Piero Pelù torna a The Voice of Italy 2016, ma solo in una serata nella quale sarà vicino a Raffaella Carrà. L’uomo su Facebook ha postato una foto nella quale mostra un cartello con scritto ”17 aprile, sì” e nei commenti ha voluto sottolineare: “Trivelliamo via il marcio del governo Renzi. Il 17 aprile per iniziare una nuova era nella politica energetica italiana basata su energie rinnovabili e sul rispetto dell’ambiente sulla lungimirante pratica dell’impatto zero”, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.
Tutto pronto per una nuova puntata di The Voice of Italy 2016. Dopo le sei Blind Audition, questa sera assisteremo alle prime Battle. I 21 artisti di ogni team verranno divisi in gruppi di tre e si sfideranno tra di loro: solo uno di loro supererà il turno per andare ai Knockout. Per la prima Battle i quattro coach saranno affiancati da quattro ospiti d’eccezione. Al fianco di Raffaella Carrà ci sarà Pierò Pelù, volto noto al pubblico del talent show. Pelo è infatti stato uno dei coach di The Voice nelle prime tre edizioni del programma.
Piero nasce a Firenze nel 1962 e sin da bambino dimostra un grande interesse per la musica. A soli otto anni gli viene regalata una chitarra ed è proprio grazie a questo strumento che si avvicina alla musica rock, la grande passione della sua vita. Inizialmente, ascolta i Beatles ma, poco alla volta, nel corso della sua adolescenza si apre anche ad altri gruppi musicali, come i New Trolls. Nel corso dell’esperienza liceale, insieme ad alcuni compagni fonda una piccola band musicale chiamata i Mugnions, prendendo spunto dal fiume Mugnone che scorre non lontano dalla sua abitazione. La prima svolta della sua carriera arriva nel 1980 quando, insieme ad Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, Francesco Calamai e Federico Renzulli fonda i Litfiba. Il gruppo comincia a realizzare qualche LP ma il primo album giunge nel 1985, quando esce l’album ‘Desaparecido’. La carriera del gruppo prosegue senza intoppi nella seconda metà degli anni Ottanta con l’uscita di diversi album e anche di un live. Il grande successo dei Litfiba arriva negli anni Novanta, con l’uscita della cosiddetta “Tetralogia degli elementi”. Si tratta di quattro album che il gruppo compone traendo ispirazione dai quattro principali elementi della natura: il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua. Nonostante le tantissime copie vendute, il gruppo comincia ad andare incontro ai primi contrasti che emergono soprattutto tra Piero Pelù e il chitarrista della band.
Piero matura la decisione di lasciare il gruppo e di intraprendere la carriera da solista. Nel 1999, in occasione dell’evento Monza Rock Festival, Pelù si esibisce nel suo ultimo concerto con i Litfiba. Prima di concludere il tour con i Litfiba, Piero intraprende il suo nuovo percorso, scrivendo, insieme a Luciano Ligabue e Lorenzo Jovanotti, il singolo ‘Il mio nome è mai più’. Partecipa in televisione al programma ‘Francamente me ne infischio’ e, insieme ad Adriano Celentano, si esibisce nel brano ‘Svalutation’. Nel 2000, con il sopraggiungere del nuovo millennio, esce il libro autobiografico di Piero Pelù dal titolo ‘Perfetto solista’. Di lì a poco viene pubblicato anche il suo primo album da solista, dal titolo ‘Né buoni né cattivi’. Nel 2001 si presenta come ospite speciale al Festival di Sanremo. Nel 2002 è la volta del secondo album da solista di Piero Pelù, intitolato ‘U.D.S. – L’uomo della strada’. La carriera dell’artista toscano si arricchisce, nel 2004, del suo terzo album da solista, dal titolo ‘Soggetti smarriti’. In realtà, nei suoi primi tre dischi Pelù aveva, per certi versi, accantonato la sua anima rock per lasciarsi andare a sonorità più vicine al pop. Nel 2006, però, il richiamo del rock è talmente forte che Piero torna alle origini con l’album ‘In faccia’, realizzato grazie anche alla collaborazione di nuovi musicisti. L’ultimo album da solista, ‘Fenomeni’, esce nel 2008. Nel 2009, infatti, viene ufficializzato il ritorno di Piero Pelù nei Litfiba.