Tra poche ore nella prima serata di Rai 1 viene trasmesso un importante appuntamento con la beneficenza. Un gol per l’Italia è un format frutto del progetto beneficio varato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio nell’ambito dell’iniziativa Il Calcio Aiuta, per raccogliere fondi al fine di dare sostegno alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto ed in particolar modo alle società calcistiche dilettantistiche e professionistiche. Tra i tanti personaggi che saliranno sul palco televisivo che per l’occasione è stato allestito a Norcia ci sarà anche l’ex calciatrice italiana Patrizia Panico recentemente finita su tutti i giornali per aver rotto un secolare tabù: è la prima donna ad aver allenato una nazionale italiana maschile (l’Under 16).
Il tutto è avvenuto lo scorso 22 marzo a Verona nella gara contro la Germania dove ha sostituto alla guida della squadra mister Zoratto impegnato in contemporanea con l’Under 19.
Nel corso di una recente intervista rilasciata alla rivista IoDonna.it, Patrizia Panico non solo ha parlato del suo essere stata la prima donna ad aver guidato una Nazionale Italiana di calcio ma anche di tanti altri aspetti riguardanti il movimento calcistico nostrano. La Panico ha voluto sottolineare come a suo dire il pubblico italiano non sarebbe pronto ad accogliere una donna alla guida di una squadra di Serie A: “Assolutamente no, o non ci sarebbe questo scalpore per il mio debutto. Scalpore che poi sta tutto fuori dal calcio: i ragazzi, in realtà, non stanno a guardare il genere, ma le competenze di un allenatore.
Ahimè la questione è la solita: uscire dalla mentalità che vede le donne relegate solo in certi ruoli. La speranza è che da oggi le porte si aprano per tante mie colleghe: del resto ci sono uomini sulle panchine delle squadre femminili, sarà pure ora che avvenga il contrario, no?”.