Nella prima serata di oggi, lunedì 17 ottobre 2016, Premium Crime trasmetterà un nuovo episodio di Motive 4, in prima Tv assoluta. La puntata sarà la terza, dal titolo “Miscela tossica“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Mitch (Victor Zinck jr) cerca di impressionare Angie (Kristin Lehman) per aver ottenuto la promozione dal padre. Raggiungono poi sulla scena di un crimine, in cui Avery Bowman (Jamie Clayton) è stata travolta da un’auto. Il coroner rivela però che la donna è morta molto tempo prima dell’incidente e che quindi si trovano di fronte ad una simulazione. nel frattempo, Courtney (Kristine Cofsky) allontana con una scusa la dipendente, chiedendole di acquistarle delle aspirine in farmacia. Controlla poi le numerose mazzette che ha nella borsa e nasconde tutto in un cassetto della scrivania. Nel prsente, la dottoressa Betty (Lauren Holly) rivela ai detective che sulla scena del crimine sono presenti delle tracce di arachidi, prodotto a cui era fortemente allergica. Ci sono infatti tracce di shock anafilattico e poco più in là l’antidoto, evidentemente gettato via dall’assassino. Angie scopre che sul cellulare della vittima, fra le ultime chiamate, c’è quello di Courtney, mentre Mitch crede che la vittima avesse una relazione extra coniugale. I due detective interrogano il marito di Avery, il giocatore di football Russell Bowman (Nathan Mitchell), che afferma di essere stato con un amico la notte dell’omicidio. Nel passato, Courtney entra a far parte della vita di Avery ed il marito non contesta la sua presenza, anzi. Nel presente, Angie interroga Courtney, che di contro afferma di aver sempre saputo di un cattivo rapporto fra il marito e la vittima. I detective interrogano anche Gary Camper (Giacomo Baessato), un amico ed agente di Russell, che afferma che Avery non era esattamente una moglie trofeo. Anzi, era una filantropa, riflessiva e privata. Nel passato, Avery chiede a Courtney di non intrufolarsi nella sua stanza da letto di nascosto ancora una volta. Le confessa anche di trovare molto duro fingere di non conoscerla affatto. In seguito, le consegna un po’ di soldi in segno d’addio, perché per quanto la volesse nella propria vita, non crede che possa funzionare. Nel presente, l’autopsia rivela che Avery è in realtà una transgender ed Angie ritorna ad interrogare il marito. Scopre però che l’uomo era a conoscenza della natura della moglie, così come il suo agente. L’ipotesi dell’odio quindi non quadra, ma più tardi, Angie capisce che Avery veniva ricattata da un uomo, che tuttavia viene ritrovato morto. Capiscono quindi che in realtà il ricattatore potrebbe essere una donna, ma Russell nega la possibilità che Gary Camper potesse avere un complice. Sottolinea inoltre, ancora una volta, che Avey aveva interrotto ogni rapporto con la famiglia d’origine e che non voleva parlare del passato. Scoprono così che la reale assassina è Courtney, perché Avery aveva deciso di non pagare il ricatto perpetrato da Gary. Si tratta inoltre della sua ex moglie, ritornata in città dopo diverso tempo.
Angie e la squadra indagano su un omicidio avvenuto in un centro termale. Aiutati dal nuovo detective Paula Manzur, il caso prende una svolta quando Rogers scopre che il cadavere è stato infettato da una malattia misteriosa che la costringe in quarantena. Dopo aver chiesto un autografo sospetto con la scusa di arrestare un sospettato, Mitch viene trasferito al centralino perché possa lavorare sulle proprie abilità relazionali. Angie gli riferisce di non credere che il lavoro sarà lo stesso senza di lui, mentre Oscar riceve delle pressioni per mandare avanti Paula. Mentre Betty mette in quarantena l’intero obitorio, il medico e Chris scoprono che il virus presente nel corpo della vittima è stato trasportato dal Cile. Brian comunica alla fidanzata di Chris Manculo, biologo, che l’uomo è morto, mentre i sintomi del dottor Tenwick iniziano a peggiorare. Ore dopo, Kierra crolla mentre sta lavorando e cade in coma, dopo aver visto Tenwick. Il capo del medico ed altre cinque persone vengono in seguito mese in quarantena ed uno dei casi originali rilevati in Cile muore, dando modo al CDC di lavorare per identificare il virus, che piano piano si sta diffondendo.