Parole al vetriolo di Linus per Rtl e X Factor: la fine della collaborazione di Radio Deejay con il talent show è tutt’altro che indolore. Non le manda a dire il direttore dell’emittente radiofonica, che a La Stampa ha raccontato i motivi della rottura con X Factor: «Era da qualche anno che la situazione si trascinava e non ero contento del nostro rapporto di collaborazione». Per Linus si tratta di un programma bellissimo, ma è l’aspetto musicale a non funzionare più: «Nel resto del mondo XF non esiste praticamente più, l’Italia sta tenendo in vita un moribondo».
Il declino è cominciato l’edizione successiva all’incoronazione di Marco Mengoni, solo Francesca Michielin rappresenta l’eccezione, ma per Linus sono due artisti che ce l’avrebbero fatta a sfondare nel panorama musicale anche senza X Factor. Radio Deejay, dunque, va avanti per la sua strada e Rtl ha colto l’occasione per rimpiazzare i rivali: «Ci si è buttata sopra con l’eleganza che la contraddistingue e noi siamo lieti di lasciarle spazio, così Kekko dei Modà avrà qualche altra canzone da scrivere». Se pensate che il tono di Linus abbia raggiunto i livelli massimi di acredine vi sbagliate. È molto critico, infatti, nei confronti del modo di fare radio di Rtl: «Il loro è un ipermercato della musica, se sono contenti così, affari loro. E e sono contenti a XF, vuol dire che sono pronti ad abbassare ancora il livello».
In molti, però, si chiedono che strada prenderà la versione televisiva di “Deejay chiama Italia“: il programma è destinato a continuare, ma non si sa ancora dove. E Linus a tal proposito non si sbilancia: «Può essere che rimarremo sul Nove o andremo su un altro canale. Abbiamo un’alternativa altrettanto importante, per certi versi anche di più». Si parla di Sky Uno come ipotesi più accreditata: «Potrebbe, ma è davvero troppo presto». Infine, quando gli viene chiesto se farebbe da direttore artistico o co-conduttore di Nicola Savino al Festival di Sanremo rivela: «Non avrei problemi ad accettare e credo che saprei farlo in maniera più che dignitosa. Ma non me lo chiederanno mai».