Nella seconda serata di oggi, giovedì 12 gennaio 2017, la Fox trasmetterà un nuovo episodio di Tyrant 3, in prima Tv assoluta. Sarà il settimo, dal titolo “La coalizione”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: durante la colazione, Barry (Adam Rayner) informa Ahmed (Cameron Gharaee) di essere disposto a svolgere i funerali di suo padre, anche in forma privata. In seguito ad un attacco all’esercito, il Consiglio di guerra informa il Presidente dei nomi degli ultimi ribelli, fra cui c’è anche quello di Haitham (Raphael Acloque). Nel frattempo, Ihab (Alexander Karim) addestra diversi soldati e si assicura che tutti facciano qualunque cosa per servire il Califfato. Fra questi c’è anche Halima (Olivia Popica). Sammy (Noah Silver) invece fa numerose domande al Professore riguardo al suo rapporto con la moglie e la sua vera sessualità, mentre Barry si concede un altro incontro amoroso con Daliyah (Melia Kreiling). All’uscita, la donna incontra Fauzi (Fares Fares), che le rivela infine il proprio amore, sottolineando come dalla morte della moglie non avesse mai provato nulla del genere. Daliyah tuttavia lo rifiuta candidamente, soprattutto dopo che l’uomo le propone di sposarlo, ma senza usare parole molto chiare. Poco dopo, i terroristi prendono d’assaldo la sede di Verità e Giustizia, seminando ancora una volta il panico ad Abuddin. Intanto, Leila (Moran Atias) viene spinta a lasciare Barry prima che possa colare a picco insieme al Presidente, ma rifiuta di farlo. Barry chiama subito a rapporto Al-Amin e lo minaccia apertamente, imponendogli di terminare la campagna che sta facendo con il suo blog. Sammy affronta quindi il padre, credendo che sappia della sua relazione con il professore. Quando si accorge che non è così, scopre tuttavia che Barry non approva la sua relazione e gli ricorda che a sua volta sta tradendo la moglie con Daliyah. Durante un incontro, Fauzi rivela a Barry che la sua politica del terrore lo porterà molto presto verso il fallimento. Gli confessa inoltre di aver chiesto a Daliyah di sposarlo, ridendo di se stesso, ma è convinto che la donna ci stia pensando. Nel frattempo, Al-Amin scopre che Sammy ha preso le sue difese e dopo averlo definito infantile, lo allontana. Nafisa invece viene interrogata a lungo da Siddiq (Adam El Hagar) su dove si trovi il marito, ma non intende rispondere. Ore dopo, Al-Qadi (Tom Kanji) decide di incontrare Ihab perché crede che se unissero le forze riuscirebbero a togliere il controllo di Abuddin, temendo che la cittadina crolli. E’ convinto infatti che se Barry fallirà, il popolo sceglierà lui come prossimo Presidente. Ihab invece annuncia che presto ci sarà una gurra e non le elezioni. E’ pronto ad ucciderlo in piazza, ma Abdullah (Ashraf Farah) glielo impedisce e ordina invece che venga portato al confino. Il suo intento è infatti lasciare che i rivali si distruggano fra di loro, per poi affondare il colpo. Quando Barry viene informato dell’incontro, ordina invece che l’Imam venga ucciso.
La tattica di Abdullah sortisce subito l’effetto desiderato quando Barry dichiara pubblicamente che Al-Qadi non è eleggibile per via della sua affiliazione al Califfato. I ribelli si trovano ad affrontare anche le loro lotte interne, mentre gli alti vertici accusano Rashid di voler tornare ad Abuddin solo per vendicare la morte di Samira, andando contro gli ideali del Califfato. Abdullah tuttavia crede a Ihab e decide di superare il problema con un’azione decisiva. Barry intanto si sente sempre più frustrato, tanto da avere continui incubi e visioni di Emma, in cui viene accusato di non fare abbastanza per vendicare il suo omicidio. A due mesi dalle elezioni, il Presidente si rende conto che non ha molto tempo per raggiungere il suo obbiettivo primario: uccidere Ihab. Leila invece si dimette dal governo di Barry ed unisce le forze con uno dei nemici per rafforzare la sua campagna. La donna a Cogswell devono anche decidere se continuare il loro rapporto e correre il rischio di essere scoperti, dato che vengono diffuse alcune foto che li riprendono insieme.