Marco Pollini porta al cinema il film sulla bellezza sarda, Moda mia, in sala dal 23 marzo. Il film che vede nel cast Francesco Desogus e Pino Ammendola, è stato girato in location sarda di rilevante bellezza, tra Arzachena e Canniggione Palau. Vi si trova anche un breve cammeo di Melissa Satta, la velina di Striscia che ha voluto sostenere questo progetto indipendente.
Giovannino (Francesco Desogus) è un sedicenne con un sogno segreto: diventare uno stilista di moda. Non può esplicitare il suo desiderio al padre, pastore e padrone, ed è costretto a coltivare la sua passione nei modi più disparati, pur prendendosi cura della sorella piccola, Alice, e della casa, poiché sua madre è scappata, esausta dai continui tradimenti del marito. Giovannino tuttavia, riesce a perseverare nel suo obiettivo, ricevendo un premio durante una sfilata di moda, per gli abiti realizzati da lui con materiali di recupero. Capisce così che quella è la sua strada e dovrà affrontare il padre per sostenere le sue scelte di vita.
Una storia di affrancamento e coraggio, questa di Marco Pollini, che riecheggia un altro romanzo sardo (poi trasposto al cinema dai fratelli Taviani) Padre Padrone di Gavino Ledda, anche lì un padre padrone pastore e un figlio ambizioso e tenace. Il film, indipendente, che si è retto tutto sulle risorse naturali ed economiche della Sardegna, racconta una storia di formazione toccante e delicata, che vede una buona interpretazione da parte del piccolo Francesco Desogus. Pino Ammendola, attore di fama, l’unico nella compagine del film, sostiene l’interpretazione del giovane sardo, interpretando il ruolo del padre. Moda mia racconta la storia vera di Federico Careddu, giovane di Arzachena, che è riuscito a fare della moda il suo mestiere nonostante l’ambiente ostile nel quale è vissuto e le difficoltà che ha dovuto affrontare. Moda mia risente un po’ della presenza di un regista non sardo, ma veronese, che ritrae didascalicamente la realtà sarda, senza coglierne la sua essenza più profonda, come invece accade in film quali quelli di Salvatore Mereu, per citare solo uno dei registi sardi noti. Il film si avvale di uno staff quasi interamente sardo, che riesce quindi ad interpretare i personaggi sardi non in maniera macchiettistica.