Come di consueto, la puntata di Che tempo che fa si conclude con l’irresistibile simpatia di Luciana Littizzetto, comica torinese completamente priva di peli sulla lingua. Il suo intervento di questa settimana sarà in versione ridotta, per dare spazio alle trasmissioni dedicate alle elezioni amministrative che hanno avuto luogo in alcune delle maggiori città italiane. Luciana Littizzetto si dice molto rammaricata per la sobrietà dimostrata da Vittorio Sgarbi in studio: il critico d’arte, notoriamente, è facile a dare in escandescenze. Inoltre, con un pizzico di ironia, Lucianina si chiede se Martín Castrogiovanni abbia in quest’occasione informato la squadra dei Racing 92 della sua partecipazione in trasmissione, prima di incorrere in spiacevoli inconvenienti. Il primo tema affrontato dall’attrice torinese riguarda un recente messaggio lanciato da Bobo Vieri via Instagram: l’ex-attaccante della Nazionale di calcio italiana ha affermato di trovare assurdo che Alitalia non preveda un volo diretto tra Milano e Miami. La Littizzetto, ironicamente, si dice molto felice che finalmente qualcuno abbia sollevato questo tema scottante e di stringente attualità: si vede proprio che Vieri è un uomo tosto che lotta per un mondo migliore. La comica si chiede perché, ammesso che l’Alitalia debba chiedere il parere di Vieri nel mettere a punto le sue rotte, non venga previsto un volo di linea che colleghi direttamente la città della Florida all’abitazione del calciatore. La risposta dell’Alitalia è stata magistrale: la compagnia di bandiera italiana ha ringraziato Vieri per l’assiduità con cui li segue e gli ha cortesemente spiegato come le ragioni che regolano il network delle rotte siano molteplici. La Littizzetto propone di dare vita effettivamente al collegamento in questione per accontentare Vieri, senza però prevedere un volo di ritorno. In seguito l’attrice comica riporta la notizia di come il glifosato, pesticida usatissimo in agricoltura, sia stato riabilitato. Fino a non molto tempo fa, si riteneva che questa sostanza fosse un pericoloso cancerogeno. Oggi è stata data la smentita: secondo una commissione d’inchiesta, sembra improbabile che sia correlabile all’insorgenza di patologie oncologiche. La comica solleva dubbi sulla correttezza di questa indagine: tra i firmatari ci sono due scienziati che lavorano per una Fondazione il cui principale finanziatore è proprio l’azienda produttrice del glifosato. Luciana invoca il principio di prevenzione: nel dubbio, visto che nessuno si ammala per l’assenza di questa sostanza, non usiamolo. Cerchiamo altri metodi per rendere produttiva la nostra agricoltura. Il discorso si allarga anche ad altri settori della nostra alimentazione e di come essa sia correlata alla nostra salute. Il consumatore desidera alimenti perfetti dal punto di vista estetico, senza difetti, caratterizzati da colori invitanti. Le aziende produttrici, di conseguenza, si adeguano e fanno di tutto per venire incontro alle esigenze della propria clientela. La Littizzetto riporta alcuni esempi davvero inquietanti: il tonno, naturalmente grigiastro, viene reso rosa ed appetibile con trattamenti al monossido di carbonio. Anche i gamberetti, per essere invitanti agli occhi degli acquirenti, vengono immersi nei solfiti. Ancora più preoccupante è il ricorso all’acqua ossigenata che viene effettuato per sbiancare calamari e trippa: questo trattamento fino a non troppo tempo fa era vietato. Oggi è stato riabilitato e quindi viene utilizzato in modo massiccio. La colpa è dell’industria alimentare, pronta a tutto pur di accrescere le sue vendite? Secondo la comica torinese questo è vero solo in parte: la principale responsabilità deve essere attribuita, invece, al consumatore che pretende di trovare tra i banchi del supermercato prodotti talmente perfetti da sembrare finti. Basterebbe rivedere questa prospettiva per interrompere questa deleteria catena che rischia di compromettere in modo tangibile la nostra salute. L’intervento di Luciana Littizzetto si conclude in modo molto serio: l’attrice torna a parlare della violenza di genere, tema che le sta molto a cuore. È notizia di qualche giorno fa come la giovane Sara Di Pietrantonio sia stata uccisa in modo barbaro dal suo ex-fidanzato che non si rassegnava all’idea che la loro storia fosse giunta al termine. L’uomo è arrivato ad assassinarla cospargendola di benzina e dandole fuoco. La Littizzeto riporta come un noto giornale, di cui sceglie di non fare il nome, abbia titolato usando il termine ?arrostita?. È una parola terribile da usare per riferirsi ad una giovane donna, vittima di violenza: Luciana non può non rimarcare l’aggressività di questo vocabolo e invita a smettere di utilizzare questo tipo di espressioni. La violenza verso le donne parte proprio dal linguaggio.
Replica Luciana Littizzetto, intervento puntata Che tempo che fa del 5 giugno 2016: come vederlo in video streaming – È possibile rivedere o riascoltare l’intervento di Luciana Littizzetto durante la puntata di Che tempo che fa del 5 giugno 2016 grazie al servizio di video streaming offerto dal web su Rai.tv, cliccando qui.