DiMartedì, diretta streaming puntata 17 novembre 2015 – Giovanni Floris torna tra poco a condurre su La7 una nuova puntata di “DiMartedì”, in onda come sempre alle 21.15 e visibile anche in diretta streaming video. Dopo la consueta copertina curata da Maurizio Crozza, questa sera si tornerà a parlare degli attentati di Parigi e della caccia ai terroristi che si è aperta in tutta Europa, compresa l’Italia. Ospiti in studio saranno il ministro degli Interni Angelino Alfano e il ministro della Difesa Roberta Pinotti, con collegamenti in diretta da Parigi. Clicca qui per seguire la diretta streaming della puntata
DiMartedì, anticipazioni e ospiti puntata 17 Novembre: il reportage da Parigi di Paola Baruffi – Una nuova puntata, un nuovo appuntamento con diMartedì in questa prima serata di La7 con Giovanni Floris che come giusto che sia incentra tutti i temi della trasmissione sui fatti tragici di Parigi. Anche solo guardando gli ospiti non c’è dubbio, anche non guardando le anticipazioni sui social ufficiali della trasmissione, che Parigi, il terrorismo e il futuro della lotta all’Isis siano primari nelle discussioni di questa sera. Ci saranno infatti ospiti il ministro della Difesa e quello dell’Interno, Roberta PInotti e Angelino Alfano. La sicurezza in Italia, le prossime mosse del governo anche in ambito europeo e le misure per combattere il terrorismo saranno temi affrontati: inoltre, ad aiutare le riflessioni, ci sarà un lungo reportage da Parigi e dalla popolazione nei giorni appena dopo gli attentati. La brava inviata Paola Baruffi per le vie della capitale francese ci farà vedere come Parigi prova a ricominciare la vita, in maniera non semplice essendo stata colpita al cuore della vita normale. Questo e altro ovviamente, tutto sull’attacco a Parigi, con collegamenti anche esterni, tra qualche ora in prima serata su La7. Clicca qui per le anticipazioni del reportage.
DiMartedì, anticipazioni e ospiti puntata 17 Novembre: La copertina di Maurizio Crozza aprirà la nuova diretta di La7 dedicata a DiMartedì. Il talk show politico con Giovanni Floris torna in prima serata dopo gli attacchi di Parigi di venerdì sera a cui la puntata sarà dedicata. Ospiti in studio per parlare di sicurezza il ministro Angelino Alfano e il Ministro della Difesa Roberta Pinotti. I due affronteranno l’argomento allarme arrivato ad un livello molto alto anche nel nostro Paese e, soprattutto, in vista del Giubileo. In attesa di capire quali forze ha schierato l’Italia, ecco cosa è successo la scorsa settimana.
DiMartedì, Riassunto puntata del 10 Novembre: Il fisco e le pensioni, la legge di stabilità, la riorganizzazione dei principali partiti al governo, sono stati i temi al centro della nuova puntata del programma DiMartedì, condotto su La7 in prima serata da Giovanni Floris. Questa sera Floris ha ospitato il Presidente del Partito Democratico Matteo Orfini e Giovanni Toti, Presidente della Liguria. Si è parlato di Europa. Il professor Cacciari è d’accordo con Giorgia Meloni sul fatto che l’Europa abbia dimostrato incongruenze negli ultimi anni e sia stata liquidata la prospettiva della solidarietà. Bisogna però essere consapevoli che il fallimento dell’unità politica europea sarebbe un fallimento per tutti, Italia compresa. Questo è importante. La Meloni dice di non essere antieuropeista ma semplicemente contraria a chi ha trasformato un sogno, quello europeo in un covo di usurai. Quando si fanno delle battaglie come quella sulla povertà, si fanno battaglie per la gente comune. C’è qualcosa che non funziona se lo Stato stanzia 40 centesimi di euro al giorno, perché questa è elemosina, ha continuato la Meloni.
Il professor Cacciari dice che quando si mettono in evidenza queste cose non è populismo ma lo diventa quando non si danno soluzioni alternative. Ad esempio è facile dire che l’Europa non funziona ma non dare una soluzione per cambiarla. La Meloni si è risentita di fronte a queste critiche e ha voluto subito urlare che la soluzione sarebbe quella di democratizzare. Non si può dire, ha continuato Cacciari, che i problemi dell’Europa si possano risolvere uscendo dall’Euro. L’unità monetaria fatta senza regole comuni su niente ci ha consegnato un’Europa in cui tutti andavano male tranne un solo Paese. Questo fa dedurre alla Meloni che la cosa andava gestita diversamente. Chi decide l’Europa, ha ribattuto ancora Cacciari, non è un comitato d’affari, ma sono i cittadini. Le risposte vanno date andando avanti e non indietro. Oggi Matteo Salvini dice che vedrebbe bene Giorgia Meloni a Roma e che la sosterrebbe. Come mai non c’è stata autocritica da parte del centro destra dopo le vicende di Alemanno? La Meloni crede che l’autocritica ci sia stata. Sul piano delle indagini di mafia capitale non sono tutte cose di Alemanno e della destra. Le personalità politiche però sono personali e qualora si dovesse disegnare un nuovo governo, questo prevederebbe delle figure nuove rispetto al passato. Si può dire che il PD sia diventato un Partito di destra? Matteo Orfini risponde agli ex elettori del PD che la sinistra italiana è nel partito democratico. Eppure molte persone vedono Renzi alla stregua di Berlusconi. La critica che viene mossa da questa gente è che questo è il partito di Matteo Renzi. Orfini però sottolinea come da quando Renzi è segretario tutte le grandi questioni siano state discusse all’interno del PD. Quel che teme dunque è che ci sia un retro-pensiero.
Con alcuni provvedimenti presi da Renzi Orfini non è d’accordo. Ad esempio l’innalzamento del tetto del contante è stata secondo lui una mossa sbagliata. Il Presidente del Consiglio si giustifica dicendo che molti italiani non hanno nemmeno il conto corrente e bisogna venire incontro anche a loro. Poi c’è Salvini che ritiene che non sia nulla di utile per il nostro Paese nella legge di stabilità. Lo sarebbero stati ad esempio gli asili nido gratuiti, per aiutare i genitori. Orfini dice che in realtà questo è un primo passo di una più ampia operazione fiscale. Già è stato ridotto il costo del lavoro con la precedente legge di stabilità e così sono aumentati i contratti a tempo indeterminato. Poi ci sono le pensioni. I pensionati d’oro, se la proposta di Boeri andasse in porto, si ritroverebbero con un assegno più basso. Il taglio sarebbe del 12% e questo significherebbe, dice uno di questi pensionati d’oro, cambiare totalmente il tenore di vita. Ciò sarebbe molto duro. Il governo non è intervenuto finora sulle pensioni ma pare lo farà nel 2016. Finora non è stato fatto per non essere troppo frettolosi. Certo, l’intervento va fatto con attenzione, evitando guai. Roma è perduta con il PD? Questa è stata la domanda finale di Floris per Orfini e lui ha risposto che il suo partito non teme eventuali elezioni. A seguire, con Gianluigi Nuzzi si è parlato del Vaticano e di Roma. Monsignor Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui sono stati arrestati.
Al centro delle polemiche c’è il denaro e l’abbinamento di quest’ultimo con la Chiesa fa scalpore. C’è poi la storia della casta dei vescovi, un gruppo di ecclesiastici, vescovi e cardinali, che vivono in appartamenti di 200, 300, 500 metri quadrati, a costo zero. Per queste case vengono spesi migliaia di euro. Solo o per due palazzi si parla di 700.000 euro. A pagare sono è l’amministrazione del Vaticano. Il problema che riguarda il Cardinal Bertone è che egli abbia usato i fondi del Bambin Gesù per ristrutturare la casa in cui abitava. Papa Francesco ha criticato coloro che si servono della Chiesa invece di gettarne le fondamenta e sono arrampicatori e attaccati ai soldi. A seguire si è parlato di casa, della Tasi e della Tari e delle novità nel catasto che sono state appena introdotte. Toti ad esempio si è detto favorevole all’abolizione della Tasi, ma ora la domanda è chi pagherà per far pareggiare i conti. La parte finale della trasmissione è stata dedicata all’intervista a Giulia Bongiorno, che ha presentato il suo nuovo libro ‘Le donne corrono da sole’. La Bongiorno ha difeso la Chaouqui dicendo che può aver sbagliato ma non è un corvo e in fatto di quote rosa dice che ad essere premiate devono essere le donne di valore. Per questo ci vorrebbero quote fucsia.