Maurizio Landini è una delle persone più rappresentative del sindacato italiano, ricoprendo dal 2010 il ruolo di segretario generale della FIOM-CGIL, una delle più grosse sigle presenti nel panorama del bel paese, e che da sola raggruppa oltre trecentocinquantamila operai metalmeccanici. Oggi, martedì 5 aprile 2016, sarà ospite sul piccolo schermo di Rai 3 a Ballarò. Landini che è nato nel 1961, in un piccolo paesino (Castelnovo ne’ Monti) della provincia di Reggio Emilia, ha iniziato la sua carriera di sindacalista da giovanissimo, e dopo venticinque anni di gavetta nei ruoli intermedi della sigla di appartenenza, ha raggiunto l’apice dell’organizzazione sostituendo Gianni Rinaldini. Landini appartiene a una famiglia numerosa, padre ex partigiano e madre casalinga, da ragazzo dovette abbandonare gli studi (era iscritto a un istituto per geometri) per contribuire al sostentamento della sua famiglia d’origine. Nella fabbrica dove trovò lavoro, si segnalò subito all’interno dell’attività sindacale, attività che inizio a ricoprire a tempo pieno agli inizi degli anni ottanta, esordendo nella lotta sindacale nella battaglia, tutta politica, contro l’allora governo del socialista Craxi, che aveva tagliato alcuni punti di scala mobile.
La sua attività l’ha visto impegnato in cruente battaglie di rivendicazione, soprattutto riguardo alla tutela della salute degli operai metallurgici all’interno dei luoghi di lavoro. Importante la sua opera, prima nel caso della Thyssen Krupp, e poi in quello dell’Ilva di Taranto. In qualità di presidente FIOM ha partecipato alle tante trattative con il governo, per avere una maggiore rappresentanza sindacale all’interno delle fabbriche, nonché maggiori facilitazioni economiche per gli operai di tutti i livelli. Nel 2011 ha esordito nel campo delle pubblicazioni, scrivendo per Bompiani un volume con il quale ripercorre il ruolo della FIAT all’interno della cultura imprenditoriale italiana, il volume (Cambiare la fabbrica per cambiare il mondo – la FIAT, il sindacato, la sinistra assente) ha riscosso un ottimo successo in termine di vendite. Nel 2015 ha fondato un soggetto politico “Coalizione sociale”, il suo intento è quello di raggruppare sotto un’unica bandiera le sigle sindacali italiani, cosi da avere più potere di rappresentanza al tavolo delle trattative. Sposato con una dipendente pubblica non ha figli. Landini, spesso ospite della trasmissione Ballarò, ha più volte avuto accesi dibattiti con gli interlocutori politici invitati, egli ha sempre dato l’impressione di essere persona preparata dall’ironia mordente e dalla loquacità alquanta accentuata, impressiona il telespettatore per essere un oratore calmo e pacato, ma che difficilmente concede la ragione all’interlocutore che ha dinanzi.