Stasera, martedì 17 novembre 2015, Fox continua la messa in onda della terza stagione di Agents of SHIELD con il quinto episodio dal titolo “4.722 hours”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Alisha (Alicia Vela-Bailey) entra in contatto con altri Inumani e scopre che hanno ricevuto un’email in cui veniva chiesto che si riunissero, ma il Lash (Matthew Willig) irrompe nell’appartamento e li uccide. Daisy (Chloe Bennet) e Mack (Henry Simmons) seguono le sue tracce mentre Bobbi (Adrianne Palicki) è obbligata a rilevare i campioni con Fitz (Iain De Caestecker) perché non ha ancora l’abilitazione alle missioni e trova un ciuffo di peli del Lash. Daisy e Mack vengono attirati da alcuni rumori ma si ritrovano di fronte all’UCMA e Coulson (Clark Gregg) li avvisa che collaboreranno con loro. Rosalind (Constance Zimmer) capisce che gli Inumani Shane (Nick Eversman) e Lori (Alexi Wasser) si sono trasformati prima dell’epidemia e invita lo S.H.I.E.L.D. a lasciare che sia la sua squadra ad occuparsi di tutto, ma il direttore rifiuta di rilasciare troppe informazioni.
Nel frattempo, Ward (Brett Dalton) prepara la nuova missione ma Hunter (Nick Blood) viene tenuto all’oscuro dei dettagli e May (Ming-Na Wen) gli chiede di avvisarla in tempo perché teme che possa rischiare la vita. Bobbi fa un’analisi del DNA del Lash e scopre che è un Inumano mentre Daisy risale all’email ricevuta dalla coppia e vi trova un virus con un tracciatore. Le due agenti vorrebbero proseguire le ricerche, ma il direttore ordina che le informazioni vengano passate all’UCMA. Garner (Blair Underwood) cerca di capire se Simmons (Elizabeth Henstridge) soffra di stress post traumatico e impone a Coulson di non sottoporla a nessuna missione. Il terapeuta gli riferisce anche di non voler autorizzare il suo team e subito dopo May li raggiunge per informare il direttore che Hunter è troppo coinvolto nella missione. Coulson le chiede di tornare allo S.H.I.E.L.D., mostrandosi deciso a licenziare Garner, ma May gli confida che la fine del loro rapporto non ha nulla a che fare con l’organizzazione. Intanto, Fitz scopre che Simmons sta facendo delle ricerche sul Kree, ma la collega lo sorprende e si rifiuta di dirgli qualsiasi cosa mentre May si imbatte su Garner e rifiuta un invito ad incontrarsi l’indomani per discutere della loro situazione.
Daisy scopre che anche altri Inumani hanno ricevuto lo stesso virus e risale al programmatore Dwight Frye (Chad Lindberg). Lo UCMA viene informato dell’operazione di recupero e accetta che Daisy controlli la base in cui verrà portato portato Frye perché vuole assicurarsi che non venga sottoposto a torture. L’agente Inumano trova il programmatore nascosto in uno sgabuzzino, ma è costretta ad uscire perché la sua presenza gli provoca una forte allergia. Frye confessa che il Lash sfrutta le sue capacità fornendogli i nomi degli Inumani da rintracciare, ma non sa come rintracciarlo e crede che lo S.H.I.E.L.D. lo debba aiutare perché sicuramente soffre a causa della mutazione. Mack pensa che Daisy non debba andare da sola alla base dell’UCMA e Coulson riesce a convincere Rosalind a lasciare che i due agenti viaggino nel furgone assieme a Frye. Alla base, Bobbi chiede a Simmons di rendere partecipe Fitz delle sue ricerche e le confida di essere stata colta dalla sensazione che Hunter sia in pericolo. Durante il tragitto, il Lash buca il soffitto del furgone e ferisce Mack per poi uccidere i soldati presenti mentre Daisy assiste alla morte di Frye e si accorge che l’Inumano si può trasformare in essere umano.
In quello stesso momento, Kebo (Daz Crawford) trasporta Hunter in un bagagliaio verso la base e l’agente si ritrova di fronte a Ward che inizia a sparare contro di lui. May lo raggiunge ma Ward le passa un cellulare e le mostra un video in diretta su Garner e le impone di abbandonare le armi. Hunter decide di attaccare e ferisce Ward durante la fuga mentre i suoi uomini uccidono Garner e fanno scoppiare il market in cui si trova. Alla base, Fitz vuole sapere il motivo per cui sta ricostruendo il portale e Simmons chiede il suo aiuto aggiungendo di essere pronta a dirgli tutta la verità.
Nel quinto episodio di Agents of SHIELD 3, dal titolo “4,722 hours” Simmons accetta di raccontare a Fitz tutto quello che le è successo durante i sei mesi trascorsi sul pianeta alieno. Dopo essere stata trascinata attraverso il portale, si trovò in un pianeta deserto dove si era imbattuta in una pozza d’acqua e in una forma di vita aliena che le aveva permesso di sopravvivere. In seguito aveva incontrato l’astronauta Will Daniels scoprendo che aveva viaggiato attraverso il portale con un team di scienziati nel 2001 e che il monolito era dapprima in possesso della NASA. Il gruppo era impazzito durante la permanenza sul pianeta a causa di un’entità malvagia aliena e alla fine erano morti tutti. Simmons si rese conto che si può prevedere l’apertura del portale studiando le stelle e l’allineamento delle lune presenti sul pianeta. In questo modo erano riusciti ad anticipare nel corso dei mesi l’apertura successiva del portale ma Simmons era stata presa dallo sconforto quando aveva visto che Fitz non era andato a salvarla. L’agente aveva trovato comprensione in Daniels e alla fine si era innamorata di lui. Tempo dopo, avevano visto il razzo inviato da Fitz attraverso il portale e Simmons era riuscita a rispondere ma Daniels era stato distratto dall’entità ed era rimasto sul pianeta. Adesso l’agente vuole quindi riaprire il portale e fare in modo che possano salvare Daniels dall’entità aliena.