Ieri sera, 11 gennaio 2016, è andata in onda su Rai 3 una puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta. Il viaggio di Alberto Angela nella Roma Cristiana è partito questa sera dai luoghi simbolo della prima cristianità, le catacombe. Si trattava di vere e proprie città dei morti, cimiteri sotterranei che, al contrario di quanto dicono molte leggende, servivano solo per seppellire i morti e non come nascondiglio dei cristiani nè come luoghi di riunione. Le catacombe funzionano al contrario di quello che accade normalmente in archeologia, in quanto più si scende e più si trovano strati recenti. Alle catacombe di San Callisto, dove Angela è entrato seguito dalle telecamere, si stanno sperimentando ora nuovi sistemi di illuminazione che sembrerebbero preservare meglio le pitture. All’interno delle catacombe si trovano ancora i corpi di cui si conservano le ossa e in alcuni casi persino i capelli. A un certo punto accadde che i cristiani iniziarono ad essere perseguitati e la nuova religione ad essere guardata con diffidenza. I credenti si chiamano tra loro fratelli e sorelle e questo può essere indice di incesto. Poi il cristianesimo fu accettato come religione di Stato ed ecco che persino il Pantheon a Roma fu trasformato in una Chiesa. La costruzione era stata voluta dall’imperatore Adriano nel luogo mitico in cui Romolo sarebbe stato afferrato da un ‘aquila e portato in cielo tra gli dei. Le 16 colonne in granito che ne segnano l’ingresso vengono tutte dall’Egitto ed è stato molto complicato il loro trasporto. Sono alte 15 metri e sono dei veri giganti. Il portone d’entrata è alto ben 7 metri ed è quello originale. Non se ne conoscono di così antichi di queste dimensioni. All’interno la sensazione è quella di trovarsi in un ambiente immenso e di sentirsi piccoli. Il pavimento è quello originale. Il Pantheon unisce eleganza e potenza, soprattutto nella sua cupola, che ha un diametro di 43 metri ed è identico all’altezza della costruzione. Non ci sono porte nè finestre e la luce arriva solo dall’occhio che si trova in alto. La strutture del Pantheon è davvero affascinante e la cosa straordinaria è che i romani siano riusciti a realizzare la cupola in un blocco unico con una colata di calcestruzzo. Se i romani avessero usato una ghiaia normale la cupola sarebbe crollata e così più salivano in altezza e più usavano materiali leggeri. A un certo punto non si poté più continuare perché tutto sarebbe crollato e questo è il motivo per cui è rimasto quel buco. Il luogo che si può definire simbolo della cristianità è la Basilica di San Giovanni in Laterano. Alberto Angela è andato anche lì e ha cominciato il suo percorso dal battistero ottagonale, del tutto staccato dalla chiesa di cui fa parte e fatto costruire dall’imperatore Costantino sopra le terme che in precedenza occupavano quel luogo. Da allora esso ha sempre continuato a essere utilizzato per i battesimi. Altro luogo simbolico di questa zona è la Scala Santa, quei 28 gradini di marmo che avrebbe salito Gesù per andare da Ponzio Pilato, che Elena avrebbe portato a Roma e che conducono in alto al Sancta Sanctorum. Qui è l’immagine acheropita di Gesù, non fatta da mano umana e che si sarebbe dipinta da sè. Tra gli altri luoghi sacri di Roma vi è la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove si conserverebbero secondo la tradizione i frammenti della Croce di Cristo e addirittura le spine della croce e il dito di San Tommaso. A Santa Maria Maggiore si conservano frammenti lignei ritenuti della mangiatoia di Gesù. Ma da dove vengono le numerose reliquie dei Santi che si venerano a Roma? Secondo la tradizione alcune di esse sarebbero state riportate dai Crociati. Un fenomeno interessante che riguardò Roma a partire dal Medioevo fu quello del pellegrinaggio. I pellegrini erano vestiti tutti allo stesso modo, portavano un bastone e il loro cammino era lungo e faticoso e durava mesi o addirittura anni. Molti morivano persino lungo la strada, uccisi dalle epidemie, prima fra tutte la peste. Tanti perdevano la vita ma qualcuno rimaneva a vagabondare e chiedere elemosina tra le strade di Roma. Sempre in Laterano, Alberto Angela è andato scoperta della cattedrale di Roma, San Giovanni. La facciata attuale della basilica è settecentesca e su di essa ci sono grandi statue. Le navate della chiesa sono cinque, per ben 130 metri di lunghezza, per un edificio che è considerato la madre di tutte le chiese. Nel corso dei secoli è stata colpita più volte da incendi e il suo soffitto è in legno ed oro, mentre il pavimento è stato realizzato nello stile cosmatesco che era in voga in età medievale. Di età romana sono le imponenti porte, che sono addirittura quelle originarie del Senato che si trovava nel Foro Romano. Con la cosiddetta Donazione di Costantino, rappresentata anche ai Santi Quattro Coronati a Roma, sarebbe nato il potere temporale del Papa e quel testo era chiaramente un falso, come hanno dimostrato i filologi. Per secoli il papato fu impegnato a difendere la compatibilità tra potere spirituale e temporale, sostenendo che fossero indispensabili l’uno all’altro. Tra le meraviglie della Roma cristiana c’è anche la Chiesa di San Pietro in Vincoli, nel quartiere Monti, dove si trova il famoso Mosè scolpito da Michelangelo per la tomba monumentale del pontefice Giulio II. Secondo la tradizione lo stesso artista avrebbe preso a martellate la statua chiedendole di parlare, tanto era simile al vero. Particolarmente interessante è anche la Chiesa dei Cappuccini, con tutti gli scheletri che si trovano al suo interno. Il viaggio di Alberto si è concluso questa sera da un luogo molto bello della Capitale, il Gianicolo. Da qui è infatti possibile godere di un panorama unico, grazie all’affaccio su Roma e su tutti i suoi monumenti.
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