Fabrizio Corona dovrà affrontare un nuovo processo, lo ha deciso Laura Marchiondelli, giudice per l’udienza preliminare di Milano, che ha rinviato a giudizio l’ex fotografo dei vip con le accuse di intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione. Stesso destino per la sua collaboratrice e presunta prestanome Francesca Persi: proprio nel controsoffitto della sua abitazione la polizia trovò infatti lo scorso 10 ottobre 1.7 milioni di euro che Corona avrebbe incassato senza però dichiararli a fisco. L’ex re dei paparazzi attenderà la prima udienza del nuovo processo in carcere mentre la Persi resta ai domiciliari. Come richiesto dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Paolo Storari, il processo comincerà il prossimo 25 gennaio davanti alla prima sezione penale di Milano.
Prima di entrare nell’aula del Tribunale di Milano dove oggi si svolge l’udienza preliminare del muovo processo contro Fabrizio Corona, la sua ex collaboratrice e presunta prestanome Francesca Persi ha risposto ad alcune domande. La donna, che oggi potrebbe essere rinviata a giudizio proprio come l’ex fotografo dei vip, ha detto di fidarsi ancora di lui. Stanno a quanto riferito dagli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone, potrebbe anche chiudersi con la decisione del gup Laura Marchiondelli sul rinvio a giudizio o meno di Corona. L’udienza si svolge a porte chiuse e prima di entrare in aula la Persi ha detto di essere nervosa ma fiduciosa. Le accuse contestate a Corona, ancora detenuto a San Vittore dopo che gli è stato revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali, sono di intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alla misure di prevenzione.
È attesa per oggi, mercoledì 14 dicembre, l’udienza preliminare per Fabrizio Corona e la sua collaboratrice Francesca Persi, nel corso della quale il Gip Laura Marchionelli dovrà decidere se mandarli o meno a processo. Dopo un periodo di affidamento in prova ai servizi sociali, per ex re dei paparazzi si sono aperte le porte del carcere lo scorso 10 ottobre in seguito al ritrovamento di una grossa somma di denaro, circa 2.6 milioni di euro in contanti, a sua dispsizione: 1.7 milioni nascosti in un controsoffitto, il resto custodito in alcune cassette di sicurezza in Austria. Dopo la chiusura delle indagini, Fabrizio Corona, è stato interrogato lo scorso 23 novembre dal Pm Paolo Storari, al quale ha rivelato di aver commesso “un errore, ma non un reato”. Precedentemente, di fronte al denaro ritrovato dalla Guardia di Finanza, aveva parlato di “una questione fiscale”, dichiarando inoltre di essere “ancora in tempo per pagare le tasse su quei contanti”. Al centro dell’inchiesta, infatti, quella grossa cifra rinvenuta in contanti, che secondo la difesa proverrebbe dalle numerose serate in giro per locali. Le accuse per l’ex re dei paparazzi sono “intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione”.