“Strade pericolose” e “Comincia a scavare” sono i titoli delle ultime due puntate di Chicago PD 3, quelle che Premium Crime trasmetterà settimana prossima. Nelle puntate in onda venerdì 1° luglio 2016 vedremo la squadra investigare su un’operazione a schema piramidale che potrebbe essere collegata a un brutale omicidio avvenuto in un residence famigliare. Un’indagine su un omicidio diverrà poi qualcosa di personale per Voight quando suo figlio verrà attaccato nello stesso modo usato per uccidere una madre single e vedova il cui corpo è stato trovato nel bagagliaio della sua auto.
Questa sera, venerdì 24 giugno 2016, Premium Crime trasmetterà in prima serata due nuovi episodi di Chicago PD 3, in prima visione Tv. Le puntate che andranno in onda sono la ventesima e la ventunesima, dal titolo “Una bambina abbandonata” e “Giustizia“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Burgess (Marina Squerciati) rivela ad Erin (Sophia Bush) di essere uscita con Roman (Brian Geraghty) la sera precedente e che sente di poter provare qualcosa. Poco dopo ricevono una chiamata su una sparatoria, ma Erin si trova di fronte ad una ragazza spaventata che, armata di pistola, riferisce di essere fuggita dal suo rapitore. Ruby Baker (Rae Gray) risulta scomparsa mesi prima ed all’indirizzo indicato, Atwater (LaRoyce Hawkins) e Antonio (Jon Seda) trovano la stanza in cui Ruby è stata segregata e torturata. Il MED scopre anche che la ragazza è incinta del suo aguzzino. Nel frattempo, Roman viene relegato ad un lavoro d’ufficio, mentre Trudy (Amy Morton) chiede a Burgess di accompagnarla al matrimonio ed assicurarsi che non beva. Guardando delle foto segnaletiche, Ruby riconosce Drew Stommer (Michael Torpey), un agente immobiliare che non ha alcun precedente. L’uomo viene arrestato, ma con grande sorpresa, nel suo appartamento, Erin ed Halstead (Jesse Lee Soffer) vengono accolti dalla giovane moglie. Madison (Jessica Rothe) non crede alle accuse mosse verso il marito, ma diventa poi chiaro ai detective che la ragazza non è in sé. L’Intelligence scopre però che il nome di Madison non esiste e che il matrimonio con Stommer non è legale. Le impronte indicano invece che si tratta di Jamelyn Stevens, scomparsa sette anni prima. Per aiutare i suoi ricordi, Voight (Jason Beghe) richiede l’intervento del dottor Charles (Oliver Platt), ma la ragazza è troppo traumatizzata per capire che cosa le sia successo davvero. Intanto, Ruzek e Roman battagliano per un laptop perché il detective non vuole restituirlo al Dipartimento. Kot (Chris Agos) non può purtroppo fare nulla fino a quando le prove saranno solo circostanziali, mentre Antonio e Ruzek (Patrick John Flueger) individuano un’altra ragazza scomparsa tempo prima e capiscono che Stommer la tiene sotto sequestro. Per smuovere le acque, Voight decide di portare Stommer di fronte alle due ragazze e Jamelyn crolla, decidendo di aiutarli a trovare Jennifer. La ragazza però viene ritrovata già morta. Voight ed Alvin (Elias Koteas) portano Stommer le seminterrato, dove lo minacciano di morte e lo terrorizzano per spingerlo a rivelare se ci sono altre vittime. Più tardi, Ruzek entra di nuovo in contrasto con Roman, ma Burgess ne approfitto per baciarlo a sorpresa.
Voight riceve una chiamata per un borsone sospetto in un parco vicino al molo. Con un misto di terrore e sorpresa, il Sergente scopre che all’interno si trova una neonata di due mesi quasi in fin di vita. Il MED scopre che la bambina è affetta da anemia falciforme, il che indica che la ha anche almeno uno dei due genitori. Quando il giovane Trey viene ritrovato, riferisce però di essere innocente e che molto probabilmente la bambina è nata a sua insaputa da un’avventura di una notte. Le indagini dell’Intelligence porteranno in diverse direzioni impreviste…
Burgess e Roman sono appartati nell’auto di pattuglia quando vengono raggiunti da diversi colpi di pistola. Roman viene ferito alla testa ed alla gamba, ma spinge Burgess a cercare il killer. Dopo un breve inseguimento, Burgess intima l’alt ad un ragazzo di colore ed infine gli spara alla schiena. All’arrivo dei rinforzi però non viene ritrovata alcuna arma e la comunità afroamericana inizia a protestare all’esterno della Centrale. Tutti i testimoni affermano che Michael Ellis sia un ragazzo dalla condotta impeccabile e lui stesso riferisce di essere innocente. Burgess viene sollevata dall’incarico, ma in un secondo momento, una strana verità inizia ad emergere…