La versione di Barney, è il film che andrà in onda su Iris oggi, domenica 11 dicembre 2016. Una pellicola dramedy che è stata affidata alla regia di Richard J. Lewis con il soggetto che è stato tratto dall’omonimo romanzo scritto da Mordecai Richler e la sceneggiatura curata da Michael Konyves. La produzione porta la firma di Lyse Lafontaine, Ari Lantos, Robert Lantos, Gianluca Leurini e Domenico Procacci. La distribuzione in Italia è stata gestita dall’azienda Medusa Film, il montaggio è stato realizzato da Susan Shipton con le musiche della colonna sonora composte da Pasquale Catalano e la scenografia ideata da Claude Parè. La pellicola è stata prodotta in Canada e in Italia nel 2010 e la sua durata è di 132 minuti. Curiosità: Nel film, il figlio del protagonista Barney Panofsky è stato interpretato dall’attore Jake Hoffman: si tratta del nipote del grandissimo Dustin Hoffman. Curiosamente, l’interprete di “Tootsie” e di “Rain Man” in questa pellicola interpreta proprio il nonno del ragazzo.
, il film in onda su Iris oggi, domenica 11 dicembre 2016 alle ore 23.05. Una pellicola prodotta nel 2010 che si ispira all’omonimo romanzo scritto dall’autore canadese Mordecai Richler. Il regista di questa trasposizione cinematografica è Richard J. Lewis, cineasta canadese che ha lavorato per alcune delle serie televisive più apprezzate degli ultimi anni come, ad esempio, “CSI”, “Person of Interest” e “Westworld”. Anche il cast che ha preso parte a questa produzione è davvero di ottimo livello, il protagonista del film è stato interpretato dal bravissimo Paul Giamatti, indimenticabile protagonista di “Sideways – In viaggio con Jack” e di “Salvate il soldato Ryan”. Al suo fianco recita una vera e propria leggenda di Hollywood, si tratta del grande Dustin Hoffman, interprete di razza che ha lavorato con alcuni dei maggiori registi del suo tempo come Mike Nichols, John Schlesinger, Sam Peckinpah, Sidney Lumet, Steven Spielberg e Stephen Frears. Ricordiamo, infine, la presenza del canadese Scott Speedman, noto al pubblico televisivo per aver interpretato il tormentato Ben Covington nella serie televisiva “Felicity”. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
Barney Panofsky (Paul Giamatti) è un uomo di mezza età che ha conquistato un discreto successo professionale come produttore televisivo. Purtroppo la sua vita privata non è davvero altrettanto felice, il nostro protagonista è un uomo burbero e cinico, senza peli sulla lingua e con dei modi che troppo spesso gli alienano inequivocabilmente le simpatie delle persone che ha accanto. Lucido lettore delle meschinità del genere umano, Barney non riesce ad esimersi dal rilevare le mancanze degli altri, risultando spesso davvero insopportabile. Per fare un esempio, nel cuore della notte chiama il nuovo compagno della sua terza moglie Miriam (Rosamund Pike), l’unica che abbia mai amato veramente, e lo tormenta come al suo solito. Arriva persino a provocare un infarto all’uomo, senza neppure provare troppo rimorso. Un giorno apre il giornale e si rende conto che il detective O’Hearne (Mark Addy) continua a ritenerlo colpevole, dopo più di trent’anni, della sparizione di quello che era un tempo il suo amico del cuore, l’alcolizzato e talentuoso scrittore Boogie (Scott Speedman). Questo dà al nostro protagonista l’occasione di ricordare il suo passato, ripercorrendo le tappe fondamentali che lo hanno portato ad essere un uomo infelice. Barney è nato in una modesta famiglia di ebrei canadesi e ha da subito iniziato a disprezzare la vita a cui lo ha costretto suo padre Izzy Panofsky (Dustin Hoffman), appena gli è stato possibile, il ragazzo è fuggito e ha trascorso qualche anno nella suggestiva Roma degli anni Settanta, unendosi ad un gruppo di artisti tra cui spiccano Boogie, Mark (Mark Camacho) e Leo (Thomas Trabacchi). Qui incontra una donna di grande fascino che, però, nasconde un’indole disturbata ed estremamente fragile: si tratta di Clara (Rachelle Lefevre), una giovane artista praticamente priva di ogni talento artistico. Quando la ragazza gli confida di essere incinta, Barney decide di fare la cosa giusta e la sposa nonostante non sia affatto innamorato di lei, purtroppo, il bimbo non riesce a sopravvivere al parto. Il nostro protagonista, però, si renderà conto che la pelle della creatura era troppo scura perché il bimbo fosse suo e comprende che Clara l’ha orribilmente ingannato. Adirato la abbandona e, quando la giovane gli manda una lettera per chiedergli perdono, tarderà a farsi vivo. Si deciderà a rispondere alla sua richiesta d’aiuto troppo tardi, Clara si è già tolta la vita, lasciandogli per sempre il rimorso di non essere riuscito a salvarla.