubblico ottenuto sul palco di Zelig, Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi, meglio conosciuti come Pablo e Pedro, seguendo la scia di alcuni loro illustri predecessori (pensiamo a Ficarra e Picone), si preparano a tentare il grande salto dal piccolo al grande schermo. Oggi, giovedì 9 giugno, infatti, il duo comico debutta nelle sale italiane con il film “Ciao Brother“, prodotto da Minerva Pictures e distribuito da Microcinema, che vede cimentarsi alla regia Nicola Barnaba, già apprezzato e premiato in diversi festival per i suoi corti. La pellicola, nata da un soggetto di Filippo Ascione e sceneggiata da Giulio Base, è una commedia che poggia su una struttura classica di equivoci e gag verbali. Il lungometraggio racconta la storia di Angelo (Pablo), un quarantenne vivace e dedito alle piccole truffe, che dopo aver venduto dei quadri falsi, per evitare di essere scoperto e finire in prigione, è costretto a scappare in California. Si ritrova a cercare un rifugio a Los Angeles senza un soldo e si arrangia come può facendo anche il barbone. Un giorno però apprende la notizia che un facoltoso imprenditore di origine italiana è morto lasciando una ricca eredità a suo figlio George (Pedro) e, guardandone una immagine, scopre come il defunto gli somigli moltissimo. Sperando di mettere le mani su una ingente quantità di denaro, decide così, pur non potendo disporre di alcuna prova, di presentarsi nella loro casa come l’altro figlio di cui nessuno era a conoscenza: inizia da quel momento un susseguirsi di situazioni esilaranti che porterà anche alla nascita di un bel rapporto di amicizia.
Nel cast dei protagonisti troviamo anche Massimo Ceccherini (nota spalla di Leonardo Pieraccioni), Clayton Norcross (il celebre primo Thorn di Beautiful), la showgirl Benedicta Boccoli, Emanuela Aurizi (ex Velona di “Striscia la Notizia”) e a sorpresa in ruolo inedito la cantante Mietta. Un’opera dal tono leggero insomma, che punta a offrire un’ora e mezza di svago agli spettatori, pur se alcuni critici hanno rilevato la mancanza di originalità e la debolezza di alcune scene, nonché la poca caratterizzazione della location statunitense. Di Renzo e Nardi hanno comunque vissuto con grande entusiasmo questa nuova avventura dichiarando che è stata un’esperienza adrenalinica, che dopo molti anni di show a contatto diretto sul pubblico, li ha messi dinanzi ad un modo completamente diverso di lavorare, ma altrettanto suggestivo e stimolante.