LITTLE TONY, L’ELVIS PRESLEY ITALIANO A TECHETECHETÈ
Stasera a Techetechetè si parla anche di Little Tony indimenticabile cantante di Tivoli che è scomparso quattro anni fa. L’artista ha segnato un’epoca e ha raccolto anche grandissimi successi al Festival di Sanremo. La prima partecipazione risale al 1961 quando ottiene anche l miglior risultato con un secondo posto grazie a ”24mila baci’‘ insieme ad Adriano Celentano. Tre anni dopo ottiene lo stesso risultato con ‘‘Quando vedrai la mia ragazza” anche se a pari merito con altri concorrenti. Passano tre anni e Little Tony torna alla kermesse della musica italiana quando arriva ”solo” decimo con uno dei suoi più grandi successi e cioè ‘‘Cuore Matto”. L’anno dopo ancora decimo arriva con ”Un uomo piange per amore”. Sono anni importanti per Little Tony che colleziona un dodicesimo posto con Bada Bambina insieme a Mario Zelinotti, quinto con La spada nel cuore cantata insieme a Patty Pravo e poi dodicesimo con ”La folle corsa” insieme ai Formula 3. Negli anni settanta lo vediamo ancora al Festival tre anni dopo quando non riesce ad ottenere un grande successo posizionandosi finalista con ”Cavalli bianchi”. Little Tony decide così di cambiare ambiti per la sua carriera, evitando di continuare in un percorso che sembra portarlo ad evitare situazioni spiacevoli nonostante la sua grandissima voce. Torna al Festival della canzone italiana dopo un’assenza durata addirittura trentanni quando lo vediamo posizionarsi sedicesimo insieme al suo ”rivale” di una vita Bobby Solo con il quale canta ”Non si cresce mai”. L’ultima volta che l’abbiamo visto a Sanremo è stata l’edizione del 2008 dove ha sicuramente lasciato tutti con una canzone che era un po’ un testamento, ”Non finisce qui”. (agg. di Matteo Fantozzi)
L’ampio patrimonio contenuto nelle teche Rai, questa sera ricostruirà la carriera di uno dei cantanti più amati del panorama musicale italiano, Little Tony, che sarà il protagonista del montaggio di Techetechetè, in onda questa sera a partire dalle 20.35. L’artista, che si è spento nel 2013, poco prima di morire ha partecipato a “I migliori anni” di Carlo Conti, dove si è esibito cantando Riderà e Cuore Matto e condividendo con il pubblico aneddoti mai raccontati sulle sue canzoni. In particolare, l’artista ha ricordato il giorno dell’incisione di “Cuore matto”, che a quei tempi definiva “canzoncina”. In quell’occasione Domenico Modugno, presente nella sala di incisioni, definì il brano “un’idea fantastica” e pronosticò la vendita di milioni di dischi. Nel corso dell’appuntamento di questa sera, Techetechetè mostrerà la carriera del cantante di Tivoli alla luce delle sue esibizioni più celebri, fra le quali ricordiamo il successo di Sanremo con “La spada nel cuore”, un brano del 1970. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano)
Antonio Ciacci in arte Little Tony è uno dei grandi artisti a cui viene dedicata la puntata odierna della trasmissione Techetechetè in onda su Rai 1. Il suo un talento straordinario considerato l’Elvis Presley italiano scomparso nel 2013 a 72 anni dopo una lunga malattia che l’ha tenuto lontano dalle scene musicali. In un’intervista rilasciata dalla figlia Cristiana al portale Vanity Fair, ha rimarcato la sua capacità del padre di essere sempre giovane non solo nell’aspetto ma anche nell’animo: “Papà aveva la fissa della tinta. Non l’ho mai visto con i capelli bianchi ‘perché fanno vecchio’. Era leggero e forse incosciente. Non ha mai avuto la pesantezza della maturità. Se aveva tante donne? Sono cresciuta con questo viavai di fidanzate. Fin da piccola mi sembrava una cosa normale. Ma mio padre non mi ha mai dato motivo per essere gelosa, perché mi ha sempre fatto sentire l’unica donna della sua vita”.
Durante le stessa intervista a Vanity Fair, Cristina ha parlato di come per lei, allorché ancora un bambina, ci fossero delle difficoltà nel vivere in una situazione con i genitori già separati. Tuttavia ha avuto l’opportunità di crescere al fianco di Little Tony seguendolo professionalmente in tutti gli appuntamenti che hanno caratterizzato negli ultimi decenni la sua carriera. Cristina nello specifico ha rimarcato: “Se il successo di papà fosse già al tramonto quando sono nata io? Ma lui viveva nella gloria di quei vecchi successi, e non ha mai avuto un calo vero di popolarità. Le piazze e le sale con lui erano sempre piene. Ricordo che a una Festa dell’Unità a Faenza, la presentatrice si ammalò e papà mi chiese di condurre la serata. Avevo 13 anni. Da allora non sono più scesa dal palco. Ho accompagnato mio padre in tutte le tournée, anche negli Stati Uniti. Abbiamo condiviso tanti momenti, e questo mi rende felicissima. L’ho sposato lavorativamente, ma se non lo avessi seguito, non l’avrei mai visto. Era sempre via da casa”.