Poliedrico e artisticamente impeccabile: è Fabrizio Bentivoglio che ci arrischiamo a dire che è davvero, senza lodi particolari, uno se non il migliore attore italiano in circolazione. Oggi sarà ospite, assieme al cast intero del film Dobbiamo parlare, a Che fuori tempo che fa, nel salotto di Fabio Fazio in prima serata su Rai 3. Parlerà ovviamente del suo ultimo film, un interessantissimo prodotto di Sergio Rubini che prova alla Roman Polanski un lavoro in stile Carnage: due coppie, di diverse e opposte visioni sociali e politiche, si scontrano/incontrano in un dialogo a 4 ricco di commedia ma anche di profonda interazione e riflessione sui tempi che cambiano. Un ottimo Bentivoglio interpreta uno stimato cardiologo romano, borghese di destra, con moglie al seguito – spettacolare Maria Pia Calzone – che tradisce senza particolare problema e che invece scontra con la coppia radical chic impegnata di sinistra, Rubini-Ragonese. Un Carnage all’italiana dove primeggia la grande narrazione, romanaccia e schngherata sopra le righe di Bentivoglio, davvero un uomo che raramente sbaglia un personaggio. Cosa racconterà questa sera? Quali inedite chicche tirerà fuori per il pubblico di Rai 3? Ancora qualche ora e lo sapremo.
Una carriera da attore top, forse il migliore in Italia: Fabrizio Bentivoglio, da circa 20 anni sulla cresta dell’onda con i suoi numerosi film e interpretazioni anche sul piccolo schermo. Nasce a Milano nel 1957, dopo aver giocato nelle giovanili dell’Inter, si infortunai al ginocchio ed è costretto a cambiare attività andando a studiare alla scuola di recitazione al Piccolo Teatro di Milano, e per questo gliene siamo davvero grati. Debutta in teatro con una commedia di Shakespeare e poi sfonda nel cinema: da Morte in Vaticano a Marrakesh Express, il vero successo con cui arriva anche l’Oscar, poi continua con altri capolavori come Puerto Escondido, Italia-Germania 4-3, La balia, La lingua del santo e soprattutto Ricordati di me di Gabriele Muccino. E poi tanti altri ancora fino ai giorni nostri, con i registi che stravedono per lui, da Salvatores, a Bellocchio passando per lo stesso Muccino. Tra poco racconterà tutta la sua carriera da Fazio a Che fuori tempo che fa, con un occhio all’ultimo film ovviamente dove dimostra, una volta per tutte, che la sua capacità artistica e attoriale è ben oltre sopra la media.