La pellicola in onda stasera su Iris alle 21.00 è un film del 1984, diretto da Castellano e Pipolo. La commedia Il Ragazzo di Campagna, interpretata da Renato Pozzetto, Massimo Boldi e Donna Osterbuhr è ormai un classico del cinema italiano. Al suo quarantesimo compleanno Artemio, contadino della provincia di Pavia, decide di tentare la fortuna a Milano, ma suo cugino che dovrebbe dargli una mano, è un ladro, e nessun lavoro sembra essere adatto all’animo ingenuo e gentile di Artemio. Durata: 1h 32m. Nel film troviamo anche Jimmy il Fenomeno nel ruolo del contadino ed Enzo Cannavale nel ruolo del non vedente.
La storia racconta le vicende di Artemio (Renato Pozzetto), un contadino che vive in un piccolo paese della campagna lombarda, Borgo Tre Case. Artemio passa le sue giornate dividendosi fra i lavori di campagna, il suo trattore e le piccole vicende quotidiane che animano il paesino, fra cui il consueto passaggio del treno (che Artemio e i suoi amici vivono come una sorta di evento straordinario) e l’amore di Maria Rosa, l’unica coetanea di Artemio a Borgo Tre Case: l’anziana madre vorrebbe che il figlio si accasasse con la donna, caratterizzata da un feroce attacco d’acne, ma il contadino mira a qualcosa di più. Una volta compiuti 40 anni, Artemio raggiunge il limite della sua esasperazione e decide di conoscere Milano, per poter finalmente vivere la sua vita. Arrivato in città con qualche milione regalatogli dalla madre, Artemio aspetta di incontrare il cugino Severino ed è subito costretto a scontrare la propria ingenuità di campagnolo con le mode più bizzarre della metropoli: credendo che si tratti di Severino, ad esempio, Artemio si fa abbordare da un ricco omosessuale. Dopo essersi ricongiunto col cugino, il contadino scopre che si tratta di un piccolo truffatore: con la scusa di dare una pacca sul sedere di una bella donna, Severino spinge Artemio a partecipare ad un borseggio a bordo di una Vespa. Dopo aver insultato Severino, Artemio si spinge alla ricerca della donna per restituirle la borsetta e, venendo scambiato per il ladro, viene pestato a sangue dal meccanico della stessa. Spiegate le circostanze, Angela si offre di ospitarlo e di trovargli un lavoro: una situazione che innescherà diversi eventi tragicomici, mandando tra l’altro Artemio all’ospedale per indigestione. Tra i due nasce una simpatia che Artemio, sempre molto ingenuo, scambia per amore a prima vista: Angela, giovane donna in carriera, non è però tipa da relazioni stabili. I due passano una notte di passione e il contadino decide di chiederle la mano: Angela, shockata, lo respinge. Il contadino vivrà questo rifiuto in modo tragico e, per la delusione, tenterà più volte il suicidio gettandosi nel fiume. Qui verrà salvato da un ricco uomo d’affari che gli proporrà di spacciare droga di fronte ad una scuola: Artemio, ingenuo ma non stupido, rifiuta l’ennesimo escamotage truffaldino per fare soldi e subisce un attacco di nevrosi che lo spinge a protestare col trattore per le caotiche vie di Milano. Arrestato dalla polizia, il contadino viene rimandato indietro a Borgo Tre Case: senza ambizioni, senza soldi e senza amore. Qui Artemio riparte con la sua solita vita, ma consapevole di quello che è sempre stato in realtà l’unico mondo che lo ha accettato per quello che è. Eppure l’occasione per cambiare definitivamente vita arriva inaspettatamente con Angela: la donna lo raggiunge a casa, gli dice che il colloquio come assicuratore è andato bene e che, dulcis in fundo, lei s’è resa conto di amarlo. Artemio, però, non è più attratto dalle luci di Milano, e decide di sposare invece Maria Rosa che, passato l’attacco di acne, è diventata una gran bella donna. Il tutto per la gioia della madre.