I tre ladri è il film che Rete 4 trasmetterà nella mattinata di oggi, domenica 17 luglio alle ore 12:00, scopriamo insieme qualcosa di questa pellicola con Totò, il principe della risata. Il film è una commedia del 1954 diretta da Lionello De Felice, che ne ha curato anche la sceneggiatura mentre il soggetto è di Umberto Notari. I protagonisti sono: Totò, Jean-Claude Pascal, Simone Simon, Gino Bramieri, Virgilio Riento, Giovanna Ralli, Turi Pandolfini, Claudio Ermelli, Mario Castellani e Pina Renzi.
La storia è ambientata nel 1911 e vede come protagonista un ladro di nome Tapioca. L’uomo è maldestro e viene spesso arrestato anche per semplici furti come quello delle galline o di un salame. Durante una fuga rocambolesca precipita attraverso il lucernario in una casa molto signorile. Nell’appartamento ritrova il suo vecchio apprendista Gastone, che nel frattempo ha deciso di fare il salto di qualità, lasciando la professione di semplice ladro di pollame per diventare un criminale gentiluomo, con tanto di abbigliamento chic. La missione di Gastone è quella di circuire la moglie di un ricco imprenditore, tra l’altro proprietario della stessa casa dove i due ex colleghi si sono ritrovati. Ricattando la donna con delle lettere dei suoi amanti, Gastone ottiene la combinazione della cassaforte e scappa con svariati milioni di lire come bottino. Tapioca, invece, viene scoperto da Ornano e arrestato. Il ricco imprenditore deve a tutti i costi recuperare il denaro sottratto, solo grazie a quei soldi il suo impero finanziario può continuare ad esistere. L’uomo cerca di ottenere il favore di Tapioca al fine di farsi rivelare il nascondiglio di Gastone. Nonostante lo sfortunato ladro sia finito in carcere, la vita sembra avergli fatto un grande regalo, la cella si trasforma in un albergo di lusso e i secondini lo riempiono di attenzioni e prelibatezze. Ornano si rivela così per quello che è, un ladro travestito da imprenditore, grazie alle sue manovre al limite della legalità. Per il furto che non ha commesso Tapioca, diventa celebre ovunque, la gente gli dedica di tutto e lo sommerge di lettere piene d’ammirazione. Il giorno del processo l’uomo per mantenere intatta la sua reputazione di ladro di successo non può che dichiararsi colpevole, nonostante sia innocente e abbia solo approfittato della cucina di casa Ornano. Gastone però fa la sua comparsa al processo dichiarando di essere lui il vero ladro. Per sfuggire all’arresto il ladro gentiluomo lancia in aria molte banconote. Il pubblico del processo da vita ad un vero e proprio tumulto pur di accaparrarsi il denaro. Gastone approfittando della confusione fugge indisturbato. Tapioca resta sconvolto dall’accanimento della gente verso il vile denaro, ma ha anche lui l’occasione di fuggire via.
Il film all’epoca ha ricevuto una tiepida accoglienza da parte della critica. Nonostante si trattasse di una commedia leggera e brillante, il film fu censurato per offesa al pudore. In particolare fu tagliata una scena all’interno dell’appartamento nella quale la signora Ornano, interpretata dall’attrice francese Simone Simon, mostrava le gambe mentre era sdraiata a letto. La scena fu cancellata perché offensiva per la morale e il senso di pudore dell’epoca. La seconda scena eliminata dalla pellicola riguardava il finale, oltre al pubblico del processo anche i giudici e i gendarmi si erano lanciati sulle banconote. In fase di montaggio questa parte fu eliminata perché faceva passare in cattiva luce le istituzioni e le autorità pubbliche.