C’è un’ombra che mina la libertà della Rai ed è l’ingerenza politica: la denuncia arriva da Fabio Fazio, che ha lanciato l’allarme durante il Festival della TV e dei nuovi media. «Mai l’ingerenza politica è stata così forte come in questi tempi sulla TV pubblica. Non è né ammissibile né accettabile». Per il conduttore di Che tempo che fa si tratta di un’ingerenza che nessuna azienda al mondo è in grado di reggere: «Si sta chiedendo alla Rai qualcosa contro natura». Fazio, però, non sente sulle spalle il peso di questa ingerenza: «Io sono tra i pochi che ha il lusso di poter scegliere se andare altrove e proprio per questo lusso sento di dover dire la verità». In Rai da 33 anni, il conduttore sente che la Rai coincida con la sua vita.
Forse l’assetto attuale non è quello giusto, ma per Fazio, come riportato dal Corriere della Sera, ci si può confrontare, a patto che lo si faccia in buona fede. Non è ammissibile, invece, essere considerati un costo: lo ha affermato quando Aldo Grasso gli ha chiesto se sarà ancora in Rai il prossimo anno. Inevitabile, dunque, il riferimento anche al tetto stipendi di cui si è discusso a lungo negli ultimi tempi: «Per rimanere in Rai c’è un’obbligatoria necessità: che si dica che chi sta in Rai è un valore e non un costo. In una squadra di calcio i calciatori sono un valore. Perché non ci mettono a bilancio? Non quanto costo, ma quanto porto all’azienda».