Fabio Fazio nell’anteprima di ‘Che tempo che fa’ accoglierà in studio Paolo Cognetti, scrittore che dopo tanti racconti ha deciso di esordire con il suo primo libro ‘Le otto montagne’, romanzo diventato già bestseller tradotto in ventinove paesi. Paolo Cognetti racconterà a Fabio Fazio l’idea di scrivere questo romanzo che parla dell’iniziazione alla vita, con protagonista Pietro che scopre le montagne da ragazzino e nel contatto con la natura riesce a creare un rapporto con il padre e con Bruno, a cui lo lega un’amicizia vera. Le fatiche fisiche, infatti, aiuteranno il protagonista a confrontarsi con le proprie forze interiori e lo stesso Cognetti ha fatto questo viaggio introspettivo grazie alla sua vita in montagna ed il contatto continuo con la natura che lo hanno aiutato a ritrovare la sua identità maschile. Le recensioni su ‘Le otto montagne’ sono state finora ottime, l’idea della montagna come isolamento e rifugio è piaciuto davvero molto ai suoi lettori.
Lo scrittore Paolo Cognetti sarà ospite oggi a Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio in cui parlerà del suo fortunato romanzo Le otto montagne. Pubblicato da Einaudi e tradotto in 30 paesi, dagli Stati Uniti fino alla Corea del Sud, il libro di Cognetti tratta la storia di Pietro, un ragazzino che trascorre in montagna le sue vacanze estive, e lì fa l’incontro di Bruno, suo coetaneo che di lavoro fa il pastore per le vacche. Sarà in quelle estati che il protagonista de Le otto montagne apprenderà che la montagna, più che un luogo fisico, è un modo di essere spirituale. Dalle montagne apprenderà il valore dell’amicizia, inizierà a comprendere il non-detto dei genitori, che prima di lui alle montagne si sono legati e appigliati anche nella tragedia. La puntata di oggi di Che tempo che fa sarà l’occasione per conoscere uno degli scrittori emergenti più apprezzati del panorama letterario italiano.
L’ultimo romanzo di Paolo Cognetti, lo scrittore ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa è Le otto montagne. Intervistato da illibraio.it, l’autore ha spiegato come la sua vita, legata alla montagna, abbia anche inciso in maniera fondamentale nel suo modo di scrivere:”Quella della lingua è una questione che mi sta molto a cuore. Prima avevo un rapporto difficile con l’italiano. Leggendo tanta letteratura americana il mio era un italiano neutro, non una lingua viva e originale. Non avevo un grande amore per la letteratura italiana e non ho nemmeno una lingua mia dell’infanzia in quanto sono figlio di veneti emigrati a Milano. In casa degli amici si parlavano altri dialetti, magari del Sud Italia. Era come se non avessi avuto davvero una lingua mia. Poi il fatto di andare in montagna otto anni fa, si è portato dietro tante conseguenze, non solo sulla vita, ma anche sulla lettura. Per la prima volta ad esempio mi sono avvicinato ad alcuni scrittori, non solo Rigoni Stern, ma Pavese e Fenoglio, Natalia Ginsburg che mi sembravano più giusti da leggere là. È come se il vivere da un’altra parte e avere un rapporto così forte con il bosco, il paesaggio, le montagne portasse dietro anche un bisogno di leggerne. E questo non lo trovavo negli autori americani, a parte Hemingway. A me serviva qualcosa di più concreto, mi occorrevano le parole per nominare le cose”.
– Paolo Cognetti è pronto a sottoporsi alle domande di Fabio Fazio nel corso di un’intervista a Che tempo che fa: ma chi è lo scrittore del romanzo di successo Le otto montagne? Nato a Milano il 27 gennaio del 1978, Cognetti ha studiato matematica all’università e letteratura americana da autodidatta. I suoi inizi da narratore risalgono al 2004 con l’antologia La qualità dell’aria, curata da Nicola Lagioia e Christian Raimo. Negli anni successivi ha firmato le due raccolte di racconti Manuale per ragazze di successo (2004) e Una cosa piccola che sta per esplodere (2007), nonché il “romanzo di racconti” Sofia si veste sempre di nero (2012), premiati con diversi riconoscimenti e caratterizzati dal formato minimum fax. Cognetti ha realizzato anche diversi documentari sulla letteratura americana: Scrivere/New York (2004), New York è una finestra senza tende (2010), Tutte le mie preghiere guardano verso ovest (2014). Il suo primo romanzo in senso stretto, Le otto montagne, è uscito l’8 novembre del 2016 per Einaudi. La passione per la montagna era stata già espressa nel diario Il ragazzo selvatico del 2013 e A pesca nelle pozze più profonde del 2014.