La trasmissione PresaDiretta, questa sera si occuperà di un tema molto delicato quanto interessante: la dipendenza dei giovani dai social network e da internet in generale. Questa dipendenza ha portato nel tempo all’aumento di coloro affetti dalla cosiddetta sindrome di Hikikomori, termine usato per indicare i giovani che preferiscono isolarsi in casa, in compagnia del proprio computer, senza voler avere alcun contatto sociale con il mondo esterno. Come rivela Il Messaggero, presso il Policlinico Gemelli di Roma esiste l’unico centro in Italia pediatrico per le psicopatologie da web, fondato dallo psichiatra Federico Tonioni, oggi alla direzione del centro. “I bambini vengono trattenuti di più da schermi interattivi”, ha dichiarato l’esperto. Questo ha portato a due perdite non indifferenti: il rispecchiamento emotivo, ovvero il guardarsi negli occhi e pensare alla stessa cosa, indispensabile per la crescita. Il secondo elemento è rappresentato dall’assenza fisica attorno a questi giovani. Questi sono solo alcuni dei cambiamenti introdotti dall’avvento di internet che, a detta di Tonioni avrebbe portato a mutare il tempo (“Col multitasking io allo stesso tempo mi illudo di poter fare trenta cose”) provocando al tempo stesso un’enorme distraibilità. La capacità di attendere e stare da soli, dunque, sono venute meno. Tuttavia, secondo le parole dello psichiatra fondatore del centro, tutto nascerebbe da un problema genitoriale e familiare, nel quale il web viene posto come sostituto: “Paradossalmente online si realizza l’unica relazione possibile”.
La vita dei giovani e giovanissismi si muove sempre di più all’interno di internet. La rete promuove le relazioni social, molto diverse da quelle sociali e sempre più vicine ad una forma “asociale”. Sfuggire dalla realtà, riuscire ad impersonare qualsiasi persona grazie solo ad uno schermo: un piatto invitante per chi muove i primi passi all’interno della depressione e prende le distanze da tutto ciò che è reale, a partire dalle relazioni con gli altri. La sindrome di Hikikomori è una realtà sempre più emergente che colpisce le fasce più giovani delle nostre generazioni, sempre più a contatto con una vita online resa possibile dall’uso dei social network. Giovani che preferiscono diventare degli eremiti sociali, rinchiudendosi in un mondo fatto solo del proprio computer. Negli ultimi mesi diverse testimonianze hanno messo maggiormente in luce questo fenomeno nel nostro Paese, grazie anche alla voce di chi, come Francesco, protagonista di pagine di cronaca dello scorso novembre, si ritrova da solo a dover affrontare una malattia di cui ancora si sa molto poco.
Un mondo racchiuso in quattro mura, da cui spesso vengono banditi anche i familiari più stretti. E’ questa la realtà che PresaDiretta illustrerà all’interno della propria puntata di stasera, lunedì 6 febbraio 2017. Voci che spesso rimangono inascoltate e che comportano un allontanamento progressivo dalla realtà, a favore di una vita al buio e priva di contatti umani. Hikikomori Italia permette di avere un piccolo spiraglo di luce, grazie ad un gruppo chiuso su Facebook che supporta le famiglie di chi è affetto dalla sindrome ed una chat Skype in cui i ragazzi possono scrivere fra di loro le rispettive esperienze. “La sua routine, prima di iniziare la nuova terapia”, rivela la madre di Francesco a TgCom24 (nome fittizio, ndr), “era sempre la stessa: sveglia alle 14:30-15:30, niente pranzo, un po’ di giochi, un po’ di serie”. Nessun contatto con i familiari, nemmeno per la cena, a cui spesso chi è affetto dalla sindrome di Hikikomori preferisce dedicarsi durante le ore notturne, lontano da occhi indiscreti.