Nella seconda serata di oggi, sabato 30 aprile 2016, Rai 2 trasmetterà in prima visione un nuovo episodio di Elementary 4, La puntata che andrà in onda è la settima, dal titolo “La bugiarda“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Morland (John Noble) si presenta all’appartamento del figlio e gli chiede un aiuto per portare a termine un caso. Un cecchino sta sparando all’impazzata da un edificio ed ha ucciso diverse persone. Secondo Morland, l’assassino è Pierre Gagnier, un ex marine responsabile di un attentato a Mumbai diversi anni prima. Sherlock (Jonny Lee Miller) crede che in realtà il cecchino abbia usato un diversivo per nascondere la vera vittima e che abbia colpito nello specifico un dipendente della Dynastic Energie. L’azienda è collegata per questioni d’affari a Morland e riesce ad ottenere con facilità che i dirigenti lascino che l’investigatore parli con gli altri dipendenti. Morlan minaccia infatti di compromettere la diga che stanno ultimando, chiamando semplicemente uno dei suoi contatti. Sherlock riesce quindi a parlare con un dipendente con cui la vittima entrava spesso in contatto e lo accusa di averne provocato la morte. L’uomo riferisce invece che avrebbe potuto colpire Ethan Parris in ogni momento, dato che per raggiungere l’edificio usava sempre un tragitto nascosto. A quel punto Sherlock cambia teoria e si concentra invece su un’altra delle vittime, Frank Bova, un idraulico che stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione nel palazzo di Wall Street. Crede infatti che l’uomo abbia assistito ad una conversazioni d’affari compromettente e che per questo sia stato ucciso. Sherlock vorrebbe continuare da solo, ma Morland chiama un elicottero perché il figlio raggiunge Staten Island, intenzionato a sostenerlo nel caso come promesso. Morland è convinto infatti che Gargnier agisca come da suo modus operandi e che quindi lasci il Paese nel giro di poche ore dal massacro. Grazie ad alcuni indizi, Sherlock rintraccia la camera in cui ha alloggiato Gargnier, ma è solo grazie ai suoi soldi che riesce a proseguire nell’indagine. Più tardi, il cecchino viene rintracciato, ma muore cadendo dalla scala antincendio durante l’operazione di Polizia. Morland è convinto che il cecchino sia stato orchestrato da Bill Wellstone (John Shea), uno dei dirigenti della Dynastic Energie, ma non ha nessuna prova. Sherlock invece scopre che è stato Wellstone ad introdurre il fucile usato dal cecchino, spacciandolo per un set da golf. L’imprenditore continua a sfoggiare la sua versione e conferma che il set da golf era diretto ad un cliente dell’azienda con cui sta concludendo un importante affare. In realtà l’azienda ha fornito la vera borsa da golf per avere un vantaggio sulla trattativa e Wellstone viene incastrato. Più tardi, il contatto dell’Interpol di Morland, l’agente Lucas Muller (Edoardo Ballerini), pretende di essere pagato 5 milioni per la sua collaborazione al caso. Morland gli fa capire apertamente di essere pronto ad ucciderlo per il suo oltraggio e gli impone di allontanarsi.
Gregson informa Watson che uno scrittore ha usato alcuni particolari su di lei e Sherlock per scrivere un libro che ha come protagonisti due investigatori. Intanto, il corpo di un ex agente dell’FBI viene ritrovato all’interno di una trituratrice e ridotto in poltiglia. La moglie riferisce che la vittima stava trascorrendo il tempo a risolvere i suoi vecchi casi insoluti e fornisce una copia di tutti i fascicoli. In poche ore, Sherlock risolve tutti i casi rimasti senza un colpevole per diversi decenni e scopre che in realtà Bob Underhill si era concentrato sul rapimento di Mina Davenport. La ragazza era stata rapita da bambina ed era riuscita a fuggire alcuni anni dopo, ma il suo rapitore non era mai stato identificato. Sherlock crede che l’assenza dei fascicoli che Underhill aveva richiesto sul suo caso sia sospetto e che avesse identificato il rapitore. Tuttavia, quando incontra i Davenport ed osserva per qualche attimo Mina, capisce che la ragazza non è chi dice di essere e che si è invece sostituita alla vera Mina Davenport.