La lunga intervista a Silvio Muccino, ospite di Massimo Giletti a L’Arena, ha affrontato il delicato tema del rapporto con il fratello Gabriele, con nuove rivelazioni shock. “Sua moglie Elena spesso mi raccontava che lui veniva alle mani ed era violento e aggressivo. Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica”: così ha spiazzato tutti il giovane attore e regista, il quale ha raccontato un episodio di violenza domestica nel corso del quale il fratello avrebbe perforato un timpano alla donna per via di uno schiaffo. Il fratello minore di casa Muccino ha poi confessato come, anche davanti al magistrato abbia mentito sull’episodio di violenza a scapito di Elena: “Sono stato indotto a mentire e ho negato questo schiaffo davanti ai pm. La mia famiglia ha fatto figurare che fosse un incidente avvenuto in piscina. E alla fine io ho reso falsa testimonianza. Era una mia responsabilità e scelsi la mia famiglia anziché la verità, non me lo sono mai perdonato, avevo 24 anni e feci crack”. E’ stato in seguito a questa vicenda che i rapporti con la sua famiglia subirono una brusca interruzione, dando il via ad una lite che va avanti da ormai otto anni in cui a prendere la parola è stato quasi sempre Gabriele. Quest’ultimo, aveva attribuito la colpa di questo distacco alla compagna di lavoro di Silvio Muccino, Carla Vangelista, prima del recente dietro front seguito dalle sue scuse. A spiegare quest’ultimo colpo di scena è stato ancora Silvio: “C’era una causa per diffamazione in corso, Carla non ha mai chiesto soldi, solo scuse”.
La lunga intervista di Silvio Muccino a L’Arena di Massimo Giletti continua. Se nella prima parte dell’intervista, il giovane attore racconta la sua vita difficile da figlio di una coppia alla deriva per la quale lui doveva fare da collante, una famiglia dal doppio volto, uno pubblico e uno privato in cui è sempre stato difficile vivere. Due volti che lo hanno spinto ad allontanarsi a gambe levate per non farvi più ritorno, e adesso? Il tema centrale rimane il conflitto con suo fratello sui cui i due interlocutori tornano per una conclusione che stravolge il popolo della rete. Silvio non tornerà sui suoi passi e ammette “nessuno mi ridarà questi anni persi e visto che non sono ipocrita non riaprirò la porta a mio fratello”. Giletti saluta l’attore comunicandogli che darà diritto di replica a suo fratello e ai suoi genitori se lo vorranno mentre Silvio rilancia ammettendo che non parlerà più di questa storia. Sarà vero?
Continua la saga dei Muccino che dai social si sposta in tv. Dopo le parole di Gabriele Muccino e il suo dietrofront dopo ben tre anni, sembra che tutti siano interessati a scavare nel passato del giovane attore Silvio. Proprio l’attore ha parlato di problemi familiari che lo hanno spinto ad allontanarsi da tutto e tutti, cosa che il regista non ha mandato giù fino ad accusare proprio l’assistente del fratello. Silvio Muccino oggi è ospite a L’Arena di Massimo Giletti per dire la sua spinosa verità iniziando dalla moglie del fratello, Elena, e finendo al pomo della discordia, Carla Evangelista. Di lei, Silvio dice (sorridendo) “Carla è una donna che ha avuto il pessimo tempismo di incontrarmi proprio nel momento in cui mi stavo allontanando dalla mia famiglia”. Lei all’epoca gli disse: ” in un caso o nell’altro ci saranno dei cambiamenti”. Giletti mostra i messaggi di Gabriele e li commenta insieme a Silvio. Come andrà a finire la liason?
Silvio Muccino sarà uno degli ospiti della puntata di domenica 3 aprile de L’Arena, contenitore televisivo di Rai 1. L’attore e regista cinematografico verrà intervistato dal presentatore Massimo Giletti. Silvio Muccino nasce a Roma il 14 aprile del 1982 e fin da giovanissimo si accosta al mondo del cinema. Suo fratello maggiore, Gabriele, è un regista di successo e lo dirige all’età di 17 anni in Come te nessuno mai. I due ne scrivono insieme la sceneggiatura e Silvio vince un premio speciale al Nastro d’Argento in qualità di attore rivelazione, oltre a sfiorarne un altro per il miglior soggetto cinematografico. Con queste premesse, continuare a lavorare sul grande schermo e farsi conoscere non è così difficile. A 21 anni è una delle star di Ricordati di me, film diretto sempre dal fratello e interpretato con Laura Morante e Fabrizio Bentivoglio. Il 2004 è l’anno di Che ne sarà di noi, sotto la direzione di Giovanni Veronesi. Viene candidato ai David di Donatello per la sceneggiatura e il suo ruolo da attore protagonista, proseguendo la sua ascesa inarrestabile.
Nell’anno successivo, Silvio Muccino prende parte al progetto Manuale d’amore e si consacra in maniera definitiva. Diventa amico di Carlo Verdone e con quest’ultimo recita in Il mio miglior nemico, prima di cimentarsi come scrittore in Parlami d’amore insieme a Carla Vangelista, divenuto anche il soggetto di un titolo cinematografico del quale il giovane Muccino è anche regista oltre che attore. Diventa doppiatore nella pellicola a cartoni animati Astro Boy e si ripete come attore e regista in Un altro mondo, sempre dalla sceneggiatura della Vangelista. I suoi titoli riescono a mettere d’accordo pubblico e critica grazie ad interpretazioni profonde e a cast di assoluto livello. Quindi, torna all’editoria pubblicando il romanzo Rivoluzione n. 9. Torna al cinema nel 2015 con il titolo Le leggi del desiderio, del quale è ancora una volta sceneggiatore, regista ed interprete.