Volge al termine lo Speciale Referendum in onda questa sera su Rai Uno a Porta a Porta: nel programma condotto da Bruno Vespa si torna, come all’inizio della puntata, alle motivazioni del fronte del sì e del no richieste a ogni ospite in studio. “Questo è una revisione costituzionale, non una riforma, che è iniziato con il Jobs Act, è passato per la scuola, alle trivelle, e alla nomina del Governo dei vertici Rai, che distrugge la democrazia”, dice Stefano Fassina. “Glielo vada a dire ai 600mila occupati in più”, risponde Carlo Padoan, accusato però sempre dal deputato di sinistra italiana di dire bugie dato che “la scuola oggi è a pezzi e ci sono migliaia di precari e inoccupati in giro”. Alla fine della puntata di Porta a Porta, Bruno Vespa ha fatto notare che il fronte del sì e il fronte del no hanno parlato 61 minuti e 43 secondi l’uno, arrivando in parità: adesso resta solo da vedere come andrà il 4 dicembre, e se questa sera i politici presenti in studio hanno convinto i cittadini.
Si accende lo scontro a Porta a Porta questa sera, il programma condotto da Bruno Vespa in diretta in prima serata su Rai Uno. Anna Maria Bernini, senatrice di Forza Italia, accusa il fronte del sì, capitanato da Maria Elena Boschi, di raccontare solo bugie e di essere diviso al suo interno. Bruno Vespa conduce la discussione sul quarto punto del quesito referendario, quello che riguarda i poteri del Presidente del Consiglio, che sarebbe eletto direttamente: Stefano Fassina dice che non è vero che i suoi poteri rimangono immutati perché si introdurrebbe un presidenzialismo di fatto, e che il fatto che ci siano tre membri del Governo che difendono il sì è una cosa assurda e un’anomalia, perché la Costituzione è diventata materia di Governo e divisiva, cosa che non dovrebbe essere. “Piero Calamandrei, quando si parlava di Costituzione, invitava il Governo a uscire”, dice il deputato di Sinistra italiana. Maria Elena Boschi replica che non si avrebbe un sistema presidenziale di fatto perché con la riforma costituzionale non si cambia la forma di Governo.
Si sposta sulle regioni lo scontro in onda stasera a Porta a Porta tra il fronte del no e il fronte del sì al referendum. Maria Elena Boschi dice che con la riforma costituzionale, e con essa quella del Titolo V che si occupa delle regioni e delle competenze esclusive e di quelle concorrenti tra queste e le Regioni, si andrà a semplificare il funzionamento delle Regioni e dello Stato e saranno abolite le province, uniformando anche molte cose tra tutte le regioni. Matteo Salvini prova a portare lo scontro sul tema dei migranti e dei rifugiati che arrivano oggi in Italia (tanto che in molti si sono chiesti cosa c’entrasse) ma Bruno Vespa li ha poi riportati sul tema che si affronta questa sera a Porta a Porta. Scontro molto acceso tra la ministra Maria Elena Boschi e la senatrice Anna Maria Bernini sul tema delle Regioni, tanto che i toni si sono alzati di molto ed è dovuto intervenire Bruno Vespa a zittire la senatrice.
Continua lo scontro tra il fronte del sì e il fronte del no a Porta a Porta, programma in onda questa sera su Rai Uno dove il dibattito è moderato da Bruno Vespa. Matteo Salvini chiama in causa Pier Carlo Padoan, chiedendogli se è a conoscenza di quanto costa un litro di latte, un litro di benzina o una retta d’asilo nido. Il ministro dell’Economia non ha saputo rispondere, dicendo che la spesa la fa sua moglie e che i suoi figli sono grandi: qui è partito l’attacco del Segretario della Lega Nord, fermato subito dalla ministra Maria Elena Boschi, che ha risposto prontamente a queste domande elencando i prezzi di tutto. Sotto attacco anche il vincolo dell’Unione Europea in Costituzione che però, dice il fronte del sì, esiste già da prima della riforma costituzionale proposta dal Partito Democratico. Stefano Fassina dice che riducendo così tanto i membri del Senato si alterano le garanzie costituzionali perché non ci sarebbe più nessun equilibrio.
Bruno Vespa fa esprimere gli ospiti presenti in studio a Porta a Porta sulla riforma del Senato, facendo iniziare a parlare Matteo Salvini, che si è detto contento della riduzione dei costi della politica ma accusa il premier Matteo Renzi di essersi comprato un jet privato per girare l’Europa che costa come tre anni di Senato. Un altro punto su cui i politici presenti a Porta a Porta si scontrano, è quello sulla creazione di posti di lavoro che il fronte del sì dice ci saranno se vince la riforma referendaria: il fronte del no dice che è una bugia, il fronte del sì dice che è quello che accadrà. “Approvare delle norme con il Paese spaccato non dà stabilità”, dice Stefano Fassina, dicendo che in Italia c’è instabilità governativa e che questa riforma costituzionale spaccherà l’Italia ancora di più, allontanando gli investitori stranieri e di certo non creando posti di lavoro. Della stessa opinione Anna Maria Bernini, che dice al fronte del sì che le loro ricette economiche sono fallimentari, e che hanno fatto scappare gli investitori stranieri, e che alcuni come Barclays sono addirittura scappati pagando. “Se vanno al Governo loro cancelleranno tutte le cose buone che abbiamo fatto”, dice Maria Elena Boschi.
Inizia con un primo giro d’interventi il programma condotto da Bruna Vespa, Porta a Porta: il conduttore chiede agli ospiti in studio le loro ragioni del sì e del no, in poche semplici parole, e già si notano le divergenze tra Maria Elena Boschi, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda da una parte, e Matteo Salvini, Stefano Fassina e Anna Maria Bernini dall’altra. Bruno Vespa inizia presentando il primo dei quattro quesiti referendari, e chiede agli ospiti di commentarlo. Subito iniziano le tensioni tra Maria Elena Boschi e Matteo Salvini sulla riforma, dato che hanno posizioni radicalmente differenti e si iniziano a rinfacciare le responsabilità riguardo alla lentezza del Parlamento per l’approvazione delle leggi. Con il primo dei quesiti, quello sul superamento del bicameralismo perfetto, solo la Camera dei Deputati infatti potrà mettere la fiducia al Governo mentre il Senato ne sarebbe escluso. Il fronte del no accusa il Partito Democratico di confusione, e di non aver mantenuto gli accordi.
Torna Bruno Vespa questa sera alle 21 su Rai Uno, con una serie di puntate dedicate al referendum costituzionale che si terrà il 4 dicembre in Italia. Le ragioni del si e del no andranno in onda questa sera nel salotto Rai e vedrà confrontarsi vari schieramenti: la ministra per le Riforme costituzionali e i rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi, alleata del premier Matteo Renzi sul fronte del si al referendum, Pier Carlo Padoan, minintro dell’Economia, Carlo Calenda ministro dello Sviluppo Economico da una parte. Matteo Salvini, segretario della Lega, Anna Maria Bernini di Forza Italia e Stefano Fassina, ex Partito democratico passato poi a Sinistra italiana, dall’altra, sul fronte per il no al referendum costituzionale. Si aspetta a Porta a Porta anche un intervento del ministro della Giustizia Andrea Orlando, che recentemente ha avuto delle divergenze con la ministra Maria Elena Boschi, che sta rinviando la riforma del processo penale a dopo il referendum costituzuonale: che stasera lo faccia presente alla ministra?
La riforma costituzionale su cui gli italiani saranno chiamati ad esprimersi il prossimo 4 dicembre sarà l’argomento principale di “Sì o No?” il programma condotto da bruno Vespa che andrà in onda oggi, mercoledì 16 novembre 2016, su Rai Uno. Il conduttore di Porta a Porta debutta stasera con la prima di tre serate dedicate alla consultazione. Nel suo studio il giornalista ospiterà i rappresentanti dei vari schieramenti politici per illustrare ai telespettatori le ragioni dei due fronti opposti. Gli elettori daranno ragione al governo Renzi o si schiereranno con l’ampio fronte del No che ha messo d’accordo diverse forze politiche? Vi ricordiamo che oltre a poter vedere “Sì o no?” sintonizzandovi su Rai Uno, potrete seguire il talk show anche in diretta streaming sul sito di Raiplay.it, cliccando qui.
Ci sarà anche Matteo Salvini, leader della Lega Nord, nel primo appuntamento con Sì o No Speciale Referendum in onda oggi su Rai 1 sotto la guida di Bruno Vespa: Matteo Salvini sarà naturalmente tra gli esponenti che sostengono il No al voto che attende gli italiani il prossimo 4 dicembre 2016. Nel centrodestra non sono mancati però alcuni attriti negli ultimi giorni, specie dopo quanto affermato da Silvio Berlusconi in un’intervista esclusiva rilasciata a Radio anch’io: “Parisi sta cercando di avere un ruolo all’interno del centrodestra ma avendo questa situazione di contrasto con Salvini credo che questo ruolo non possa averlo”, ha ammesso l’ex Cavaliere. La risposta di Parisi è arrivata pronta e diretta, nel salotto di Vespa: “Non si governa con gli slogan” ha fatto presente il coordinatore di Forza Italia “Con le ruspe non si governa l’Italia, chi sta con Salvini perde le elezioni”. Quali saranno le dichiarazioni di Salvini in prime time?
“Sì o No Speciale Referendum“: andrà in onda oggi in prima serata su Raiuno il primo confronto sul referendum costituzionale che si terrà il prossimo 4 dicembre. Il dibattito, che sarà condotto da Bruno Vespa, vedrà contrapposti gli esponenti del fronte del Sì e i sostenitori del No. Da un lato, dunque, i ministri Maria Elena Boschi, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, dall’altro il segretario della Lega Matteo Salvini, Anna Maria Bernini di Forza Italia e Stefano Fassina di Sinistra italiana. Bruno Vespa si conferma, dunque, la “voce” ufficiale dei programmi politici della Rai: gli sono state assegnate, infatti, tre prime serate sul referendum costituzionale. La prima è quella che andrà in onda oggi, mercoledì 16 novembre, alle 21:15, poi quella nel giorno del referendum, il 4 dicembre, e infine quella successiva al voto, quindi all’indomani del referendum costituzionale per i commenti politici.
Nuovo confronto tra Maria Elena Boschi e Matteo Salvini sul referendum costituzionale: il ministro per le Riforme Costituzionali spiegherà le ragioni del Sì nello “Speciale Referendum” di oggi su Raiuno e dovrà rispondere alle critiche del leader della Lega Nord. A ottobre sono stati protagonisti di un acceso dibattito su La7 (clicca qui per il nostro approfondimento), oggi quindi un nuovo faccia a faccia. Recentemente comunque la Boschi è stata protagonista di uno scontro verbale con una donna che l’ha contestata a più riprese a Zurigo: “Signora, la prossima volta venga lei a parlare qui sul palco. Sono per la democrazia e perché tutti restino fino alla fine, ma noi non andiamo a disturbare gli incontri organizzati dal Comitato per il No”. Salvini, invece, oltre a sostenere le ragioni del No si occupa anche della lotta nel Centrodestra per la futura leadership, del resto sono due aspetti che potrebbero essere legati.