Mario Balotelli ancora al centro delle polemica, parla Mino Raiola: “Ho trovato la soluzione, gli taglierò la lingua!” – Il procuratore di Mario Balotelli, Mino Raiola, torna a parlare del suo assistito dopo il rosso rimediato contro il Lorient a causa degli insulti al direttore di gara. Questa la soluzione scherzosa di Raiola per cambiare le cattive abitudini dell’ex attaccante che in Italia ha indossato le casacche di Inter e Milan: “Balotelli? Ho già trovato la soluzione, gli taglierò la lingua. Per giocare a calcio non hai bisogno di una lingua, quindi abbiamo intenzione di tagliargliela. Seriamente, sa che ha fatto un grosso errore. Non ha scuse, sa che deve migliorare. È triste per sé e per la squadra. È ancora presto, la cosa più importante è fare bene in questi tre mesi. Per me il suo futuro è la prossima settimana”. Le sue parole sono state rilasciate a RMC. Il futuro di Mario Balotelli è tutto da decifrare. Con il Nizza aveva iniziato in maniera brillante la sua nuova avventura ma alcuni comportamenti sopra le righe sembrano aver già incrinato il rapporto con la società.
Mario Balotelli, parla il ct della nazionale italiana Ventura: “Non si discute sul talento, ma sul resto…” – In settimana il ct dell’Italia Giampiero Ventura si era espresso su Mario Balotelli riguardo un suo ritorno in nazionale: “Con Mario dovremo confrontarci. Finora non ci sono stati solo segnali positivi. Non si discute sul talento ma sul resto. I fatti dicono che in lui deve esserci un cambiamento. Sarebbe un peccato non poter disporre del suo talento. Io parlo con tutti perché non posso pretendere correttezza se non do correttezza, non posso pretendere professionalità e rispetto se non sono io a darle, ho preso l’impegno di parlare con Balotelli e lo rispetterò. Non è mica stata colpa sua se non ci siamo incontrati, tutte le volte c’e’ stato un problema, a volte anche per impegni miei. Con lui non dobbiamo parlare di quale ruolo debba avere in Nazionale, ma di tante altre cose. L’incontro ci sarà e probabilmente prima della partita con l’Albania”. Una piccola apertura verso un calciatore autore di troppi colpi di testa nella sua carriera. A 26 anni può ancora rilanciarsi nel calcio che conta, sta a lui provare a non restare un eterno incompiuto.