La morte di Marco Vannini, il giovane bagnino appena ventenne di Cerveteri, ucciso il 17 maggio dello scorso anno nell’abitazione di Ladispoli della sua fidanzata, sarà affrontata questa sera nel corso del primo speciale di Chi l’ha visto, in onda su Rai 3. Tra pochi giorni, esattamente il prossimo 18 luglio, si tornerà in aula in vista della seconda udienza del processo, ufficialmente partitolo lo scorso 23 maggio. In questa nuova occasione la parola sarà data ai primi testimoni dell’accusa, come riporta il sito Baraondanews.it. Saranno quindi ascoltati gli agenti di polizia e il personale sanitario che intervennero sul posto dopo la tardiva richiesta di aiuto. Durante la seconda udienza sono state autorizzate le riprese video. In merito al caso, come sappiamo dovranno rispondere di omicidio volontario tutti i membri della famiglia della fidanzata di Marco Vannini, ovvero la stessa Martina Ciontoli, il padre Antonio, il fratello Federico e la madre Maria Pezzillo. La fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, dovrà invece rispondere dell’accusa di omissione di soccorso.
Si torna a parlare della morte di Marco Vannini: questa sera se ne occuperà la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? condotta da Federica Sciarelli. Dopo un anno da quel 18 maggio del 2015 in cui il ragazzo è morto è iniziato il processo a carico dei cinque componenti della famiglia Ciontoli accusati di concorso in omicidio e Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli, accusata di omissione di soccorso. Tra cinque giorni, il prossimo 18 luglio, è fissata una nuova udienza in cui saranno ascoltati i testimoni chiamati dall’accusa, ovvero il personale del pronto soccorso che e gli agenti di Polizia che sono intervenuti quel giorno. In attesa di questa data gli italiani continuano a manifestare il proprio affetto nel gruppo su Facebook GIUSTIZIA E VERITÀ X MARCO VANNINI, amministrato dal cugino di Marco Vannini, Alessandro Carlini. Ecco alcuni degli ultimi post che si possono leggere, accompagnati da tanti cuori: “Buona giornata Mancano 5 giorni per iniziare a vedere un barlume di luce di questa assurda atrocità Noi siamo con MARCO”; “L’AMORE VERO, puro, senza limiti e sarà per sempre. Buona giornata gruppo. Un affettuoso abbraccio alla famiglia di Marco”; “GIUSTIZIA X MARCO VANNINI”.
La prossima data per il processo sull’omicidio di Marco Vannini avverrà il prossimo 18 luglio, andando ad ascoltare per la prima volta i testimoni chiamati dall’accusa, ovvero il personale del pronto soccorso che è intervenuto quel giorno e gli agenti di Polizia. Rimangono confermati i rinvii a giudizio di tutta la famiglia Ciontoli e di Viola Giorgini, la fidanzata di Federico Ciontoli. La morte di Marco Vannini rimane uno dei casi più controversi accaduti negli ultimi anni, pieno di ombre e soprattutto atrocità. Nello speciale di Chi l’ha visto di questa sera, Liviana Greoli racconterà le ultime ore di Marco, ripercorrendo le versioni di tutti gli indagati. Quel 18 maggio del 2015, Marco Vannini si trova a casa della fidanzata Martina Ciontoli, in presenza di tutta la famiglia. Verso le 23:20 viene ferito con un colpo di pistola, ma i soccorsi vengono chiamati solo un’ora più tardi. Questa prima chiamata, che secondo le ricostruzioni è stata fatta dallo stesso Marco, viene comunque annullata subito dopo. Il secondo contatto avviene invece mezz’ora più tardi, in cui Antonio Ciontoli racconta che il ventenne si è ferito con un pettine. Solo all’1, dopo quasi 2 ore dallo sparo, i soccorsi vengono informati della verità, ma Marco muore in ospedale alle 3:10 di quella stessa notte. Marina Conte, la madre di Marco, reagisce subito con disperazione, dolore, ma anche tanta rabbia. Accusa tutta la famiglia Ciontoli di aver ucciso il figlio, cosa che viene convalidata successivamente anche dalle autorità. Le dichiarazioni dei cinque indagati contrastano spesso in più punti, soprattutto per quanto riguarda la dinamica che ha portato allo sparo. Secondo Antonio Ciontoli, riporta Baraondanews.it, il colpo di pistola è partito per errore, quasi per gioco e comunque convinto che fosse scarica. Nell’interrogatorio di quei giorni, agli inquirenti afferma invece di aver scarrellato la calibro 9, particolare che indica che fosse a conoscenza che l’arma fosse carica. Martina Ciontoli, la fidanzata di Marco Vannini, riferisce invece che non si trovava nella stessa stanza al momento dello sparo, dichiarazioni smentite dal fratello Federico e dalla fidanzata Viola che invece la collocano nel bagno in cui è stato ferito Marco Vannini.