Con il suo personaggio più famoso, Ugo Fantozzi, Paolo Villaggio ha dipinto non solo una grande maschera italiana ma un intero periodo, quello del boom economico. Oggi i tempi sono decisamente cambiati e in un’intervista a Libero confessa di non essere particolarmente ottimista per il futuro, soprattutto per quanto riguarda il lavoro e i giovani. Oggi il suo Fantozzi non esisterebbe più: “Il contesto è assolutamente cambiato, probabilmente sarebbe disoccupato o emigrato”. Villaggio, che crede ancora nel valore del “pezzo di carta che ti dà la laurea”, consiglia ai giovani italiani di cercare fortuna lontano dalla loro patria: “Stiamo vivendo un periodo non facile, a un giovane consiglierei di andare all’estero”.
L’attore e scrittore ammette poi di aver votato Beppe Grillo alle elezioni del 2013: “Ho pensato che fosse l’unica alternativa possibile”. Per quanto riguarda Fantozzi però, Villaggio pensa che sopravviverà anche a questi tempi bui e a lui stesso: “È entrato nel linguaggio comune. È un personaggio a cui sono molto affezionato e a cui devo molto”. Alla questione se il ragionier Ugo sia entrato nel mito o meno, Villaggio però preferisce non rispondere: “Non lo so, me lo dica lei se è davvero entrato nel mito”. Ai posteri l’ardua sentenza.