Soltanto una distanza di Cento passi divideva l’abitazione di Giuseppe Impastato e la casa del boss Badalamenti: da qui nasce il titolo del film di Marco Tullio Giordana che verrà proposto oggi – 25 giugno 2016 – su Rai 3 dalle 15.00. I cento passi è anche il titolo di una canzone dei Modena City Ramblers, un gruppo musicale amanti del genere combat folk nato negli anni novanta. Il brano musicale fa parte dell’album Viva la vida, muera la muerte!. Anche il cantautore palermitano Pippo Pollina ha inciso un brano intitolato Centopassi, la canzone fa parte dell’album “Racconti brevi” uscito nel 2003. Nei pressi di Palermo nasce un’azienda vinicola a marchio Libera Terra, denominata proprio “Centopassi”. Libera Terra riunisce le cooperative che hanno il compito di gestire i beni confiscati agli esponenti della mafia.
I cento passi è una pellicola di genere drammatico – biografico prodotto in Italia nel 2000. La trama racconta della lotta contro la mafia che Peppino Impastato ha portato avanti in terra siciliana e il suo omicidio annunciato. La regia è di Marco Tullio Giordana, e il film verrà mandato in onda questo sabato, 25 giugno 2016, su Rai 3 a partire dalle 15.00. Per impersonare Peppino Impastato è stato scelto il bravo attore palermitano Luigi Lo Cascio. Il cast, prettamente composto da attori siciliani, vanta la presenza di Tony Sperandeo, Luigi Maria Burruano, Paolo Briguglia, Lucia Sardo e Andrea Tidona. Le scene del film sono accompagnate da ben tredici brani musicali, tra cui “The House of The Rising Sun” eseguita da un gruppo britannico rock chiamato The Animals, e “A Whiter Shade of Pale ” un successo dei “Procol Harum”.
La vicenda ha luogo nella provincia di Palermo, precisamente nel piccolo comune di Cinisi. Peppino Impastato (Luigi Lo Cascio) cresce in una famiglia mafiosa, suo padre Luigi (Luigi Maria Burruano) non è mai riuscito a spezzare il suo legame con l’organizzazione criminale. Peppino la pensa diversamente da lui, ha vissuto gli anni della lotta alla mafia e non ha mai dimenticato la morte violenta toccata ad un suo parente. Ha modo di conoscere Stefano Venuti (Andrea Tidona), un pittore di chiara tendenza comunista che gli trasmette tutto il suo sapere ed ora, ormai adolescente, Peppino è deciso a combattere l’ideologia mafiosa radicata nella sua terra. Si ribella al padre, non ha paura di mettere nero su bianco e di puntare il dito contro la mafia. Crea una radio libera, Radio Aut e, attraverso i microfoni della stazione radiofonica, beffeggia e deride gli esponenti mafiosi del paese, primo fra tutti l’intoccabile “Gaetano Badalamenti” (Tony Sperandeo), don Tano per gli abitanti del posto. Intanto il padre Luigi muore in uno strano incidente ma Peppino va avanti nella sua lotta, senza esclusione di colpi. Agli occhi della mafia il giovane Impastato è diventato un soggetto troppo pericoloso, da eliminare al più presto. Il 9 maggio del 1978 viene assassinato.